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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

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Gianfranco Colasante
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PyeongChang 2018 / (14) Sempre al vertice Carolina Kostner

Venerdì 23 Febbraio 2018

zagitova 2

E pensare che a Vancouver 2010 il presidente del CONI del tempo l'aveva bollata con un incivile: "No, non sei una campionessa". Anche per questo, grazie, Carolina.

di Gianfranco Colasante

Due giorni all'alba, poi tutti a casa. Il programma procede verso la conclusione un po' stiracchiato (oggi solo quattro titoli in palio). Ne ha comunque approfittato il Canada che - con le tre medaglie - ha fatto un saltino, quanto basta per scavalcare la Germania. Molto più avanti, la Norvegia - vera trionfatrice di questi Giochi - guarda con distacco dall'altro delle sue 37 medaglie (per non perdere l'abitudine, ha vinto altri due argenti). E' arrivato anche il primo oro per gli atleti senza patria, quelli che il CIO ha selezionato e riunito sotto l'acronimo OAR (Olympic Athlete from Russia). Lo ha portato a casa la 15.enne Alina Zagitova (nella foto) sottraendolo per un niente alla più accreditata Evgenia Medvedeva. Un 1-2 di gran pregio che ha commosso i signori del CIO, convincendoli a riconsiderare l'ammissione della bandiera russa nella sfilata di chiusura. E non c'entra nulla, ovviamente, la coincidenza che a Losanna sia arrivato il bonifico da 15 milioni di dollari richiesti al C.O. russo, colto in peccato di doping. Tutto è bene ...

Qui i risultati completi e il medagliere dopo la 14. Giornata.


Anche gli azzurri sono con le valige ai piedi. La gran parte se n'è già andata. Nella terz'ultima tutti gli occhi dei rimasti erano per Carolina Kostner - più del doppio degli anni della vincitrice del Singolo - che ha pattinato alla sua altezza, con la solita grazia e concretezza - ma ha dovuto contenarsi del quinto posto, pur recuperando una posizione nel programma libero. E pensare che a Vancouver 2010 un presidente del CONI la apostrofò con un lapidario "Non sei una campionessa". Si sbagliava, quel presidente, come su tante altre cose. Come si sono sbagliati quei giudici (?) che le hanno inflitto 16 mesi di squalifica per non aver voluto tradire chi - come il marciatore Alex Schwazer cui era legata - non avrebbe meritato certo tanto rispetto. Anche per questi motivi il suo quinto posto di oggi ha un valore enorme.

Non resta molto a Casa Italia. Anche i cuochi stanno spegnendo i fornelli. L'ultima carta da giocara pensando al medagliere, resta la frascatana di Amsterdam Francesca Lollobrigida, lontana parente della più celebre Gina. Proverà nella Mass start di pattinaggio, gara che ha già vinto agli Europei. Ma ripetersi qui non sarà facile. Poi sarà il momento dei bilanci. Per gli azzurri restano in caldo le 10 medaglie preannunciate alla vigilia (a cui, per il vero, non tutti credevano), ma che li pongono fuori dalla Top Ten. L'obiettivo minimo per il ricchissimo sport italiano.

Nella classifica per nazioni, comunque la si giri, siamo al 13° posto, certo meglio di Sochi (16°) e di Vancouver (15°), ma lontano dal passato. In tutte le precedenti edizioni invernali, infatti, eravamo stati sempre tra i primi 10, coi migliori piazzamenti (5° e 4° posto) nel biennio 1992/1994. Ne riparleremo in dettaglio. 


14. GIORNATA - 23 Feb 2018

Uomini
BIATHLON / 4x7,5 KM U
1. Svezia
2. Norvegia
3. Germania

PATTINAGGIO VELOCITA' / 1000 M
1. Kjeld Nuis (NED)
2. Havard Lorentzen (NOR)
3. Kim Tae-Yun (KOR)

Donne
FREESTYLE / SKI CROSS
1. Kelsey Serwa (CAN)
2. Brittany Phelan (CAN)
3. Fanny Smith (SUI)

PATTINAGGIO FIGURA / SINGOLO
1. Alina Zagitova (OAR)
2. Evgenia Medvedeva (OAR)
3. Kaetlyn Osmond (CAN)
...
5. Carolina Kostner

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