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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

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PyeongChang 2018 / (6) Brignone e Tumolero, altri due bronzi

Giovedì 15 Febbraio 2018

tumolero 2

di Gianfranco Colasante

Nel giorno del veterano Aksel Svindal e dell'insaziabile Mikaela Shriffrin, prima con suspence in Gigante, Giovanni Malagò - rinviate le penose vicende del calcio al dopo PyeongChang - può rasserenarsi, se mai è stato in ansia. Ma lui è un ottimista per natura. Il conto delle medaglie (il parametro giusto per valutare il Si e il No?) è già salito a cinque dopo sei giorni di gare. Come dire, siamo a metà guado se è vero che per Malagò (e per l'intera spedizione CONI) la sufficienza si colloca alla doppia cifra, come dire ad almeno 10 podi. Potrà bastare far meglio di Sochi 2014 dove le cose proprio bene non andarono? Le previsioni più ragionevoli parlavano di 12/13 medaglie, un traguardo che non pare irrangiungibile. Specie dopo il doppio Bronzo odierno di Federica Brignone al mattino e del sorprendente Nicola Tumolero in serata (foto Mezzelani/CONI).

Qui i risultati completi dopo la 6. Giornata.

La pantagruelica sesta giornata, con qualche recupero, ha assegnato nove titoli, tre dei quali vinti dalla Norvegia che ne ha approfittato per salire al primo posto del medagliere (6/7/4), appena davanti alla Germania che però è in testa come numero di medaglie d'oro (9). L'Italia è per ora è in decima posizione, sia col sistema americano (totale delle medaglie, quello da noi adottato) che con quello europeo (in base al totale degli ori). Mentre si trova in settima con i punteggi dei primi 8. Posizione migliorabile.

BRIGNONE - Un Super-G con brivido. Si puntava alto in Casa Italia per la gara forse più attesa con quotazioni crescenti per Sofia Goggia (già sul podio ai Mondiali), Federica Brignone, Manuela Moelgg e Marta Bassino. Tutte a vario titolo con podi importanti in Coppa del Mondo, alle prese con un tracciato una volta tanto adatto alle loro ambizioni. E sin dalla prima manche le cose si erano messe per il verso giusto con Manuela al primo posto, 20" davanti al mostro sacro Shiffrin, terza Federica, quinta la Bassino. Più indietro, decima. Sofia.

La maggiore velocità consentita dalla seconda manche ha però cambiato le carte: solo Federica Brignone si manteneva in linea, ottava, mentre Moelgg comprometteva tutto con un 23° posto. L'ultima a scendere, la Shiffrin, si prendeva più di un rischio ma chiudeva con quarti tempo sufficiente a darle un vantaggio finale di 39/100. Al secondo posto saliva la norvegese Mowinckel, la più regolare del lotto, 7/100 davanti alla Brignone, finalmente sul podio alla terza presenza (era stata 11.ma in Combinata a Sochi). Dietro, sparpagliate, le altre tre: quinta l'esordiente Bassino, ottava la Moelgg al suo miglior piazzamento olimpico in tre edizioni, solo undicesima Sofia Goggia, anche lei all'esordio. 

TUMOLERO - Quello che non t'aspetti. Fresco campione europeo dei 5000, la sua distanza preferita, ha approfittato dell'esordio olimpico per scrivere la più bella pagina della sua breve carriera sul ghiaccio. Inserito nella sesta serie, in coppia col canadese Ted-Jan Bloemen (fa tre anni primatista mondiale di 10.000 con 12'36"30), non si è fatto intimidire, ne ha seguito il ritmo senza mai strafare, leggero e produttivo nella pattinata, fino a chiudere col terzo tempo di giornata. Bloemen ha riscritto il record olimpico (12'29"77) strappandolo all'olandese Jorrit Bergsma che l'aveva fissato a Sochi. Del favorito, l'altro olandese Sven Kramer, s'erano perse le tracce.  

Il 23.enne Nicola è di Roana, il paese nei pressi di Asiago dove è nato anche Enrico Fabris, l'eroe di Torino 2006 vincitore di due medaglie d'oro e una di bronzo. Anzi, più che paesani, i due sono vicini di casa con una consolidata frequentazione familiare. E tutti e due, secondo un percorso comune, hanno iniziato nel laghetto ghiacciato del paese. Una coincidenza da fare storia, dal momento che in Italia le piste adatte alla velocità lunga non sono più di tre. E nessuna coperta, dopo che del bell'ovale del Lingotto - come di quasi tutti gli impianti del 2006 - è rimasto solo il ricordo. Conferma che nel nostro sport, più che la prorammazione, prevale la passione. Facciamocene una ragione.


6. GIORNATA - 15 Feb 2018

Uomini
BIATHLON / 20 KM INDIV.
1. Johannes Th. Boe (NOR)
2. Jakov Fak (SLO)
3. Dominik Landertinger (AUT)

PATTINAGGIO VELOCITA' / 10.000 M
1. Ted-Jan Bleomen (CAN)
2. Jorrit Bwergsma (NED)
3. Nicola Tumolero (ITA)

SCI ALPINO / DISCESA
1. Aksel Lund Svindal (NOR)
2. Kjetil Jansrud (NOR)
3. Beat Feuz (SUI)

SNOWBOARD / SB-CROSS
1. Pierre Vaultier (FRA)
2. Jarryd Hughes (AUS)
3. Regino Hernandez (ESP)

Donne
BIATHLON / 15 KM INDIV.
1. Hanna Oeberg (SWE)
2. Anastasiya Kuzmina (SVK)
3. Laura Dahlmeier (GER)

SCI ALPINO / SLALOM GIGANTE
1. Mikhaela Shiffrin (USA)
2. Ragnhild Mowinckel (NOR)
3. Federica Brignone (ITA)

SCI DI FONDO / 10 KM TL
1. Raghnild Haga (NOR)
2. Charlotte Kalla (SWE)
=3. Krista Parmakoski (FIN)
=3. Marit Bjoergen (NOR)

Misti
PATTINAGGIO FIGURA / COPPIE
1. Aljona Savchenko / Bruno Massot (GER)
2. Sui Wenjing / Han Cong (CHN)
3. Meagan Duhamel / Eric Radford (CAN)

SLITTINO / STAFFETTA
1. Germania
2. Canada
3. Austria

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