Nel duello tra USA e Cina l’Italia scende al decimo posto con 27 medaglie
Sabato 26 luglio 2008
Anche alla vigilia di Pechino gli esperti di “Sport Illustrated” si lanciano nel gioco perverso delle previsioni. Saranno gli USA a prevalere nel duello con i padroni casa (121 a 102 il responso finale), anche se gli atleti cinesi prevarranno nel computo delle medaglie d’oro per 49 a 45. Si avrà una maggiore distribuzione più ampia e solo sette paesi superaro la quota delle 30 medaglie. All’Italia viene attribuito il decimo posto con un bilancio di 27 medaglie (7 d’oro, 11 d’argento e 10 di bronzo), preceduta di poco da Cuba (29) e Olanda (28), appena sopra il Giappone (26). Si prevede una prevalenza delle donne che arrivano a 14 medaglie contro le 13 degli uomini. In quanto agli sport, il maggior contributo proviene dalla Scherma capace di portare a casa un terrzo delle medaglie, 5 delle quali d’oro. Una sola medaglia arriva dall’atletica con il terzo posto di Alex Schwazer nei 50 km di marcia, preceduto dai russi Vladimir Kanaykin e Denis Nizhegorodov.
Nuovo clamoroso caso di doping nella squadra italiana per Pechino
Martedì 29 luglio 2008
Stavolta è toccato a Marta Bastianelli, la 21.enne velletrana campionessa del mondo su strada nel 2007 quando, all’esordio, si impose in solitario dopo una fuga durata una quindicina di chilometri. Trovata positiva a un farmaco (il benfluorex) studiato per ridurre l’assorbimento dei grassi, non più in commercio dal 2003, e utilizzato – come lei sostiene – per perdere peso: povera anima, non tollerava di essere vicino ai 48 chili … Il controllo era stato effettuato a casa nostra, lo scorso 5 luglio a Pallanza, in occasione dei “mondiali” U-23 nei quali la ragazza aveva conquistato (?) la medaglia di bronzo.
17 giorni a Pechino: quel che resta dei Giochi
L’apertura – I Giochi della XXIX Olimpiadi si sono aperti alle ore 8 di sera di venerdì 8 agosto ’08 (per chiudersi il 24 agosto). In omaggio al numero fortunato dei cinesi, 8 sono state le medaglie d’oro vinte dagli italiani e 8 quelle conquistate da Michael Phelps. Il momento centrale della cerimonia (spettacolare e troppo lunga con 14.000 figuranti) è stata l’acrobatica e spettacolare accensione del tripode da parte dell’ex ginnasta Li Ning, olimpionico a Los Angeles ’84 e oggi ricco industriale dell’abbigliamento sportivo. Accesa ad Olimpia il 24 marzo, la torcia che ha portato il fuoco entro il “Nido d’uccello” era partita il 31 marzo da piazza Tien An Men. Dopo 137.000 chilometri attraverso i cinque continenti, è tornata a Pechino il 6 agosto. Il suo è stato il più contrastato percorso della storia olimpica, oggetto di contestazioni e aggressioni (a Londra si è tentato di spegnerla con gli idranti). Il programma del suo viaggio è stato cambiato più volte.
Mondiali di Canottaggio: trionfo del 4 di coppia P.L.
Giovedì 31 luglio 2008
Campionati iridati di consolazione per le specialità escluse da Pechino. In condizioni ambientali non ideali (pioggia), gli azzurri hanno riportato un oro col Quattro di coppia P.L. di Gilardoni (bruciato di 0”26 l’equipaggio francese), e un argento nel Due senza P.L. di Caiainiello e Dell’Aquila, campioni uscenti. Per il quadruplo si tratta dell’ottava vittoria consecutiva ai “mondiali” a partire dal 2001. Per il resto la spedizione ha riportato una serie di quarti posti: deludente solo quello dell’Otto P.L. sul quale si puntava con convinzione per una conferma.
Lutto nella scherma: la scomparsa di Bruna Colombetti.
Martedì 29 luglio 2008
È deceduta a Milano, alla vigilia dei Giochi di Pechino, sabato 26 luglio. Grande interprete del fioretto – la sola arma concessa all’epoca alle donne –, tre volte campionessa italiana individuale, forniva le prestazioni più convincenti nelle prove a squadre. La prima medaglia iridata (un bronzo) l’aveva vinta a 17 anni. Si era ai “mondiali” di Bruxelles del 1953. Da allora non era più scesa dal podio, riferimento fisso delle formazioni azzurre, affiancando in pedane grandi soliste, da Irene Camber ad Antonella Ragno. Erano così arrivate, sempre a squadre, l’argento del 1954, il bronzo del ’55, l’oro del ’57 a Parigi, infine le tre medaglie di bronzo del ’62, ’63 e ’65. Bruna Colombetti era un predestinata: nipote com’era del grande maestro Colombetti, era stata impostata in pedana dall’altro grande maestro Giuseppe Mangiarotti, col quale era anche imparentata.
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