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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

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Roma 2024 / L'estate bollente del Campidoglio e dintorni

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Lunedì 29 Agosto 2016

raggi-1

di LUCIANO BARRA

I vari organi preposti l’hanno detto: è stata un’estate bollente. Ma la wave calorica è passata da tempo e quindi è difficile spiegare le conseguenze che la stessa sta provocando su Roma e su Roma 2024. Aggiungiamo che, mentre a Rio de Janeiro avevano paventato i rischi della Zyka, su Roma infesta, veramente, la zanzara tigre. Da qui la necessaria e continua spalmatura di DDT che sta provocando i suoi effetti (o i suoi danni?).

Elenchiamo i diversi sintomi in ordine sparso:

- Il Comune di Roma, per bocca della sua sindaca, alla Festa del Fatto Quotidiano dice: “Paghiamo ancora i debiti di Roma '60”, quotandoli come costi degli espropri. Sembra proprio strano perché la costruzione delle infrastrutture per i Giochi di Roma non ha sicuramente toccato quella cifra. Basta sfogliare il Rapporto Ufficiale dei Giochi (due volumi di dieci kg complessivi!). E poi sparare sui Giochi di Roma 1960 è sacrilego, quando è ben noto che quei Giochi hanno portato un beneficio alla città pari a quelli di Barcellona 1992 per la Catalogna. Basterebbe valutare i vantaggi che i romani hanno avuto grazie all’Olimpica, la tangenziale tutt’ora più importante della città.



- I media locali ignorano le regole stabilite dal CIO prima che iniziasse la corsa ai Giochi del 2024 che fissano in tre tappe le regole d’ingaggio. Ricordiamo almeno la prima, ormai scaduta da tempo, che imponeva di indicare la città candidata e presentare una serie di proposte concettuali relative alla stessa. Trasferire il tutto ora a Milano sembra proprio una barzelletta che farebbe ridere tutto il mondo dello sport. “Les Italiens!” diranno a Parigi, “Los Italianos!” nella ispanica Los Angeles, ...



- Se poi si è terrorizzati per i costi a Roma, pensiamo a quello che significherebbe per Milano che non ha uno stadio olimpico, manca di un vero Palazzo dello Sport e di un complesso natatorio. L’unica cosa in più che ha è un sistema di mobilità più moderno ed una “materia prima umana” superiore a Roma. Ma è chiaro che si tratta di una provocazione per spaventare il Comune di Roma, a meno che anche là non ci siano business d’altro genere. Ma si parlerebbe del 2028 o del 2032, ...




- Gli stessi media, sempre conoscendo poco, ma spruzzati dal famoso DDT, fanno molta confusione nell'indicare l'eventuale contributo del CIO (solo per la città prescelta, ...) per l’organizzazione dei Giochi come un bonus a favore del Comune di Roma, da utilizzare per strade, trasporti ed altro. Thomas Bach diventerebbe il feroce Saladino nel tagliare mani, se mai questo dovesse accadere, anche in minima parte.



- Ancora, che il Comune di Roma dovrebbe stilare una contro-delibera per cancellare la precedente, che in verità delibera non è mai stata, trattandosi solo di una semplice mozione di appoggio [verificare il libro del-ex sindaco Marino, "Un marziano a Roma"]. Ben altra dovrebbe essere la delibera che il Comune di Roma dovrebbe prendere prima del 7 Ottobre per appoggiare veramente la Candidatura. Ammesso che il Comune abbia preso visione dell’Host City Contract (circa 300 pagine di impegni) che prima di Lima dovrebbe essere approvato dal Consiglio Comunale e la lista delle Garanzie che il CIO chiede al 7 Ottobre, come sportolimpico ha già ricordato.



- L’ultima trovata è quella del "piano B". Nulla a che vedere con il più famoso “lato B” . Da quel che si capisce, si tratterebbe di trasferire il soggetto giuridico della Candidatura dal Comune di Roma al Governo. Questa soluzione l’avevo lanciata io stesso quando al Comune c’era il timido Marino alle prese con 13 miliardi di deficit. Ma era una soluzione da prendere allora, e in accordo con il Comune di Roma. Farlo ora, e “contro”, mi pare una follia. E giustificare tutto ciò con il fatto che si coinvolgeranno altre città per il Torneo di Calcio è puerile [per di più, proprio ieri, il presidente della FIFA Gianni Infantino ha annunciato di voler togliere il calcio dai Giochi "perchè non porta a nulla e intasa solo il calendario"]. I Giochi senza l‘impegno fattivo e convinto dell’Amministrazione Capitolina sono impossibili.


E ci fermiamo qui, ma, visto il caldo, credo che ne vedremo ancora delle belle.
          

 

 

 

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