Bob / La scomparsa di Nevio De Zordo, l'artigiano del Bob
Sabato 29 Marzo 2014Lo scorso 27 marzo è scomparso in Germania Nevio De Zordo, grande bobista azzurro negli anni di Eugenio Monti, anche se la carriera di De Zord si protrasse fino agli anni Settanta. A quel tempo il Bob italiano era tra i primi al mondo, almeno alla pari con quello svizzero al quale contendeva la supremazia assoluta. Anche grazie ai mezzi meccanici messi a punto da quel geniale artigiano che fu il cortinese "Podar", al secolo Evaldo Dandrea. In anni nei quali Cortina era la capitale italiana del Bob e il serbatoio di talenti pareva non doversi esaurire mai. E proprio a Cortina, sul finire degli anni Cinquanta e sotto gli occhi di Monti, era iniziata la carriera di Nevio De Zord che arrivava da Cibiana di Cadore, nel bellunese, dove era nato l'11 marzo del 1943.
Impianti / Presentato il progetto dello stadio della AS Roma
Venerdì 28 Marzo 2014Generale esultanza per l'annuncio del progetto dello stadio della AS Roma, presentato il 26 Marzo in Campidoglio dal presidente giallorosso James Pallotta alla presenza del sindaco Ignazio Marino. Non foss'altro perchè dovrebbe sorgere a Roma dove esempi di grandi costruzioni non portate a termine non mancano certo (il riferimento alla Città dello Sport di cui si è recentemente occupato Il Fatto Quotidiano è puramente voluto). La stesura del progetto è dell'archistar Dan Meis che ha già progettato, e realizzato, molti grandi impianti negli USA. L'idea è di costruire uno stadio rivolto al futuro con soluzioni tecnologiche innovative, almeno per l'Italia. Dopo i disastri di Italia '90 il solo impianto nuovo è stato lo stadio della Juventus, ancora in cerca di un nome. Si fida molto sulla legge degli stadi che però, e per fortuna, dalla versione originale (si potevano costruire interi nuovi quartieri accanto o lontano dagli stadi), è stata corretta con un po' di buon senso. La zona individuata, come è noto, è quella di Tor di Valle, nell'area dell'ippodromo dei tempi andati.
Universita' / Roberto Fabbricini alla Bicocca
Giovedì 27 Marzo 2014Nella mattinata di domani 28 Marzo Roberto Fabbricini, dal 19 febbraio del 2013 segretario generale del CONI, sarà a Milano dove, all'Università Bicocca, terrà una lezione al 12° Master diretto da Franco B. Ascani, per il corso di Sport Management, Marketing and Society. Fabbricini - che è stato capo delegazione della squadra olimpica italiana da Nagano 1998 a Pechino 2008 - parlerà sul tema "Le potenzialità olimpiche del sistema sportivo italiano". Un argomento di attualità dopo i deludenti risultati di Sochi 2014 (non molto dissimili dai riscontri di Vancouver 2010) e in vista di Rio 2016, dove sarà obbligatorio, per lo meno, mantenersi sulle posizioni di Londra 2012. Anche alla luce della congiuntura poco favorevole che sta attraversando lo sport italiano che - a più di un anno dall'inizio del nuovo corso targato Malagò e soci, tra carte bollate e crisi federali - non pare aver ancora trovato la strada di quel cambio di rotta che resta, per ora, solo agli annunci.
Olimpiadi / Le candidature per i Giochi Invernali 2022
Mercoledì 26 Marzo 2014Sono cinque le località che hanno presentato al CIO la candidatura per organizzare i XXIV Giochi Olimpici Invernali del 2022. La data di scandenza per la presentazione era fissata al 14 Marzo. Le cinque località sono Almaty (Kazakistan), Cracovia (Polonia), Lvov (Ucraina), Oslo (Norvegia), Pechino (R.P. Cina). La nuova proceduta per l'assegnazione dei Giochi - introdotta dal CIO nel 2000dopo la serie di scandali, i casi di corruzione acclarati e le espulsioni di diversi membri - prevede ora una complessa procedura di valutazione prima di procedere all'assegnazione. Nella prima fase un gruppo di lavoro nominato dal CIO procederà all'esame dei dossier. In seguito, avranno luogo visite sul posto (Febbraio/Marzo 2015) e audizione con i diversi Comitati Organizzatori (Maggio/Giugno 2015). L'elezione finale si terrà il 31 Luglio 2015 durante la Sessione del CIO convocata a Kuala Lampur.
Sochi 2014 / Dal vostro inviato davanti al … televisore
Domenica 23 Febbraio 2014
LUCIANO BARRA
Per la prima volta, dopo essere stato a cinque edizioni dei Giochi Olimpici Invernali, ho potuto vedere le gare davanti al televisore. E me le sono veramente godute, avendo vissuto “live” quasi tutto. Tornerò più avanti sull’argomento TV che merita di essere elaborato più nel dettaglio. Adesso qualche impresso e, soprattutto, qualche considerazione. Vediamo.
Programma dei Giochi – E’ necessario una premessa sul programma dei Giochi. A Calgary, su pressione della televisione ABC, i Giochi Invernali furono portati da due a tre week-end. Una vera forzatura se si pensa che anche i Giochi Estivi si svolgono su tre week-end ma con 302 gare in programma contro le (attuali) 98 degli Invernali. Questo ha fatto si che le gare si siano raddoppiate e da Calgary sono passate da 46 alle 98 di Sochi. La necessità di riempire il programma ha fatto si che il CIO si vedesse costretto ad inserire di tutto e di più. In molti casi una forzatura e, come ha scritto qualche osservatore, alcune gare sembrano più da Giochi senza Frontiere (o da Circo …) che per la sacralità dei Giochi. Aggiungiamo che in tre discipline, come il Freestyle, lo Snowboard e lo Short Track (per noi pur molto importante, non solo per i risultati di Sochi, ma anche per i precedenti), il problema non è tanto quello di arrivare primi, ma di rimanere in piedi. E’ un fatto che nei pronostici raccolti dalle più importanti agenzie internazionali queste tre discipline siano state le più difficili da prevedere. E’ vero che le discipline su citate sono molto “vicine” ai giovani e che, quindi, hanno un loro appeal, ma speriamo che di questo passo non ci propinino nel futuro gare sulle ciaspole o il tuffo nei cerchi di fuoco.
More Articles...
Page 644 of 707