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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
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Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
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Piste&Pedane / Tempo di maratone (e di assemblee)

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Mercoledì 2 Novembre 2016

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di DANIELE PERBONI

Svecchiare, rottamare, largo ai giovani, spazio a forze fresche con nuovi programmi e idee al passo con i tempi. Basta con il vecchiume che ha imperversato per troppi anni, tarpando le ali alle nuove generazioni. Aria fresca nelle vecchie stanze, apriamoci alle tendenze dell’ultimo millennio. Lasciamoci alle spalle tutto quanto sa di “vecchio”. Per scopiazzare un grido di battaglia (o slogan, si diceva così allora) degli anni Sessanta urlato dagli studenti dell’università californiana di Berkeley: non fidarti mai di chi ha più di trentacinque anni.

Poi arriva una vecchia signora, Ans Botha, che per tutta la vita è stata segretaria d’azienda, e ti colpisce con un pugno nello stomaco (metaforico intendiamoci, ho cos’avete capito!) da farti restar lì mezzo scimunito… Imbambolato davanti al teleschermo a guardare quei numerini stampati sul tabellone luminoso dello stadio: W. R. (world record), 43"03. Quattrocento metri corsi praticamente in apnea (non la vecchietta “capisci amm’è" dice un nostro vegliardo amico). Quella forse non riesce nemmeno a fare i classici venti metri di corsa. Forse, diciamo forse perché questi vecchi non sai mai quanto son tignosi e duri a morire.

La vecchia ex segretaria d’azienda proviene dal Sudafrica, terra di grandi rugbisti e altrettanti campioni della vecchia regina. E rieccoci con l’aggettivo vecchio. Quella signora lì, insomma, una che di anni ne conta più del doppio dei classici 35, 75 per la precisione, è riuscita nell’impresa di plasmare un talento puro come il connazionale Wayde van Niekerk, che di primavere ne conta 24, con nuovi metodi di allenamento. Così diversi dalle “solite” tabelle che si trovano sui classici testi sacri che non è arduo azzardare di trovarsi di fronte ad una copia (la vecchia e il giovane) che potrebbero aprire nuove finestre sulla distanza.

Azzardiamo? Meglio di no. Però e nonna Ans che osa oltre ogni limite quando afferma che il “nipotino” sarà il primo a correre la distanza sotto i 43 secondi. Tutte queste parole per dire cosa? Semplicemente che giovane non è sinonimo di migliore, almeno non sempre. Tutto qua, e che per imparare qualcosa di nuovo non è mai troppo tardi. Il maestro Manzi insegna…

Assemblea e Maratone: una coincidenza?
 
Domenica 6 novembre per il mondo dell’atletica sarà un giorno particolare. A Ostia si terrà l’assemblea nazionale per eleggere il nuovo presidente e relativo consiglio federale, a Verbania, sul Lago Maggiore, si correrà la maratona (una delle tantissime in giro per lo stivale e nel globo terraqueo) in cui verranno assegnati i titoli tricolori 2016 e a New York andrà in scena la maratona più popolare del pianeta, con tremila italiani partecipanti. Un gran bel business, non c’è che dire. E la notizia vera dove sta? potrebbe domandarsi qualcuno. In effetti, non si tratta di “notizione” sconvolgenti, trascendentali, scioccanti. Forse un poco, ma moooolto poco badate bene. Inquietante è il fatto che proprio in quella data si assegnano le maglie di campioni italiani dei 42 chilometri, mentre la politica sta giocandosi a tresette (con o senza il morto fate voi) il suo futuro.

Solitamente, infatti, a un campionato assoluto si è sempre notata la presenza di un consigliere federale. È una nota di cortesia e di attenzione verso chi spende tempo, denaro ed energie per organizzare quell’evento. In quel caso, chi rappresenterà la Federazione in riva al lago? Presumiamo qualche consigliere che si è ritirato dalla corsa. Alla poltrona di consigliere sia chiaro. In quel caso non rappresenta praticamente più nulla. Dunque? Occorrerebbe conoscere a fondo i vari regolamenti per comprendere meglio questo “vuoto”. Ma, lo confessiamo candidamente, non siamo così ferrati. Il “vuoto” in questo caso si è impossessato di noi.

La curiosa guerra dei numeri, ...

Altro piccolo “caso” da porre all’attenzione dei pochi lettori che sono sopravvissuti alle righe precedenti. Domenica 30 ottobre alle porte di Roma si è tenuto il primo cross valido per designare i componenti della squadra che vestirà l’azzurro ai Campionati Europei di cross di Chia (Cagliari) il prossimo 11 dicembre. Ai Campionati continentali prenderanno parte sei squadre (tre maschili e tre femminili) composte da sei atleti ciascuna. Rappresentanza nutrita non c’è dubbio. E sin qui nulla obiettare, ci mancherebbe. Non siamo certo a criticare perennemente, accidenti!

Il problema, però, sono i “partecipanti”. Promesse/seniores uomini: iscritti 15, partiti 11, arrivati 8. Promesse/seniores donne: iscritte 14, partite 11, arrivate 9. Non certo numeri esaltanti. Tutte le scusanti che volete, ma ci pare una partecipazione piuttosto “rachitica”, senza nulla togliere agli organizzatori che, non abbiamo dubbi, si sono spesi al meglio delle loro possibilità per pubblicizzare l’evento. La speranza, come sempre, è l’ultima a morire, tanto per citare i soliti luoghi comuni…

Chiudiamo con una nota lieta. Visto che anche gli estensori di codeste immodeste note ogni tanto ammiccano a un sorriso?

Lo facciamo riportando pari pari il comunicato ufficiale della FIDAL: 200.000 tesserati: mai così tanti nella storia della Federazione Italiana di Atletica Leggera. Il traguardo è stato raggiunto mercoledì 26 novembre e rappresenta il numero più alto di sempre, con un aumento rispetto allo stesso periodo del 2015 di 11.869 unità. Per la precisione i tesserati atleti della FIDAL sono 200.092, una cifra che non comprende i 28.531 runner tesserati con Runcard, per un totale di praticanti dell'atletica leggera in Italia che sfiora i 230.000 mila. Gli uomini sono 134.031 e 66.061 le donne, che però si dimostrano il genere in più forte crescita, con il 7,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2015. Se si analizza la crescita percentuale è tutto al femminile anche il podio per categorie: vincono la gara le master donne (le atlete over 35 aumentano del 13,9%) incalzate dalle Promesse donne (+11,8%) e dalle Allieve (+11.7%).

Ci rifaremo vivi dopo l’assemblea. Portate pazienza, …
 

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