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Piste&Pedane / Giomi: "Questa atletica non e' poi cosi' male"

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Martedì 21 Febbraio 2017

randazzo

di Daniele Perboni

Fine settimana ricco, abbondante e bene augurante per il prosieguo della stagione per l’atletismo azzurro. Le buone notizie arrivano dal catino del palaindoor di Ancona, che ospitava i campionati assoluti sotto tetto. Pista e pedane hanno portato in dono sfide e rientri più che interessanti: Marcell Jacobs, Andrew Howe e Filippo Randazzo, tutti e tre sopra gli otto metri, nel lungo (nella foto Colombo); Daniele Greco, nel triplo, secondo alle spalle di Daniele Cavazzani sia pure con rincorsa ridotta; Silvano Chesani nell’alto; Anna Bongiorni e Massimiliano Ferraro nello sprint, Ayomide Folorunso e Marco Lorenzi nei 400, Dariya Derkach sempre nello hop-step-jump; senza dimenticare il record italiano di società della 4x200 femminile dell’Esercito (Raphaela Lukudo, Maria Benedicta Chigbolu, Chiara Bazzoni e Irene Siragusa).

Segui la stagione con le liste "ragionate" di TOP TEN.

Visi a trentadue denti dunque, con il presidente Giomi che gongolando dichiarava: “Questa atletica italiana non è proprio così male come è stata dipinta”. Vero, almeno in codesta occasione. Poi se i frutti matureranno nella stagione estiva è tutto un altro paio di maniche. Per ora godiamoci il momento e attendiamo l’eventuale raccolta agli Europei di Belgrado (3/5 marzo).

E mentre al centro dello stivale si assegnavano maglie e medaglie tricolori, a Birmingham, borgo metropolitano situato nella contea delle West Midland nell’Inghilterra centrale, andava in scena uno dei meeting più importanti del circuito, il World Indoor Tour IAAF, che vedeva impegnati, oltre ad un certo Mo Farah, anche il giovane astro nascente del mezzofondo azzurro: Yemaneberhan (Yeman) Crippa. Un nome, il suo, che in amarico significa il braccio destro di Dio”.

Davanti a un pubblico adorante il doppio campione olimpico nei 5000 si è imposto in 13’09”16, nuovo limite continentale che migliora il 13’11”13 del francese Tahri, mentre il ragazzo dai capelli a spazzola ha ottenuto un altrettanto eccellente risultato: 13’23”99 che migliora dopo oltre trent’anni il vecchio limite indoor di Venanzio Ortis (13’39”43). Vero che questa distanza al coperto si corre raramente, ma è altrettanto certo che il crono di Yeman non è da buttare. Anzi. I sacri libri informano che ci troviamo di fronte alla decima prestazione europea all-time e alla seconda europea under-23 sulla distanza.

Crippa, al debutto in questa gara indoor, all'aperto vantava un 13’36”65, ottenuto lo scorso anno a Bellinzona. Bastano questi dati per classificarlo come uno dei migliori prodotti del vivaio azzurro? “Immaginavo potesse scendere qualche secondo sotto i 13’30” – confessa Massimo Pegoretti, ex mezzofondista azzurro, ora suo tecnico – ma in una prova con passaggi regolari e affiancato da altri atleti. Insomma in una gara perfetta. Un risultato ottenuto così, correndo in pratica da solo per circa 2500 metri proprio non me lo aspettavo”.

Segno evidente di una tenuta mentale notevole e della consapevolezza nei propri mezzi. Pegoretti sembra avere le idee chiare per il futuro: “Lasciamolo crescere e maturare serenamente, senza forzare i ritmi di allenamento. Non è ancora un atleta maturo (compirà 21 anni il prossimo 15 ottobre, NdR) e non abbiamo ancora raggiunto i carichi massimi di forza e di chilometri. Poi qui a Trento per fortuna disponiamo di una buona struttura con fisioterapista, osteopata e dietologo. Quest’inverno non ha mai superato, mediamente, i 125-130 chilometri a settimana per un totale di 9-10 sedute settimanali. Lo scorso anno arrivava al massimo a 120 chilometri. Per ora lavoriamo a 360 gradi, senza trascurare nulla”.

I prossimi impegni? “I tricolori di cross a Gubbio il 12 marzo, poi penseremo alla pista, dove potrebbe esordire a fine maggio. Gli Euroindoor di Belgrado? No, non li abbiamo messi in conto”. Buttiamo lì una provocazione. Non è che state già pensando alla strada? Ne abbiamo visti sin troppi di talenti migrare dalla pista e poi sbattere contro un muro, … “Per ora nessun problema. Non è detto che più avanti, verso i 26/27 anni, possa anche provarci, specialmente se non riuscirà a ‘sfondare’ in pista, ma per ora siamo concentrati su cinque e diecimila”.

Che sia la volta buona? Auguriamocelo.


Campionati Italiani Indoor
Ancona (200 m) - 18/19 Febbraio 2017

Uomini
60 m: Massimiliano Ferraro (26) 6"64. 400 m: Marco Lorenzi (24) 47"17; 800 m: Simone Barontini (18) 1'49"40 [RN-Jr]. 1500 m: Yassin Bouih (21) 3'42"78; 3000 m: Yassin Bouih (21) 7'58"47.
60 m ost.: Hassane Fofana (25) 7"78.
4x200 m: FFGG (Marco Lorenzi, Michele Tricca, Davide Re, Diego Mariani) 1'27"78.
Marcia 5000 m: Francesco Fortunato (23) 18'59"06.
Alto: Silvano Chesani (29) 2.25. Asta: Giorgio Piantella (36) 5.40. Lungo: Lamont Marcel Jacobs (23) 8.06; Filippo Randazzo (21) 8.05; Andrew Howe (32) 8.01. Triplo: Daniele Cavazzani (25) 16.49; Daniele Greco (28) 16.41.
Peso: Sebastiano Bianchetti (21) 19.19.

Donne
60 m: Anna Bongiorni (24) 7"30 (7"26 sf). 400 m: Ayomide Folorunso (21) 53"32. 800 m: Irene Baldessarri (24) 2'04"30. 1500 m: Giulia Aprile (22) 4'31"67. 3000 m: Giulia Viola (26) 9'04"18.
60 m ost.: Elisa Maria Di Lazzaro (19) 8"25 [RN-Jr].
4x200 m: CS Esercito (Raphaela B. Lukudo, Maria B. Chigbolu, Chiara Bazzoni, Irene Siragusa) 1'36"21 [RN-Club].
Marcia 3000 m: Antonella Palmisano (26) 12'09"93.
Alto: Elena Vallortigara (26) 1.87. Asta: Maria Roberta Gherca (17) 4.15. Lungo: Laura Strati (27) 6.59. Triplo: Dariya Derkach (24) 14.05.
Peso: Chiara Rosa (34) 16.17.
 

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