Saro' greve / Quando incontrai Elizabeth Alice (Betty) Cuthbert
Lunedì 20 Novembre 2017di Vanni Lòriga
Il 20 novembre 1956, cioè esattamente sessantuno anni fa, ebbi il piacere di conoscere Elizabeth Alice “Betty” Cuthbert. L’incontro avvenne sulla pista di allenamento del Villaggio Olimpico di Heidelberg, a 14 chilometri dal Cricket Ground Stadium di Melbourne, città che ospitò i Giochi della XVI Olimpiade. Ero arrivato nella capitale dello stato del Victoria approdando, il giorno prima, nel porto della Philip Bay a bordo dell’incrociatore "Raimondo Montecuccoli." Il motivo della mia presenza in Australia è presto spiegato. L’Esercito aveva deciso di affidarmi la cattedra di Atletica Leggera presso la Scuola Militare di Educazione Fisica di Orvieto e, a titolo di aggiornamento professionale, mi inviò a Melbourne.
Osservatorio / Candidature: la cultura dell'immediato
Venerdì 17 Novembre 2017di Luciano Barra
Quella di candidarsi per organizzare una manifestazione internazionale sta diventando da noi una malattia contagiosa e seriale. Sia chiaro per lo sviluppo e la promozione dello sport o di una disciplina sportiva organizzare un evento internazionale è utile e necessario, soprattutto in Italia. Ma bisogna saperlo fare e soprattutto avere chiaro che proprio in Italia i tempi, causa burocrazia e litigiosità politica, sono molto più lunghi. Sto soffrendo più che mai, causa le mie origini napoletane, la vicenda delle Universiadi in Campania. Conservo, e li ho incorniciati nel mio personale Museo Olimpico, tutti gli “accrediti” delle manifestazioni sportive a cui sono stato. Il primo è quello delle Universiadi del 1959 a Torino dove andai grazie ad un premio offertomi da Alfredo Berra, quale giovane dirigente.
Doping e dintorni / Processo Schwazer: la difesa va all'attacco
Venerdì 17 Novembre 2017di Sandro Aquari
BOLZANO – Mercoledì mattina era azzurro il cielo sopra Bolzano, l’aria fresca ma ancora gradevole, la gente affollava le strade, in attesa dell’apertura dei mercatini di Natale, l’evento prestigioso della città, e la gente affollava anche il pretenzioso palazzo del tribunale, dove al terzo piano nell’aula E la giudice Carla Scheidle (nella foto), minuta, bionda, sempre elegante, ha ascoltato per quasi sei ore le arringhe dei difensori di Giuseppe Fischetto, Pierluigi Fiorella e Rita Bottiglieri, a giudizio, come noto, con l’accusa di aver favorito con una serie di omissioni il doping di Alex Schwazer. Il processo, iniziato il 29 aprile 2015, ma di fatto partito definitivamente il 25 novembre 2015, ha vissuto mercoledì la sua ventitreesima udienza, durante le quali si sono alternati ben trentanove testimoni. Insomma, una sorta di “maxi processo”. Ora, il 13 dicembre, ci saranno le controrepliche e poi la sentenza.
I sentieri di Cimbricus / Tutto quello che avreste voluto sapere, ma ...
Giovedì 16 Novembre 2017di Giorgio Cimbrico
Tutto quello che avreste voluto sapere sullo scenario di Russia 2018 e che, in questi giorni di silenzi, di incontri, di dimissioni che non arrivano, di accesi dibattiti che ovviamente hanno investito i politici (sono indeciso tra il punto interrogativo e il più raffinato “sic”) nessuno vi ha ritenuto degni di conoscere. Ad esempio che in questi giorni il terrore corre tra chi ha deciso di spendere una montagna di quattrini per i diritti televisivi. Senza l’Italia, la mazzata sulla audience, il colpo di maglio sullo share sono assicurati. Come e a chi vendi Brasile-Croazia? A cultori della manovra? A maniaci del vizio solitario?
Tutto quello che avreste voluto sapere sullo scenario di Russia 2018 e che, in questi giorni di silenzi, di incontri, di dimissioni che non arrivano, di accesi dibattiti che ovviamente hanno investito i politici (sono indeciso tra il punto interrogativo e il più raffinato “sic”) nessuno vi ha ritenuto degni di conoscere. Ad esempio che in questi giorni il terrore corre tra chi ha deciso di spendere una montagna di quattrini per i diritti televisivi. Senza l’Italia, la mazzata sulla audience, il colpo di maglio sullo share sono assicurati. Come e a chi vendi Brasile-Croazia? A cultori della manovra? A maniaci del vizio solitario?
Piste&Pedane / Tempo di cross: ma dove sono finiti i crossisti?
Mercoledì 15 Novembre 2017di Daniele Perboni
Autunno: nebbia, fango, vendemmia, inizio del letargo invernale, commemorazione dei defunti, Halloween, bla, bla, bla…. Autunno: Campionati Europei di cross. Argomento più consono da trattare in questa rubrica e su questo giornale e in questa stagione. La prossima edizione di Samorìn (Slovacchia, a pochi chilometri da Bratislava, 10 dicembre) spegnerà ventiquattro candeline. Cominciano, dunque, ad avere una loro tradizione, i campionati. Ma non è la storia di questa manifestazione che ci preme conoscere, anche se potrebbe fornirci argomenti interessanti. Il punto centrale di queste note sono le tappe di avvicinamento all’evento. Il tutto, chiaramente, in salsa azzurra.
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