Doping / Caso Schwazer: una, nessuna e centomila ... verita'
Venerdì 27 Novembre 2015
Nella penosa vicenza umana, sportiva e giudiziaria dell'(ex-)marciatore ed ex-carabiniere Alex Schwazer - vicenda che nell'imminenza del 2016 sta entrando nel suo quinto anno di "narrazione" (come si dice oggi) - si ritrovano, in sostanza, tutti gli elementi che hanno dato lustro al teatro pirandelliano: il gioco umano tra finzione e realtà, il dramma dell'essere e dell'apparire, ma soprattutto una dolente visione negativa del mondo. La nuova scena di questa pièce teatrale di terz'ordine ha sollevato il suo sipario mercoledì scorso, in una semideserta aula del tribunale di Bolzano, davanti al giudice Carla Scheidle. La trama è fin troppo nota per doverci tornare sopra con una nuova recensione, ma che questa volta ha visto Schwazer in veste di testimone. Ricorderete. Colto in fallo dagli ispettori della WADA, l'agenzia mondiale antidoping, Alex venne fermato alla vigilia di Londra (30 luglio 2012) dove avrebbe dovuto difendere il suo titolo olimpico vinto quattro anni prima. In seguito l'(ex-)marciatore alto-atesino ha patteggiato 8 mesi di carcere e sta scontando quattro anni di squalifica sportiva che scadranno il prossimo 29 aprile.
Roma 2024 / Lascia la Bugno, torna Diana Bianchedi
Lunedì 23 Novembre 2015
La squadra di Roma 2024 si è recata (quasi) al gran completo a Praga in occasione della riunione dei Comitati Olimpici Europei (il cui segretario, lo si ricordi, è quel Raffaele Pagnozzi che da Giovanni Malagò è stato sconfitto nel febbraio 2013 per la presidenza del CONI). CONI che al momento - dopo la crisi del comune di Roma e il commissariamento del sindaco Ignazio Marino con il prefetto Francesco Paolo Tronca - pare la sola parte attiva nel processo di avvicinamento della città ai Giochi del 2024. Questo processo, a Praga, ha presentato alcune novità. La prima, che non appare di poco conto, è la sostituzione del direttore del Comitato Promotore, Claudia Bugno. La manager, con passate esperienze al Ministero dell'Economia, lascia l'incarico per diventare vice-presidente per l'estero dell'Alitalia sin dal prossimo mercoledì. Quindi, in poche parole, passa la mano ma non lascia la missione di "riferire" (come si legge nel comunicato ufficiale) a Luca Cordero di Montezemolo, nella doppia veste di presidente di Roma 2024 e dell'Alitalia (e molto altro ancora).
Doping / Scandalo Russia: pulizia o solo maquillage?
Mercoledì 18 Novembre 2015di LUCIANO BARRA

E' innegabile che quanto accaduto nella settimana scorsa, ha segnato un momento altamente drammatico per l'atletica e per tutto lo sport. La decisione del Council della IAAF - a larghissima maggioranza (21 a 1) - di sospendere "indeterminatamente" la Federazione Russa di atletica leggera (ARAF) sta a dimostrare le reali intenzioni del nuovo presidente della IAAF Coe di fare pulizia in casa propria. In questo aiutato fortemente da CIO e WADA. Com'era prevedibile, dopo questa decisione, alcune preoccupazione sono sorte circa la necessità di dover difendere gli atleti "puliti" e, soprattutto, garantire loro la partecipazione a Rio 2016. Come detto, la decisione della IAAF è stata importante e coraggiosa, ma le vere difficoltà arrivano ora. La buona volontà è certo importante , ma bisogna ora stare attenti che interessi di natura superiore non mettano fumo o nebbia sui passi successivi.
Impianti / Un fondo del Governo per lo sport nelle periferie
Lunedì 16 Novembre 2015
(gfc) Se cento milioni vi sembran pochi, ... stando alle notizie di stampa, questa è la cifra che il consiglio dei ministri ha stanziato per "la realizzazione di impianti sportivi nelle periferie delle città italiane". Non se ne sa molto di più, ma la somma - dopo i 403 milioni di euro di cui godrà il CONI nell'anno olimpico e il piano dei "1000 Cantieri per lo Sport" del Credito Sportivo - dovrebbe essere gestita "attraverso una cabina di regia" che avrà il suo fulcro a Palazzo Chigi, ma senza tagliare fuori il CONI. Infatti, secondo quanto ha tenuto a precisare lo stesso premier Matteo Renzi, tale gestione dovrebbe avvenire in "pieno concerto con il CONI, cui spetterà individuare le priorità d'intervento". Pacifico, quindi, sospettare che l'ago della bussola si sposterà verso le periferie romane, visto che - malgrado la profonda crisi e il commissariamento del Campidoglio - rimane in piedi (anche se un po' in sordina) la candidatura di Roma per i Giochi del 2024.
Rio 2016 / La faccia nascosta delle Olimpiadi brasiliane
Lunedì 9 Novembre 2015
In Italia ne hanno parlato in pochi. Il solo giornale che l'ha messa in prima pagina è stato Avvenire, ritornandoci più volte. Se ne sono invece guardati bene dal menzionarla i quotidiani sportivi (non parliamo poi delle più nobili televisioni). Ci stiamo riferendo al rapporto pubblicato dal Comitato per i Diritti dei Bambini, un organismo dell'ONU con sede a Ginevra, che lo scorso ottobre ha denunciato le violenze e gli omicidi della polizia militare brasiliana - la Unitade de Policia Pacificadora e il Batalhao de Operaçoes Policiais Especiais - perpetrati contro minori e bambini. Una "operazione pulizia" che s'era già vista in occasione della Coppa del Mondo 2014, e che si va ripetenndo su più vasta scala nell'imminenza delle Olimpiadi del prossimo anno. Secondo quando denunciano le Nazioni Unite, durante gli sgomberi forzati di quanti vivono in strada e nelle favelas, si è registrato un "elevato numero di esecuzioni extragiudiziale di bambini" (le centinaia di Meninos de Rua che costituiscono una caratteristica brasiliana e, in specie, di Rio de Janeiro).
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