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Opinioni / Londra: se Atene piange, Sparta non ride

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Mercoledì 16 Agosto 2017

londra-mascotte

di Sandro Aquari

In attesa di metabolizzare meglio quanto ho visto, quanto ho sentito e soprattutto quanto ho letto, volevo proporre una valutazione sul comportamento, non tanto dell'Italia ma piuttosto della Vecchia Europa, considerando anche che il prossimo esame saranno proprio i Campionati continentali, a Berlino.  Allego una tabella con la classifica europea in base ai punti conquistati con i piazzamenti nei primi otto. Scopriamo così che, se Atene piange, Sparta non ride. La Spagna, che resta il più importante punto di riferimento per la nostra atletica, ha portato a Londra uno squadrone di 58 persone ma è rimasta a bocca asciutta in fatto di medaglie.

Sulle reazioni della stampa iberica aspettiamo qualche news da Luciano. Magari se hanno intervistato la Dominguez per trovare la cura adatta. Crisi profondissima per due nazioni scandinave di grande tradizione come Svezia (solo 8 punti, malgrado un argento!) e Finlandia (zero medaglie appena 4 punti!). Ha invece rialzato la testa la Norvegia (14 punti e due medaglie di cui d'oro) che a Pechino nel 2015 aveva toccato il punto più basso della sua storia: zero medaglie e nessun atleta nei primi otto!

Hanno conquistato almeno un punto 28 paesi europei, continuando a tenere da parte la Russia che, riteniamo, dovrebbe tornare a pieno regime a Berlino. 

Ricordiamo però che sono ben 51 i paesi che fanno parte dell'Associazione europea e nelle classifiche di Londra non c'è traccia di nazioni di buona (od ottima) tradizione come Austria, Bosnia, Danimarca, Lettonia, Slovenia e addirittura Romania. Ormai l'Europa è spaccata in due: in alto le superpotenze (Gran Bretagna, Germania, Polonia e Francia) e dietro un gruppone guidato da Repubblica Ceca, con i suoi lanciatori, e Olanda.

Non credo che l'Italia possa mostrare troppo ottimismo in vista di Berlino, né fare riferimento agli Europei di serie B di Amsterdam dello scorso anno (sette medaglie!): in Germania la partecipazione, a due anni da Tokyo e a un anno dal Mondiale di Doha, sarà completa (con i russi) e di qualità, coinvolgendo tutta la nuova generazione che Londra si è già proposta da vertice assoluto.

Ci salveranno ancora Palmisano, Meucci e il Tamberi “ritrovato”?


XVI CAMPIONATI MONDIALI
Classifica a punti Europa (1.-8.)

No.  Nazioni  Punti   Posiz.
Londra
  Medaglie  
1.  Gran Bretagna        105 3. 6 (2-3-1)
2.  Polonia 86 4. 8 (2-2-4)
3.  Germania 78 6. 5 (1-2-2)
4.  Francia 68 8. 5 (5-0-2)
5.  Olanda 40 11. 4 (1-0-3)
6.  Rep. Ceca 37 12. 3 (1-1-1)
7.  Turchia 21 19. 2 (1-1-0)
8.  Croazia 19 21. 2 (1-0-1)
9.  Portogallo 17 25. 2 (1-0-1)
10.  Ungheria 16 26. 2 (0-1-1)
11.  Ucraina 15 28. 1 (0-1-0)
12.  Norvegia 14 29. 2 (1-0-1)
12.  Spagna 14 29. ---
14.  Belgio 13 33. 1 (0-1-0)
15.  Grecia 11 35. 1 (1-0-0)
16.  Lituania 10 36. 1 (1-0-0)
17.  Italia  9 37. 1 (0-0-1)
17.  Svizzera  9 37.  ---
19.  Azerbaijan  8 40.  ---
19.  Bielorussia  8 40.  ---
19.  Svezia  8 40.  1 (0-1-0)
22.  Estonia  5 49.  ---
22.  Israele  5 49.  ---
22.  Serbia  5 49.  ---
25.  Finlandia  4 53.  ---
26.  Bulgaria  2 58.  ---
27.  Irlanda  1  64.  ---
27.  Moldova  1  64.  ---



 

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