I sentieri di Cimbricus / Un mondiale vinto in campo, uno in panchina
Lunedì 8 Gennaio
Franz Beckenbauer era bello e elegante. Il Kaiser, il più grande giocatore tedesco se n’è andato a 78 anni. Un'immagine molto evocata, a suo modo eroica, è quella di Franz che gioca i supplemntari di Italia-Germania 4-3 col braccio al collo.
Giorgio Cimbrico
Franz Beckenbauer era bello e elegante: calligrafia, il tuo nome è Kaiser. E ora il più grande giocatore tedesco se n’è andato a 78 anni, cinquanta giorni dopo Bobby Charlton e tre dopo Mario Zagallo: i protagonisti di un’era stanno sparendo, uno dopo l’altro. Franz aveva incontrato Bobby nella finale del ’66, e con Mario (e con Didier Deschamps) aveva un record raro, concesso solo ai pochi: un Mondiale vinto in campo e uno in panchina.
Italian Graffiti / Ricci Bitti: lo sport resti strumento di dialogo
Lunedì 8 Gennaio 2024
In una chiacchierata con Francesco Ricci Bitti – presidente delle Federazioni Olimpiche estive ed autorevole interlocutore sullo scenario internazionale – il quadro della situazione all’apertura dell’anno olimpico con ampi e doverosi stralci sulle difficoltà dello sport italiano alle prese con la complessa e deludente organizzazione di Milano-Cortina 2026. Nove risposte per capire e per riflettere.
Gianfranco Colasante
– Inevitabile partire dalla pista per lo Sliding (Bob, Skeleton e Slittino). L’ultima arrivata è Sarah Hirshland, direttore del CNO statunitense, che ha proposto per i Giochi 2026 la pista di Lake Placid dilatando a planetaria la nostra brutta figura. Uno sberleffo per le presunte capacità organizzative dell’Italia. Ci può fare il punto della situazione?
“Questa saga italiana ha raggiunto livelli imbarazzanti particolarmente per il sottoscritto che si è speso molto per avere l’organizzazione dei Giochi, ottenuti va ricordato di stretta misura sulla Svezia. Posso solo augurarmi che una situazione che ha già danneggiato l’immagine e la credibilità dello sport e del sistema Italia trovi una soluzione accettabile grazie alle nostre tradizionali doti di “miracoli dell’ultimo minuto”.
Fatti&Misfatti / Una irresistibile voglia di evasione
Lunedì 8 Gennaio 2024
Sarebbe bello se anche nello sport nascessero le brigate per difendere l’idea che una buona giocata, una bella difesa, un attacco con fantasia non hanno prezzo e invece sembra che tutto debba essere comprato. Niente anima, soltanto dobloni.
Oscar Eleni
Con la voglia di nascondersi dopo aver rifiutato l’ultimo brindisi con chi portava via tutte le feste, una Befana crudele che nella gerla teneva anche la testolina di Gianmarco Pozzecco appena liquidato da Tony Parker al Villeurbanne. Biglietto di sola andata per una visita guidata nella prigione brasiliana di San Pedro de Alcantara. Comitiva rumorosa, molti presidenti di squadre che non vanno tanto bene, capo branco l’uomo che ha ridato lo scudetto a Napoli e adesso è a meno 20 dall’Inter in un cine-panettone senza risate.
I sentieri di Cimbricus / Benvenuto 2024, tra chimere ed azzardi
Lunedì 8 Gennaio 2024
L’anno olimpico e i suoi tanti anniversari. Ce n’è per tutti i gusti in un pantagruelico menù che al centro vede Parigi e i suoi Giochi centenari, svolta epocale per un olimpismo che ha urgente necessità di stimoli nuovi e strade diverse.
Giorgio Cimbrico
Immagini di vuoti forzati e gioie smodate: a Wembley Vialli abbraccia Mancini, a Tokyo scatta l’agguato di Gianmarco Tamberi per catturare Marcell Jacobs e su quella stessa curva, qualche giorno dopo, pioveranno le lacrime di Filippo Tortu, A Sapporo, Antonella Palmisano e Massimo Stano costruiscono i loro raid vincenti con finali senza pietà. E così giocare in difesa delle corone, di tutte, ma soprattutto quelle cinque e il titolo europeo conquistato nel moderno tempio londinese, è la missione azzurra per il 2024.
I sentieri di Cimbricus / Siamo sicuri sia un affare di Stato?
Martedì 2 Gennaio 2024
Che il nostro sia ormai il solo sport di Stato del pianeta è acclarato: non bastassero i soldi pubblici a far vivere Comitato Olimpico e Federazioni e finanziare una miriade di impianti. Il nostro sbrindellato Zio Paperone va oltre e si accolla anche alcune migliaia di atleti, …
Giorgio Cimbrico
Persino nelle vecchia DDR c’era posto per chi non era soldato o guardia confinaria, i temuti Vopos: Marita Koch gareggiava per l’Empor Rostock, un gruppo di velociste per il Karl Zeiss Jena. Un supermercato socialista e un’industria ottica di fama mondiale.Qui da noi, un altro livello, sino a una nuova fase: il mercato delle stellette e delle mostrine.
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