Londra '17 / (6) E venne il giorno delle verita' nascoste
Mercoledì 9 Agosto 2017
di Gianfranco Colasante
Nel timore di esaurire troppo presto il programma, dopo le cinque finali di ieri gli organizzatori londinesi le hanno ridotte subito a tre. Per di più messi a dura prova dall'irrompere di quello che, una volta, si chiamava tempo inglese. Nel senso metereologico. Poi, con grande immaginazione, s'erano spinti oltre, mandando in scena una pieche teatrale come non se n'erano ancora viste. Da "signora in giallo", come nella buona tradizione britannica. Ma con tutti gli elementi della farsa più che del poliziesco. Capitava così che in poche ore l'apocalittica epidemia d'infezione virale che sembrava minacciare tutto il Regno Unito, affollandone oltre misura bagni e ritirate, venisse ridimensionato a semplice fastidio di stomaco e tutto poteva rientrava nella norma. Salvo il ridicolo.
Londra '17 / Sorpresa: sotto la pioggia Tortu ritrova Makwala
Mercoledì 9 Agsto 2017
di Daniele Perboni
“Questa sera è un po’ una palla” … mi scrive, via sms un vecchio e fraterno amico (Sì il classico e quasi abbandonato messaggio, ma lui non ha lo smartphone, semplicemente un vecchissimo cellulare …). Concordo, rispondo. Siamo tutti in attesa delle semifinali dei 200, dove nella prima correrà il giovane Filippo Tortu (foto Colombo/Fidal). E in prima corsia si ritroverà un signore che avrebbe dovuto già incontrare in batteria: quell’Isaac Makwala prima fermato per motivi medici, poi riammesso e costretto, per qualificarsi, a correre da solo. Ma questa è un’altra storia, come direbbe Carlo Lucarelli … Quindi giù il sipario e rimaniamo in attesa.
Londra '17 / Le peripezie "mondiali" di un non piu' giovane cronista
Mercoledì 9 Agosto 2017
di Giorgio Cimbrico
Finché i piedi ci portano, uno dei titoli sulla nutrita e commovente storiografia sulla Ritirata di Russia, è a piccoli palmi la nostra condizione umana in questi giorni londinesi. Che è presto narrata: quel che cinque anni fa – e cioè cinque anni più giovani – facevamo in bus, oggi siamo costretti a farlo a piedi. Dalla stazione di Stratford allo Stadio, dallo Stadio alla Stazione di Stratford, un paio di chilometri (abbondanti) all’andata, altrettanti al ritorno, su un percorso tutt’altro che lineare, con scavalcamento di viadotto, scalinate, svolte, controlli (blandi) e, tornando a casa, code umane stile shopping sulla Ginza.
Londra '17 / Fiasconaro, campione mondiale ad honorem
Mercoledì 9 Agosto 2017
di Vanni Lòriga
Nella lunga attesa delle due grandi finali (annunciate) sui 400 e sugli 800, il mio pensiero altro non poteva fare che tornare al passato. E correndo all’incontrario incrocio personaggi che sulle due distanze furono eccelsi protagonisti. Non sono molti e vanno in coppia. La prima è costituita da Mario Lanzi e Rudolph Harbig. E mi trasferisco all’Arena Napoleonica di Milano. Siamo a metà luglio di 78 anni fa, esattamente il 15 ed il 16 del 1939. Si sfidano (nell’ambito dell’incontro Italia-Germania 67,5 a 110,5) prima sulla distanza del doppio giro di pista e poi sui 400 metri.
Londra '17 / (5) Wayne e la malinconia di quella corsia vuota
Martedì 8 Agosto 2017
di Gianfranco Colasante
C'erano tutte le premesse per una grande serata, con quei 400 collocati a chiusura della 5. Giornata, atto conclusivo di altre tre finali di grande spessore agonistico, Siepi e 800, ma soprattutto l'Asta, dove si è battagliato sulla soglia dei 6 metri. Nulla di tutto questo. Certo, Wayde van Niekerk ha fatto diligentemente la sua parte, alla fine il cronometro si è fermato sotto i 44", ma ben lontano dalla storia (foto IAAF). Tanto che alla fine l'attenzione poteva focalizzarsi sui due giovani ventenni che lo hanno accompagnato sul podio, il lungo caribico Steven Gardiner e l'altrettanto poco noto Abdalelah Haroun. Altro prodotto, quest'ultimo, dell'atletica qatariota che si prepara ad accogliere il circo della grande atletica tra due anni.
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