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Cinque Cerchi / Invernali: la lontana eredita' di Torino 2006

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Mercoledì 4 Ottobre 2017

torino-2006 2

di Gianfranco Colasante

Mancano appena 128 giorni all'apertura della XXIII edizione dei Giochi Invernali di PyeongChang (9/25 febbraio 2018). Sempre che si tengano regolarmente, considerate le fibrillazioni atomiche innescate in quella zona dal dittatore Kim. E sperando che non si proponga di festeggiare l'inaugurazione col lancio di qualche altro missile, visto che gli impianti olimpici distano un tiro di schioppo dalla Corea del Nord con la quale il governo di Seoul non ha mai formalmente sottoscritto un atto di pace. Ma tornando a noi, anche se ne sa poco, penso che fervano i preparativi per la spedizione azzurra e che gli stessi non si riducano alla sontuosa nuova Casa Italia. Se è così, non ce ne siamo proprio accorti.

Mentre all'estero vanno avanti proiezioni e progetti, fermiamoci a considerare lo stato dell'arte nostrana degli sport invernali. Che negli anni Duemila hanno imboccato una strada decisamente in discesa. L'ultima medaglia d'oro risale a Vancouver 2010 quando a vincerla nello Slalom fu Giuliano Razzoli al termine di una gara un po' rocambolesca e per di più nella giornata conclusiva. L'edizione 2014, la prima dell'era Malagò, ne è rimasta addirittura priva. Andrà meglio a PyeongChang?

Non so se è corretto, o sostenibile, cercare nei Giochi di Torino 2006 le cause del declino. Ma c'è chi lo ha fatto, come il nostro amico Rich Perelman che sul suo blog ha pubblicato una interessante disamina sul "prima" e il "dopo" dei paesi che hanno organizzato i Giochi Imvernali. La sua analisi parte dal 1994 quando per la prima volta gli Invernali vennero "sfalsati" di due anni rispetto agli Estivi (e, dato non secondario, ci fu la novità degli atleti della ex-URSS in gara sotto le nuove nazionalità).

Confrontando così le sei edizioni omogenee disputate finora, risulta che solo nel caso di Nagano 1998 e Torino 2006 si è avuto un ridimensionamento del paese organizzatore, con le medaglie ridottesi drasticamente quattro anni più tardi. Per maggior chiarezza questa che segue è la tabella esplicativa. Nella prima colonna le medaglie vinte da chi organizzava a confronto con quanto fatto prima e quanto ottenuto dopo.

 Anno   Città  Mdgl. Paese 
 organizz.
 Ediz.
 preced. 
 Ediz.
 success. 
1994  Lillehammer NOR - 26 20 25
1998  Nagano JPN - 10 5 2
2002  Salt Lake City   USA - 34 13 25
2006  Torino ITA - 11 13 5
2010  Vancouver CAN - 26 24 25
2014  Sochi RUS - 33 15 ?

Vedremo come andranno le cose ai coreani (del sud) che partono dalle 8 medaglie vinte sul Mar Nero. E quando e come verrano rivelate le nuove analisi doping. Ma quel che più mi interessa è come si comporterà la squadra azzurra e, soprattutto, come verrà affrontato il momento poco esaltante del nostro comparto invernale. Che a sua volta parte dalle 5 medaglie di Sochi 2014. Con un retropensiero al ... 2026.

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