- reset +

Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Piste&Pedane / E' Mutaz Barshim l'atleta dell'anno 2017

PDFPrintE-mail

Sabato 23 Dicembre 2017

tfn-2017

di Gianfranco Colasante

In nottata è giunto sul nostro computer il Ranking di Track&Field News relativo alla stagione 2017. Con qualche giorno di ritardo sulle date abituali, ma non si può negare che quest'anno i compilatori hanno dovuto svolgere un lavoro enorme prima di consegnare l'annata "mondiale" agli archivi e alla memoria collettiva. I titoli di "atleti dell'anno" in base ai risultati e al merito sono andati (e come non essere d'accordo?) al saltatori in alto Mutaz Bashim e alla lanciatrice di martello Anita Wlodarczyk. Come è noto il Ranking, giunto alla 71.a edizione, attraverso tre parametri fondamentali (risultati nelle competizioni più importanti, confronti diretti, sequenza di performaces) definisce i migliori 10 atleti per ciascuna delle prove mondiali e olimpiche. Classifiche dettagliate di specialità precedute da una "Top Ten" complessiva.

TOP TEN - Secondo T&FN questi sono in assoluto i primi 10 dell'anno di Londra (tra parentesi i punti ottenuti dal panel dei 37 esperti, 36 per le donne, che hanno espresso le loro valutazioni). Si può notare una certa uniformità di giudizio per il vertice, con Barshim non molto sopra a Kendricks, mentre al femminile il vantaggio della Wlodarczyk sulla Lasitskene risulta veramente esiguo.

Uomini
1. Mutaz Barshim (Qatar) - Alto (p. 330)
2. Sam Kendricks (Stati Uniti) - Asta (p. 307)
3. Luvo Manyonga (Sud Africa) - Lungo (p. 232)
4. Wayde Van Niekerk (Sud Africa) - 400 (p. 197)
5. Christian Taylor (Usa) - Triplo (p. 162)
6. Pawel Fajdek (Polonia) - Martello (p. 161)
7. Mo Farah (Gran Bretagna) - 5000/10.000 (p. 155)
8. Eliud Kipchoge ( Kenia) - Maratona (p. 138)
9. Omar McLeod (Giamaica) - 110 ost. (p. 129)
10. Johannes Vetter (Germnia) - Giavellotto (p. 95)

Classificati: 19.

Donne
1. Anita Wlodarczyk (Polonia) - Martello (p. 317)
2. Mariya Lasitskene (Russia) - Alto (p. 312)
3. Katerina Stefanidi (Grecia) - Asta (p. 250)
4. Nafi Thiam (Belgio) - Eptathlon (p. 242)
5. Hellen Obiri (Kenia) - 5000 (p. 208)
6. Caster Semenya (Sud Africa) - 800/1500 (p. 192)
7. Sandra Perkovic (Croazia) - Disco (p. 134)
8. Almaz Ayana (Etiopia) - 5000/10.000 (p. 81)
9. Faith Kipyegon (Kenia) - 1500 (p. 71)
10. Elaine Thompson (Giamaica) - 100/200 (p. 54)

Classificate: 16.
 
PRESTAZIONI - Per i compilatori, tra gli uomini come migliore prestazione dell'anno è valutato il 94.44 (poco più di 109 yarde ..., secondo di tutti i tempi) del tedesco Johannes Vetter. Ben davanti al 18.11 di Christian Taylor e, con una punta di sciovimismo, al 22.65 di Ryan Crouser. Tra le donne al primo posto figura il più veloce risultato di maratona tra sole donne (2h17'01") di Mary Keitany che però, curiosamente, non figura nella Top Ten assoluta. Alle sue spalle vengono indicati il +7000 di Nafi Thiam e l'82.87 della N. 1 Wlodarczyk.    

NAZIONI - Le graduatorie nazionali derivate da tutti i classificati dal 1° al 10° posto, vedono il dominio degli Stati Uniti, sia tra uomini che tra le donne. Al maschile col loro secondo punteggio di sempre (p. 186) davanti al Kenia (p. 147) e, molto più distanziata, alla Polonia (p. 74). Le nazioni censite sono 57. L'Italia occupa il 51° posto, in compagnia di Moldova e Uruguay, per il solo merito di Marco De Luca, nono classificato nella 50 km, lo stesso piazzamento ottenuto a Londra.

Tra le donne, le americane ottengono 242 punti, non lontano dal loro massimo storico dello scorso anno (p. 247). Alle loro spalle ancora il Kenia (p. 127) seguito dall'Etiopia (p. 80) e dalla Cina (p. 60). Sono 48 le nazioni classificate, con l'Italia al 30° posto, ma davanti alla Francia. E questo, se vogliamo, è una piccola sorpresa.

ITALIA - E a proposito di Italia si deve registrare con un certo sconforto un altro passo all'indietro con due soli atleti della strada, due marciatori, presi in considerazione tra i primi 10 di specialità: detto di De Luca, nono, l'altra sola posizione è quella di Antonella Palmisano, terza come a Londra nella 20 chilometri. Niente altro.


 

Cerca