- reset +

Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Piste&Pedane / Qualche riflessione dopo il disastro europeo

Martedì 27 Giugno 2017

perini 2

di Daniele Perboni

Fine settimana intenso, con fari puntati sugli Europei a squadre di Lille (Francia). Come è finita ormai lo sanno anche i sassi: l’Italia è settima nel computo a squadre, superata anche dalla Spagna (mai accaduto) e dall’Ucraina. La Polonia, seconda alle spalle dello schiacciasassi teutonico, è ottima seconda, confermando la validità e la profondità del suo movimento. Provare a copiarlo? Vedi mai che qualcosina potrebbe uscirne. Detto questo, qualcosa di buono si è visto. Purtroppo i “negativi” sono stati superiori ai “positivi” e il risultato è quello citato sopra. Fine dei giochi. La trasferta transalpina, però, ha messo a nudo alcuni nervi scoperti che evidentemente stavano sul “gozzo” al vecchio (nel senso dell’esperienza…) Elio Locatelli, il direttore tecnico.

Pare che scambiando quattro chiacchiere con l’unico inviato italiano presente abbia rivelato che la signorina Gloria Hooper ha “saltato” due controlli antidoping. Piacerebbe sapere cosa ne pensano i vertici del gruppo sportivo Carabinieri, squadra alla quale appartiene la ragazza. Chi ne era a conoscenza? Questione di privacy si dice. Intanto la Federazione starebbe per toglierli ogni aiuto finanziario. Anche in questo vaso molti sono caduti dal classico pero. O hanno fatto finta di cadere … Giovedì (29 giugno) dovrebbe essere convocato il Consiglio Federale e in quella sede qualcosa di concreto e di più si dovrebbe sapere. Usiamo il condizionale perché in questi casi nulla è dato per scontato.

Vogliamo ricordare ai nostri lettori (dicono non più sei perché pare siano moltiplicati come i classici pani e pesci di cristiana memoria) che la Hooper sino a pochi mesi fa era allenata da quel gran santone di Loren Seagreve e viveva in pianta stabile in Florida. Tecnico sul cui conto ogni tanto si levano mormorii piuttosto acidi. Fermiamoci qui che è meglio… Ora la capolista stagionale 2016 (11”34/+1,6, Clermont, 30 aprile) si allena a Rieti ed è intenzionata a lasciare nuovamente lo stivale per accasarsi oltre Manica, dove risiede la famiglia.

Anche in questo caso sarebbe opportuno avere qualche notizia in più. Ingerenza nella vita privata? E perché mai. Gloria è un’atleta di livello nazionale, inserita in un contesto federale che la sostiene anche economicamente, gareggia per i colori dei Carabinieri che le forniscono uno stipendio mensile, quindi di fatto è una dipendente pubblica.

Il tecnico piemontese deve averne proprio le tasche piene, se, sempre con l’inviato in rosa, si è lasciato andare ad altre considerazioni. Tipo che il rapporto con l’anacoreta a stelle e strisce sia sul viale del tramonto e che l’altra señorita accasata dalle sue parti (di Seagreve) ha dato piena disponibilità ad essere presente in una frazione di staffetta ai Mondiali di Londra. Urca, quanta generosità. Già era noto che per Libania Grenot il 2017 è un anno di transizione, e che non avrebbe corso nessun giro di pista. Questa notizia, dunque, ci riempie di serenità. La primatista italiana dei 200 e 400 si è dimostrata più che generosa facendoci questa concessione. Non resta che ringraziare sentitamente. Anche in questo caso gradiremmo essere messi al corrente se questo gentile omaggio è stato concordato con la FIDAL oppure no.

Per Libania vale l’identico discorso fatto per la Hooper: è una dipendente pubblica! Dice, Libania, che il 2016 è stato un anno gravoso e che intende prendersi una stagione sabbatica, di riposo. In effetti ha corso parecchio lo scorso anno: 14 volte i 400, quattro volte i 200 e una frazione della staffetta (finale olimpica). Ma Vacca d’un cane (secondo romanzo di Francesco Guccini, pubblicato da Feltrinelli nel 1993), quello di correre il più velocemente possibile un giro di pista è il suo “mestiere”. Non le si chiede altro! Che dovrebbe dire l’addetto all’alto forno, o il mungitore di turno? “Mi prendo un anno sabbatico”? La ragazza sembra vivere in un’altra dimensione.
 

Cerca