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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

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Roma 2024 / Prove di dialogo, gli olimpici romani in Campidogliio

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Martedì 26 Luglio 2016

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"Romano, statistico e informatico presso l'Istat, fino al 2015 consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle e presidente della Commissione per la riforma e la razionalizzazione della spesa di Roma". Queste le parole con le quali si presenta Daniele Frongia nel risvolto del suo libro sulla città di Roma, i suoi sprechi e i suoi abusi: titolo "E io pago", scritto con la giornalista Laura Maragnani e pubblicato qualche settimana fa da chiarelettere. Un volume che in 370 pagine passa in rassegna "da documenti inediti tutti i soldi che gli italiani pagano per mantenere la capitale più corrotta e inefficiente d'Europa". Capitale candidata ad ospitare i Giochi Olimpici del 2024.

Libro che, in molte pagine, non esprime valutazioni proprio positive sulla candidatura e sui suoi promotori. E sull'organizzazione sportiva romana in genere. Con tali premesse è toccato proprio a Frongia - assente il sindaco Virginia Raggi, di cui oggi è vice con delega allo sport (e alla qualità della vita) - ricevere ieri pomeriggio in Campidoglio la delegazione degli olimpici romani e laziali in partenza per Rio, gruppo guidato da Giovanni Malagò. Inevitabile che si sia parlato brevemente anche di Roma 2024 (l'intero incontro si è protratto per una ventina di minuti). Da quanto si apprende, ogni decisione è stata rinviata ad ottobre anche se, come sostiene Malagò, il dialogo continua.

In vista di Rio Frongia ha declinato l'invito escludendo la presenza del sindaco Raggi o sua o di qualche assessore all'apertura di Casa Italia, nel lussuoso club Costa Brava, o ad altre cerimonie. Tutti troppo impegnati con le emergenze quotidiane e il bilancio disastrato della città. Con ogni probabilità il Comune di Roma sarà rappresentato da un funzionario ancora di individuare. Se vogliamo non un bel segnale, se non altro a confronto delle delegazioni delle altre città concorrenti: Budapest, Los Angeles, Parigi, in stretto ordine alfabetico. Tanto per ricordare, il sindaco democratico di Los Angeles, Eric Garcetti, potrà portare in cartella l'appoggio incondizionato della potente associazione che riunisce i sindaci di tutte le città americane.

Nel suo saluto, asettico e possibilista, il presidente Malagò ha tenuto a ricordare che l'invito "nasce dalla volontà della sindaca" e, ancora, che "ci tenevamo così tanto a venire qui che siamo venuti con tutti i rappresentanti del CONI. Mi complimento e sarò altrettanto felice, se saremo invitati, di tornare qui. Perché so quanto avete fatto. Guardate questi ambasciatori: sono belli, puliti, vincenti, rappresentanto la faccia positiva della città." Fiducia in un dialogo che può ripartire dalle periferie e dallo sport di base. Ma che pare molto lontano dai picchi olimpici e dallo spettacolo.  

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