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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

Direttore: Gianfranco Colasante  -  @ Scrivi al direttore

DiaRio (13) / L'Italia conferma la permanenza tra le prime 10

Venerdì 19 Agosto 2016

pallanuoto-rio

Il picco di giornata è l'argento ottentuto nella notte italiana dal duo Paolo Nicolai-Daniele Lupo, battuti dai beniamini di casa Alison Cerutti-Bruno Oscar Schmidt per 2 a zero. Un risultato annunciato, se vogliamo. Resta in ogni caso l'impresa degli azzurri che si sono battuti alla pari, specie nel primo set, sotto una pioggia battente che ha impregnato e compattato la sabbia. E' la prima volta che gli azzurri della specialità salgono su un podio olimpico, risultato che dovrebbe ora facilitare il futuro della spcielaità, sempre in blico tra dentro/fuori nella FIPAV. Federazione che nel pomeriggio italiano vedrà la squadra di Bengini affronare in semifinale gli statunitensi. Un incontro senza appello che potrebbe spianare la strada verso quell'oro olimpico sempre sfiorato, mai raggiunto.  

IL MEDAGLIERE
(aggiornato alla conclusione della 13. Giornata)

Nazioni                  ORO   ARG   BRO   Totali 
 STATI UNITI 35 33 32 100
 GRAN BRETAGNA 22 21 13 56
 R.P. CINA 20 16 22 58
 GERMANIA 13 8 11 32
 FED. RUSSA 12 15 17 44
 GIAPPONE 12 6 18 36
 FRANCIA 8 12 14 34
 ITALIA 8 10 6 24
 OLANDA 8 4 4 16
 AUSTRALIA 7 10 10 27
 COREA DEL SUD 7 3 8 18

Segue l'Ungheria con 14 medaglie (7-3-4).
In base al totale delle medaglie, l'Italia resta al nono posto, tre podi in meno dell'Australia.
Il numero dei paesi che hanno vinto almeno una medaglia sale a 82.

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FuoriOnda / Lupo e Nicolai colorano d'argento il Beach italiano

Venerdì 19 Agosto 2016

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di FIAMMETTA SCIMONELLI

Il beach volley, ideato dal fantasioso americano William G. Morgan nel 1985 ed inaugurato ufficialmente a Santa Monica nel 1990, stagione dopo stagione, ha perso la caratteristica di diversivo balneare, conquistato un posto di èlite nel mondo dello sport, ottenuto , dopo la dimostrazione a Barcellona ’92, l’ingresso ufficiale come disciplina olimpica ad Atlanta 1996. Io non avevo mai visto una gara di beach volley dal vivo prima dei Mondiali 2011 assegnati all’Italia e organizzati a Roma nello Stadio del Tennis. Conoscevo soltanto, come tanti di noi, quel gioco solare e non facile che accompagnava, magari anche disturbandolo, il nostro relax sotto il sole alla ricerca di una tintarella e di un silenzio agognato.

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Atletica Rio (7) / Tra Bolt, Clement e Eaton brillano le azzurre dell'alto

Vemerdì 19 Agosto 2016

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di DANIELE PERBONI

In previsione della finale dei 200 metri (foto IAAF), abbiamo condotto una piccola empirica indagine fra conoscenti, amici e parenti, la maggior parte digiuni di atletica, su chi avrebbe vinto. Ignoravano tutto, l’eliminazione di Gatlin, l’exploit di De Grasse (chi?), il crono fatto segnare. Niente. La stragrande maggioranza ha vaticinato: “Vince Bolt”. Ma va? Troppo semplice, piace vincere facile! E in effetti, questa finale olimpica poteva perderla solo lui, il fulmine, quello con il pizzo mefistofelico, il figlio di Giamaica quello che, da buon cannibale, si è portato a casa tutti gli ori delle ultime tre Olimpiadi nelle gare più veloci del programma: 100 e 200. Manca ancora la staffetta 4x100, ma fra un paio di giorni sapremo com’è finita la tripletta delle triplette. Che il non più giovincello (30 anni, il tempo passa anche per questo spiritosello) sia un insaziabile e famelico collezionista di medaglie è noto a tutti, che spopoli su ogni rivista, quotidiano, social network e sia una delle facce più note a livello planetario lo sappiamo da anni, ma che anche la cognata chiami da qualche sperduto fiordo norvegese per sapere come è andata la sua gara, ancora mi mancava. Segno di una popolarità che non ha più confini.

