Elezioni / Sportivi in Parlamento: servono davvero allo sport?
Venerdì 1 marzo 2013
Concluse le elezioni e ultimati i conteggi, si va (forse) verso la composizione del nuovo Parlamento che, a sua volta, dovrà dare vita al governo. Tutte cose già scritte, ma sulle quali gravano pesanti incertezze. A cominciare dalla “non-vittoria” del PD di Bersani, la sinistra che si proponeva alla guida stabile del Paese, e l’avanzata appena insufficiente del PDL di Berlusconi, una rimonta alla quale nessuno credeva.Tra mezzo, la sconfitta del premier Mario Monti (l’uomo del “no” a Roma 2020) e, soprattutto, l’uragano Beppe Grillo che minaccia di sparigliare i progetti di tutti. Scenari inquietanti che dovranno trovare una soluzione rapida, ma che appare – se non proprio impossibile – molto complicata. A metà marzo i nuovi eletti si ritroveranno a Roma secondo quanto prevede la Costituzione. Tra i quasi 1000 eletti (una enormità che non ci possiamo permettere) figura la solita numerosa pattuglia di deputati e senatori con stimmate sportive. A chi – e, soprattutto, a cosa – sarà utile la loro presenza?
Piste&Pedane (5) / Euroindoor: 42 azzurri ma resta a casa Donato
Martedì 26 febbraio 2013
Settimana tranquilla con occhi puntati sugli Europei di Göteborg (1/3 marzo) che chiudono la stagione al coperto. Per un bilancio, parziale certo, ma che può dirsi già indicativo dello scuotimento dal torpore degli ultimi anni. Non tanto per i primati assoluti e di categoria già archiviati, quanto per un generale fervore che si è tradotto in una lievitazione delle presenze in pista. L’atletica d’inverno, in Italia, è stata sempre vissuta come un noioso interludio al quale non ci si poteva sottrarre, Sia per la cronica mancanza di impianti di livello (più o meno siamo ancora a livello del 1970, quando le indoor esordirono da noi sulla rimbalzante pista in legno di Genova), sia per una generale tendenza a saltarle a piè pari. Pare ora, almeno per quanto visto negli ultimi Assoluti, che la tendenza vada invertendosi.
CONI / CONI e CONI-Servizi: cercasi soluzioni
Lunedì 25 febbraio 2013
Rimetto o mi dimetto? Sembra sia questa la formulazione del problema al Foro Italico dopo la vittoria elettorale di Giovanni Malagò. Così, pressato da ogni dove, Pagnozzi – clamorosamente sconfitto contro tutte le previsioni nella corsa alla presidenza – ha deciso di soprassedere alle dimissioni da AD della CONI-Servizi (la “banca” del CONI, unico azionista il ministero dell’Economia) limitandosi a “rimettere” il mandato nelle mani del ministro Grilli. Sic sempliciter, aggirando sì l’ostacolo, ma non favorendo la migliore sintonia tra CONI e la stessa CONI-Servizi. A nostro parere si poteva fare di meglio, perché ora – a scanso di sviluppi dell’ultim’ora – resta uno status quo di difficile soluzione, imbarazzante per tutti. Come se ne esce concretamente?
CONI / Le dimissioni di Pagnozzi e Petrucci dalla CONI Servizi
Venerdì 22 febbraio 2013
La notizia era nell’aria e non ha stupito più di tanto che sia arrivata a soli tre giorni dall’elezione di Giovanni Malagò al vertice del CONI. La circostanza che Giovanni Petrucci e Raffaele Pagnozzi, gli sconfitti della tornata elettorale, fossero rispettivamente presidente e amministratore delegato della CONI Servizi SpA – come dire della “cassaforte” del Comitato Olimpico – proponeva l’opportunità di un rapido chiarimento nei rapporti di forza. Chiarimento che oggi è arrivato intorno all’ora di pranzo, sotto forma delle dimissioni rimesse da entrambi nelle mani del ministro dell’Economia Vittorio Grilli. Una decisione saggia che sgombera il campo e rende più agevole il lavoro dei nuovi eletti. Il mandato dei due dimissionari avrebbe avuta la sua scandenza naturale non prima del 30 giugno 2014.
CONI / Convivenza possibile tra CONI e CONI Servizi?
Giovedì 21 febbraio 2013
Mentre si va posando la polvere sollevata dalla rovinosa caduta di Pagnozzi (50 a 26 per lui davano le previsioni dei suoi …) e in attesa che Giovanni Malagò si assesti sulla poltrona di presidente (prima uscita: all’estero, Euroindoor di atletica), gli analisti cercano di capire cosa sia realmente accaduto al Foro Italico. E, soprattutto, cosa si prepari ad accadere. Uno scenario di difficile interpretazione, stante le situazioni consolidate. Che muovono, nello specifico, dalla convivenza obbligata tra gli uomini e le donne del CONI “istituzionale”, cioè dagli eletti a pieno titolo per il quadriennio, e coloro che siedono al vertice della CONI Servizi, la struttura operativa che gestisce dipendenti e cassa pubblica dello sport. Che, guarda caso, sono Giovanni Petrucci e Raffaele Pagnozzi, i due sconfitti di questa tornata elettorale i quali, salvo errori, resteranno in carica fino al 30 giugno 2014. Un periodo che comprende, ove non si fosse notato, i Giochi Invernali di Sochi. E allora?
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