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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Musei / Riapre a Losanna il TOM: e i musei tematici italiani?

Martedì 5 Agosto 2014

mirone_2Allora, dopo un paio d'anni di lavori e un costo stimato in 45 milioni di euro, è di nuovo fruibile il Museo del CIO di Losanna. Una storia lunga e che ora approda ai lidi della multimedialità e dell'architettura d'avanguardia. Un passo in avanti, se vogliamo, anche se le soluzioni adottate, in certi casi, possono sembrare lontane dalla tradizione. Ma il tema proposto - la rappresentazione del messaggio olimpico dall'antichità ai nostri giorni, professionismo e doping compresi - non si prestava a soluzioni semplici. Il TOM di Losanna - The Olympic Museum - costituisce comunque un modello cui ispirarsi d'ora in avanti se non proprio da copiare. Superato il concetto di sviluppo cronologico - cui s'erano rifatti nel 1992 gli architetti Pedro Ramirez Vazquez e Jean-Pierre Coen, il nuovo allestimento, dovuto allo studio Brauen & Walchli, si sviluppa su spazi più ampi, su tre piani che ospitano tre sezioni tematiche; il mondo olimpico, i Giochi, lo spirito e il messaggio olimpico.


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Vintage / Quando Owens e Long sconfissero Hitler

Lunedì 4 Agosto 2014

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Giochi Olimpici di Berlino, 4 agosto 1936: sulla pedana di lungo prende corpo una delle gare-mito dell’atletica più celebri di tutti i tempi. Rimasta negli annali per motivazioni diverse e non solo tecniche. Favorito era il 23.enne J.C. (Jesse) Owens, l’antilope nera dell’Alabama. Il 25 maggio dell’anni prima, aveva fatto storia nel meeting di Ann Arbour stabilendo in un solo pomeriggio 6 primati mondiali. In quell’occasione aveva portato a 8.13 il record del lungo: un risultato rimasto insuperato per 25 anni e 79 giorni! A Berlino, il giorno prima aveva vinto i 100; il 5 agosto vincerà i 200 e il giorno 9 trionferà nella 4x100 superando gli italiani. Ma nella qualificazione del lungo (fissata ad un modesto 7.15) aveva ottenuto due nulli iniziali e rischiava una clamorosa eliminazione. A quel punto il suo rivale più pericoloso, il tedesco Ludwig “Lutz” Long, un elegante saltatore di Lipsia, gli si era avvicinato dandogli a gesti il semplice suggerimento di battere con maggiore sicurezza, ben prima dell’asse di stacco. 

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Calcio / Incontri al Foro Italico: resta tutto come prima, ...o no?

Venerdì 1 Agosto 2014

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(gfc) Come era nelle attese, gli incontri al Foro Italico con Giovanni Malagò hanno lasciato le cose come stavano da una settimana, dal giorno della frase incriminata di Carlo Tavecchio, gran capo dei Dilettanti e fino a quel momento presidente in pectore della FIGC, dall'alto del 70% dei consensi. Il riferimento misto alle banane e al fantomatico Optì Pobà, ipotetico top player della Lazio (del presidente Lotito, grande sponsor di Tavecchio), ha messo in moto un terremoto. Che, al netto del profluvio di parole che ha scatenato (alcune non proprio opportune come quelle del senatore Carraro a sostegno di Tavecchio), rischia di lasciare tutto come prima. Malgrado alcuni distinguo che però, allo stato dell'arte, non hanno riflessi decisivi sulle percentuali.

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Atletica / (2) Europei di Zurigo: guardando agli eroi del passato

Venerdì 1 Agosto 2014


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LUCIANO BARRA


I prossimi Campionati Europei di atletica saranno l’evento più importante della stagione 2014. L’Europa, così come gli altri continenti, tiene questo anno i propri Campionati Continentali. L’atletica è molto cambiata negli 80 anni trascorsi dalla prima edizione, tenuta a Torino nel 1934. In meglio o in peggio, resta difficile giudicare. Tuttavia, indipendentemente dal livello tecnico che non è più quello dei decenni passati, il titolo europee conserva sempre il suo valore. Meriterebbe analizzare il perché di questo calo della vecchia Europa nelle gerarchie atletiche, ma si rischierebbe di finire in un’analisi sociale/economica piuttosto complessa. Ma, indipendentemente dal valore tecnico, rimane il piacere di vedere gare dove non si gareggia per il record, ma per una medaglia. E la gioia degli atleti che si aggiudicano quel prezioso riconoscimento vale qualsiasi record. La medaglia, o anche il diploma da finalista, rimarrà appesa sull’ideale parete di ognuno di quegli atleti in maniera indelebile, a differenza del risultato raggiunto in uno dei tanti meeting dove non si capisce chi è chi e dove si finisce col perdere l’identità nazionale degli atleti.

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Scherma / Una sciabola per Matteo Renzi ...

Mercoledì 30 Luglio 2014

Tra un salto a Genova per salutare la Concordia e in attesa di ricevere la visita di Vincenzo Nibali (come Prodi con Pantani ...), il premier Matteo Renzi - presenzialista di prim'ordine - ha trovato modo di salutare a Palazzo Chigi il gruppo dei medagliati azzurri ai recenti Mondiali di Kazan. Un riconoscimento dovuto e affollato perchè gli schermidori saliti sul podio sono stati dodici. Un numero a due cifre cui la scherma ci ha abituato da tempo. Secondo una tradizione che ad ogni occasione importante si rinnova. Accompagnati dal presidente del CONI Giovanni Malagò, che per le vicende del calcio dovrà fare ferie molto ridotte, e dal presidente della federscherma Giorgio Scarso (che, guarda caso, di Malagò è anche vice e vicario), il gruppo ha regalato al giovane presidente del Consiglio una sciabola, arma che sarebbe più che adatta a fronteggiare le difficoltà che sta affrontando in Parlamento. Se potesse usarla ...

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