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DiaRio (12) / Gia' virtualmente raggiunte le 25 medaglie previste

Giovedì 18 Agosto 2016

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Bisogna ammettere che le previsioni di Giovannu Malagò - al contrario di quelle fantasiose della Gazzetta dello Sport - si vanno rivelando azzeccate oltre più ottimistica previsione. Le 25 medaglie, virtualmente raggiunte, e la permanenza nel "Club dei Primi 10", seppure a rischio dopo la dodicesima giornata di gare, sembrano un risultato acquisito. Semmai, si può sommessamente rilevare, che la prima posizione nella classifica per federazioni spetta largamente alla FIN del presidente Paolo Barelli, la quale ha al suo attivo sette medaglie, dopo il trionfale ingresso del Setterosa in finale dove troverà la corazzata USA. Assurto al ruolo di nemico pubblico N. 1 dell'apparato, il prossimo 6 settembre Barelli verrà pubblicamente ringraziato al Foro Italico con un processo e la cacciata dalla Giunta. Circostanza che metterebbe in discussione il passabile successo del CONI a Rio. Auguriamoci che quanto annunciato non si verifichi.  

IL MEDAGLIERE
(aggiornato alla conclusione della 12. Giornata)

Nazioni                  ORO   ARG   BRO   Totali 
 STATI UNITI 30 32 31 93
 GRAN BRETAGNA 19 19 12 50
 R.P. CINA 19 15 20 54
 FED. RUSSA 12 14 15 41
 GERMANIA 12 8 9 29
 GIAPPONE 10 5 18 33
 FRANCIA 8 11 12 31
 ITALIA 8 9 6 23
 OLANDA 8 4 3 15
 AUSTRALIA 7 8 9 24
 COREA DEL SUD 7 3 6 16

Segue l'Ungheria con 13 medaglie (6-3-4).
In base al totale delle medaglie, l'Italia scende al nono posto, un podio in meno dell'Australia.
Il numero dei paesi che hanno vinto almeno una medaglia sale a 80.

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Atletica Rio (6) / Le siepi parlano sempre piu' ... kiswahili

Giovedì 18 Agosto 2016

kipruto

di DANIELE PERBONI

I vecchi suiveur che frequentano gli stadi da tant’anni forse stanno inorridendo seguendo le gare di questa XXXI Olimpiade, la prima nel continente sudamericano. Poco pubblico, fischi e tifo calcistico contro chi disturba gli atleti casa, orari strambi, con finali piazzate nella tarda mattinata o a ridosso delle ore più calde della giornata. Va bene che in Brasile è la stagione invernale, ma siamo pur sempre in un paese tropicale, … Ma che volete farci? I dollari dei grandi network americani fanno gola. Accade così che la finale dei 3000 Siepi si accende quando il termometro segna 36 gradi centigradi. E chi poteva vincere? Quando le agenzie battono nome e nazionalità del nuovo campione olimpico, Conseslus Kipruto, keniano, campione mondiale a Pechino 2015, la notizia diventa una “non” notizia. Già, perché la vecchia ex-colonia britannica, quella che nella bandiera nazionale sfoggia uno scudo e due lance, con questo successo centra il nono oro olimpico consecutivo. Il bottino keniano sulle Ssiepi sale così all'undicesimo oro e aggiunge un altro bronzo, per un inarrivabile totale di ventitré medaglie.

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