CIO / Nel 2020 il ritorno di Baseball/Softball?
Sabato 22 dicembre 2012
Lo scorso 19 dicembre si è tenuto a Losanna il previsto incontro tra la commissione programma del CIO (il cui presidente è l’italiano Franco Carraro) e i rappresentanti di sette federazioni internazionali che ambiscono a far accogliere la propria disciplina nel programma olimpico. Lo avevamo anticipato già da tempo: ora si fa sul serio. Sembra proprio che il rischio di questo giganteggiare dei programmi sia più che altro manna per i parrucconi che siedono sulle più alte poltrone dello sport mondiale. Più siamo e meglio stiamo, più siamo e più soldi arrivano (dalle televisioni). Così, nella più serafica indifferenza dei rischi connessi, le sette sorelle si sono fatte sotto per entrare (o rientrare) nel programma per l’edizione 2020 (ricordate? Proprio quella di Roma e dello schiaffo del premier Mario Monti).
Federazioni / Presidenti a lunga conservazione ...
Martedì 18 dicembre 2012
Che il vertice dello sport italiano sia da tempo avvolto in un caldo manto di gerontacrazia, lo si sapeva da tempo. Ma i risultati delle elezioni in corso nelle federazioni per formare quel “parterre-de-rois” che – il prossimo 19 febbraio – dovrà consegnare a Raffaele Pagnozzi la poltrona di presidente del CONI (dopo un ventennio, ed oltre, trascorso come segretario generale …), stanno andando oltre le attese. In certi casi producendo riscontri quanto meno imbarazzanti, con punte di preferenze personali che sfiorano il 100%. Riscontri in grado di far rimpiangere le maggioranze bulgare d’un tempo. Si è, insomma, creato uno zoccolo duro di personaggi inossidabili, fedelissimi al sistema, che passano ingualcibili attraverso i quadrienni, come non accade in alcun altro settore della nostra vita pubblica.
Nuoto / Giovani emiliani alla ribalta mondiale
Lunedì 17 dicembre 2012
All’insegna della gioventù emiliana. C’è da essere soddisfatti del responso dei Mondiali in Vasca corta disputati ad Istanbul, primo impegno iridato del dopo-Londra, non solo per il nuoto. A volerla dirla tutta, sembra che lo sguardo della federazione si vada spingendo oltre Federica Pellegrini e i suoi amletici dubbi, Lucas si, Lucas no. Da quest’orecchio sembra proprio che la FIN non ci senta o non voglia sentire. Per quanto si capisce, non sarebbe neppure un problema di soldi, ma più semplicemente una riaffermazione di ruoli. La partita si va ora spostando sul piano dei rapporti tra federazione (Barelli) e club di appartenenza (Malagò), con qualche complicazione in più visti i non idilliaci rapporti che risalgono a Roma 2009. Ma per la Pellegrini – tornata in acqua solo col settimo posto nella staffetta mista – possiamo fermarci qui, in attesa dei prossimi capitoli.
Scherma / Va allestero il creatore delle medaglie
Domenica 16 dicembre 2012
Niente da fare. Non è bastata neppure l’accorata lettera dei suoi atleti migliori (ma Valentina Vezzali aveva ritenuto di non firmarla) a trattenerlo. Stefano Cerioni ha finito con l’accettare l’offerta della federazione russa – si parla di un contratto da 250 mila euro l’anno fino a Rio 2016, più premi e benefit –, già adombrata a Londra, e si trasferisce a Mosca. Un nome importante che lascia il nostro sport, ma neppure il primo o l’ultimo. Ci sono riflessioni che dovrebbero derivarne, ma che non possono essere azzerate solo con i richiami alla crisi economica (che nello sport non sembra proprio esserci se è vero che il contribuito dello Stato al CONI è addirittura cresciuto per il prossimo anno).
Doping / Su Atene 2004 la guerra continua
Giovedì 13 dicembre 2012
Dopo i casi esplosi durante i Giochi di Londra, con sentenze che avevano toccato anche Sydney 2000, il CIO prosegue la sua battaglia contro il doping e le altre irregolarità procedurali (tra queste va inquadrata la recente esclusione comminata al CO dell'India per ingerenze politiche e i numerosi casi di corruzione). In tema di doping, l’Executive Board ha invece ripreso in esame le analisi effettuate ad Atene 2004 e all’epoca passate indenni al crivello delle indagini. Le conseguenze sono state pesanti. Addirittura quattro atleti vincitori di medaglie – ritenute ormai passate in giudicato – sono stati sanzionati con la squalifica e l’obbligo della restituzione delle medaglie (che saranno successivamente assegnate ai nuovi aventi diritto).
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