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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
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MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Sette Giorni / Los Angeles o Parigi: a chi tocca il terzo ballo?

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Mercoledì 16 Novembre 2016

doha

GIOCHI 2024  Nel lusso di Doha, il CIO ha riunito ieri in assemblea i suoi 205 CNO ma, soprattutto, ha fatto l'esame alle tre residue città candidate per i Giochi 2024. Un confronto che è servito a soppesare ambizioni e progetti. Da quanto si può dedurre Los Angeles - forte dell'80 per cento di consensi da parte della sua cittadinanza, ma con qualche timore dopo l'elezione di Trump - pare avvantaggiata, sia pure di poco, su Parigi in rimonta, mentre Budapest - che molto ha puntato sulla sostenibilità, sull'ambiente e sulle ... due ruote - non sembra tagliata fuori del tutto. In vista di un terzo mandato olimpico, si può azzardare che la Città degli Angeli sia al 50% contro un 40% francese. Ma le logiche che presiedono all'assegnazione dei Giochi Olimpici da parte dei 98 "grandi elettori" del CIO, come sempre, sono insondabili. Vedremo cosa dirà l'urna il 13 settembre 2017 a Lima. Presente in Qatar anche la delegazione del CONI che ha assistito in diretta alle esposizioni, pur con qualche comprensibile rimpianto per la corsa interrotta prima di cominciare (nella nostra foto, il presidente Malagò intervistato da Gianni Merlo).

GIMONDI  Non si tratta dell'indimenticato Felice, ma di sua figlia Norma che con largo anticipo (si voterà il 14 gennaio) ha annunciato la sua candidatura alla presidenza della federazione ciclistica. Non era mai accaduto in 131 anni di storia, ma questa non è una novità, vista la misoginia che impera nel mondo dello sport. Norma Gimondi, 46 anni, impressionante somiglianza col padre, un passato sulle due ruote anche con brevi esperienze dirigenziali. Sull'altra sponda Renato Di Rocco, 70 anni, da sempre nel ciclismo e nel CONI (si ricorda anche una sua opaca militanza da segretario generale della federazione ... d'atletica) che cerca l'ennesima riconferma. Qui non ce la sentiamo proprio di azzardare percentuali. Ma solo l'apprezzamento per il coraggio dell'avvocato Gimondi. Cambiare, nel ciclismo, sarebbe bello, ma ...

LEGA PRO  Gabriele Gravina, 63 anni, è stato riconfermato ieri a Firenze gran capo della Lega Pro. I 60 club chiamati al voto gli hanno consegnato 55 preferenze contro le tre andate a Alessandro Barilli. Si tratta della seconda conferma per Gravina che alla vigilia dello scorso Natale aveva sbaragliato l'improvvida candidatura di Raffaele Pagnozzi, battendolo per 31 voti contro i 13 raccoilti dall'ex-segretario del CONI. In questi dieci mesi, sotto Gravina, la Lega ha fatto passi da giganti nella sua riorganizzazione. Ma la vera partita si giocherà sul tavolo delle prossime elezioni della FIGC. Con un possibile schieramento a favore di Carlo Tavecchio in cambio di una revisione corposa dell'attuale insoddisfacente mutualità. Non per nulla, Gravina, i club di Lega li definisce "le sue aziende". Non sarà semplice.

MILAZZO  "Leale, ironico, geniale, un maestro della 'cucina' del giornale", Antonio Roberto Milazzo se ne è andato a 75 anni con la dignità che l'aveva guidato in vita: i funerali si sono tenuti ieri a Milano. Artefice della grande Gazzetta di Candido Cannavò, quando il direttore lasciò, correva il dicembre 2002, anche lui scelse di farsi da parte. Aveva chiesto di pubblicare questo commiato: "Ringrazio dell'affettuosa amicizia i compagni di strada che mi hanno fatto vivere ore felici e allegre al mare e al tavolo del bridge. Un saluto ai colleghi di Tuttosport (1960-70), del Corriere della Sera (1970-80) e della Gazzetta dello Sport (1980-2002). A tutti l'augurio che la vita possa loro sorridere a lungo." Lo facciamo anche noi.

CROCE  Dopo la rinuncia di Bruno Grandi al vertice della Ginnastica (cui era stato eletto nel 1996), l'Italia perde la presidenza di un'altra federazione mondiale, quella della Vela. I 700 delegati dell'assemblea ISF, convocata a Barcellona, hanno promosso il 59.enne danese Kim Andersen che ha così scalzato, dopo il quadriennio concluso a Rio, Carlo Croce. I due si sono confrontati al ballottaggio dopo che la prima votazione aveva escluso il terzo pretendente, il canadese Paul Hendersen, cui non ha giovato la quasi omonimia col nuovo presidente il cui mandato scadrà a novembre 2020. Sono stati eletti sette vice con due "quote rosa", come da statuto, ma nessun italiano.
    
GAROZZO  Gli avevano rubata la medaglia d'oro vinta a Rio nel fioretto. Era sparita lo scorso 29 ottobre dallo zainetto lasciato incustodito per qualche minuto mentre Daniele Garozzo, in treno, si stava recando a Torino ospite della Juventus. Ne era nato un piccolo caso e un certo battage mediatico. Il colpo di teatro sabato scorso quando un messaggio su FB ha avvisato il campione olimpico, mentre si trovava a Tokyo per una gara di CdM, che la medaglia era stata trovata da una signora proprio a Torino, abbandonata accanto ad un cassonetto. Un ladro pentito e un lieto fine inatteso.
     


 

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