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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Atletica / Mondali Indoor tra conferme e (qualche) delusione

Lunedì 5 Marzo 2018

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La rassegna di Birmingham oltre la sufficienza ma mette in mostra nuovi talenti. Prima dei Mondiali del 2019, ora spazio alla World Cup di luglio e alla Continental Cup di settembre.
 
di Sandro Aquari

Archiviata l’edizione n. 17 dei Mondiali Indoor, l’atletica si è dato appuntamento addirittura fra quasi un anno e mezzo, a Doha, dove si svolgeranno (28 settembre – 6 ottobre) i Mondiali all’aperto. Quella di Birmingham è stata una rassegna che in fondo non ha deluso le aspettative, anche se alcune prove non hanno emozionato più di tanto e una in particolare, quella dei 400, sarà ricordata solo per la severità dei giudici che hanno fatto falcidia dei concorrenti, applicando alla lettera il regolamento, forti anche di una tecnologia di tipo Var, messe in campo dalla Iaaf senza darne conto alla vigilia. In generale molte conferme, qualche importante exploit di giovani emergenti e qualche delusione. A seguire quella che riteniamo la “Top Ten” della rassegna, cinque uomini e cinque donne, emersa dal Mondiale.

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Fatti&Misfatti / Armani e Juventus sottobraccio (verso la vetta)

Lunedì 5 Marzo 2018

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In una fredda domenica di elezioni e di silenzi, il basket segue gli alti e i bassi del copione disegnato dagli astri per il campionato e per le coppe. 

di Oscar Eleni


Dall’urna dei derelitti, in provincia di non so dove, fra gente che preferisce dire gelicidio piuttosto che galaverna. Brutto compleanno fra voti a perdere e perdite che portano più del dolore. Questo Davide Astori bergamasco e capitano della bella Fiorenza era un tipo che ci piaceva. Parlava poco, rideva spesso. Era umano e non aveva bisogno di un tatuaggio per farsi riconoscere. Diverso il senso del lutto per il viaggio senza ritorno del dottor Bannister, il primo uomo a correre il miglio sotto i 4 minuti nel freddo di un pomeriggio inglese di maggio, nel 1954, dove tutto era meraviglioso come ci racconta, ancora una volta, il sommo Quercetani.

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Saro' greve / Taccola e Astori: le due punte spezzate

Lunedì 5 Marzo 2018

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La scomparsa di Davide Astori fa tornare alla mente un'altra tragedia del calcio: la morte di Giuliano Taccola avvenuta cinquant'anni fa nello spogliatoio dell'Amsicora.

di Vanni Lòriga

Mi ero ripromesso di intervenire, negli inevitabili commenti finali, sull’appena concluso Campionato Mondiale indoor di atletica, Ci tornerò con la dovuta calma non appena avrò metabolizzato e smaltito l’angoscia per la morte di Davide Astori, capitano della Fiorentina e Nazionale, stroncato all’età di 31 anni probabilmente per arresto cardiologico. Sono rimasto particolarmente colpito perché tutto ciò succede esattamente cinquanta anni dopo l’analoga tragedia di Giuliano Taccola. L’attaccante della Roma si spense negli spogliatoi dell’Amsicora a Cagliari il 16 marzo del 1968. Aveva 25 anni.

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I sentieri di Cimbricus / In morte dell'uomo che cambio' la storia

Domenica 4 Marzo 2018

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di Giorgio Cimbrico

Se n’è andato Roger Bannister. Sopra la mia poltrona preferita ho appeso la foto dell’Impresa, con autografo originale, il più bel regalo che mio figlio mi abbia fatto, conquistato a un’asta di memorabilia a Cardiff. Lo guardo ogni sera e stasera lo sguardo sarà più lungo e più commosso. Ma poi mi darò una scossa: sir Roger non morirà mai. Se Elisabetta II ha festeggiato quasi sei anni fa il Giubileo di Diamanti del suo interminabile regno, prima di andarsene a 89 anni Bannister ha superato i due terzi di secolo passati dal 3’59”4 di Iffley Road, 6 maggio 1954, quando diventò il primo a percorrere un miglio sotto di quattro minuti, come ricorda, con l’asciuttezza degna delle grandi imprese, la targa posta nelo stadiolo nel sobborgo di Oxford. Il tempo non figura, è secondario. Conta l’impresa, il confine superato.

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I sentieri di Cimbricus / La musica elastica dei saltatori cubani

Domenica 4 Marzo 2018

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Le continue sorprese della Linda Cuba. Catena ininterrotta che ad ogni occasione propone un nuovo anello: l'ultimo si chiama Juan Miguel. Su colonna sonora di Company Segundo.

di Giorgio Cimbrico

Quando le parole diventano un inutile orpello, meglio lasciar spazio alle cifre che trovate qua sotto. Chi ha detto che sono fredde? Queste vengono da Cuba, dalla linda Cuba, nella sua storia più assediata di Gerusalemme al tempo dei Crociati. Allenatori polacchi e russi (pardon, sovietici) per far sgorgare la musica elastica suonata dai muscoli degli eredi delle migliori tribù portate in catene dall’Africa Occidentale, le stesse che popolarono Giamaica e tutte le altre isole sopravvento e sottovento, quelle che Hemingway chiamava isole nella corrente. “Papa” amava la pesca, la boxe, la corrida e qualche volta, nei suoi soggiorni alla Finca Viga, si spinse a  dare un’occhiata al baseball: di atletica, a quel tempo, se ne faceva poca.

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