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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

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Piste&Pedane / Atletica azzurra punto-2. O no?

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Martedì 6 Febbraio 2024

 

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“Sotto gli occhi il movimento appare in salute. La intensa e perseverante guerriglia portata avanti con ostinazione dall’opposizione consigliare non è stata poi così tanto corrosiva. Apparentemente ha partorito un topolino innocuo.”

Daniele Perboni

Dadadadaaannn! Signore e signori ecco a voi l’atletica azzurra punto due. Quella che viaggia oltre i confini d’oltralpe, quella che batte i suoi stessi annosi record, quella che riscopre e valorizza giovani talenti, quella che regala nuovi sogni di medaglie e vittorie. Esultate o voi che amate piste, pedane e catrame. Lasciamo perdere, per ora, il fango. Roba che non fa per noi.

Qualcuno si sta ancora rotolando nella tomba o piangendo senza ritegno nella sua solitaria solitudine. Gioite fratelli per quei trionfi sugli stretti budelli delle arene invernali. Esaltiamoci per quei ragazzi che lanciano palle simili a proiettili. Godiamo per quelli atterrati nelle sabbie amiche e benevoli o per chi si diverte balzando ritmicamente come quei marsupiali d’Australia e dintorni.

E la velocità: dove stanno, per ora, di casa i velocisti? Esclusa la brava Zaynab Dosso già al record nazionale alla prima uscita. Fra i primi trenta al mondo solo il giovane Simonelli si è messo in evidenza. Jacobs emigrato in Florida, Ceccarelli sotto tono e non proprio bello da vedere nelle prime due uscite. Anche in questo caso dobbiamo pazientare… La marcia, invece… Ah, la marcia sempre portatrice di buone novelle.

Tutto bello, perfetto, magnifico dunque? Affermativo signor tenente colonnello Kilgore: “Mi piace l’odore del napalm la mattina, ha l’odore di… vittoria”. Esagerati. Sì, enormemente esagerati. Ma la scena recitata da Robert Duvall in “Apocalypse Now” rende perfettamente l’atmosfera che aleggia sull’atletica italiana in questo inizio di stagione sotto tetto. Improvvisamente ecco ragazzi e ragazze sfidarsi e sfidare avversari quotati e… vincere, come mai accaduto prima. 

Fortuna? Decisamente no. Coincidenze? Neppure. Diciamo evoluzione, maturazione, crescita agonistica e di consapevolezza. Senza scordare i tecnici e chi ha saputo metterli nelle condizioni migliori per lavorare e portare i loro ragazzi a livelli eccellenti.

Ora non ci resta che innalzare lodi ai vertici della federazione. È questo che molti lettori si aspettano dopo duecentoquaranta parole di incensamento. Beh, invero lor signori non han fatto altro che svolgere il lavoro per cui son stati eletti: portare in alto il buon nome dell’atletica italiana. Non era facile, non è facile. Serve anche un po’ di fortuna invero. E quella non è mancata. Serve coraggio e spregiudicatezza. E pure quella la si è vista in abbondanza. Non abbiamo mai nascosto la nostra poca simpatia per chi ora è assiso ai vertici. Ora però, guardando i risultati tecnici degli atleti, può sorridere (Lui, Stefano Mei) e guardarci con compiacimento mormorando “Avevo ragione io. Perché io so’ io e voi non siete un…”. Per ora è meglio tacere. Parleranno i risultati degli scontri diretti con il meglio del mondo in quel di Glasgow l’1/3 Marzo. E poi e poi gli Europei di Roma, dove tutti si attendono una cascata di medaglie e, a seguire, i Giochi Olimpici di Parigi. Ritorneranno i fasti di Tokyo? 

Insomma, ora sotto gli occhi di tutti l’atletica appare in salute. La intensa e perseverante guerriglia portata avanti con ostinazione dall’opposizione consigliare non è stata poi così tanto corrosiva. Apparentemente ha partorito un topolino innocuo. Stefano Mei viaggia sicuro e orgoglioso dei successi agonistici, pregustando un secondo mandato che appare imperdibile e inattaccabile.

Eppur qualcosa si muove. Sabrina Fraccaroli, milanese, già presidente del Comitato Provinciale di Milano, in quanto a numeri potrebbe rappresentare la quarta o quinta regione italiana, ed ex consigliere (o consigliera?) nel gruppo Mei ai tempi dell’ultima “legislatura” di Alfio Giomi, ufficialmente si è già candidata alla sfida. Sappiamo che anche Giacomo Leone, attuale presidente del Comitato pugliese, è pronto a scendere in campo. Un triello? Se così andranno ai voti, divisi, già possiamo azzardare di augurare all’attuale inquilino di via Flaminia Nuova un “auguri presidente per i prossimi 4 anni”.

Restate in attesa gente. Ne sentiremo e ne vedremo. Questo è sicuro.

 

 

 

 

 

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