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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Piste&Pedane / Renato Canova, un italiano "cittadino del mondo"

Lunedì 4 Dicembre 2017

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di Daniele Perboni

La notiziona con cui si è chiusa la scorsa settimana è il nuovo primato europeo di maratona ottenuto dal norvegese Sondre Nordstad Moen (2h05’48”) nella prova di Fukuoka (Giappone). Naturalmente non staremo a dilungarci su altre notizie statistiche riguardanti il longilineo (1,78 per 62 chili) ventisettenne, anche perché ormai saranno ampiamente diffuse. Come sempre, cercheremo di andare “oltre” la semplice cronaca, cercando qualcosina di più e di meglio. Sempre ribadendo che non abbiamo la verità in tasca e non pretendiamo di presentare ai lettori novità assolute. Dunque, il ragazzo con buoni precedenti in fatto di “allori” e ottimo atleta (ma non certo un talento eccelso, come è stato chiaramente definito da chi lo ha portato al crono di Fukuoka) la scorsa estate si è allenato lungamente in altura. Guarda caso al Sestrière, affittando una casa e pagandosela di tasca propria.

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I sentieri di Cimbricus / Norvegia felix: l'uomo che viene dal freddo

Lunedì 4 Dicembre 2017

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di Giorgio Cimbrico

È facile e consueto sentir dire: certi tempi sulla maratona li fanno e li possono centrare solo gli africani. E invece no. Perché ora c’è riuscito un europeo del nord, Sondre Moen: 2h05’48” vincendo a Fukuoka, una delle grandi classiche sui 42 chilometri che festeggiava il 70° della fondazione, le strade dei record del mondo di Derek Clayton e di Robert de Castella: evidentemente un buon posto per gi australiani. Ora anche per i norvegesi in un fine settimana molto fitto di vittorie per Norge nello sci alpino, nell’amatissimo nordico, nella combinata, nel biathlon. Per Olimpiadi sempre più vicine, la solita forza d’urto. Moen (foto IAAF) ha 26 anni, è nato a Trondheim, dall’anno scorso è allenato da Renato Canova, un torinese dalla parlata torrenziale che da vent’anni gira il mondo saltabeccando dai paesi del Golfo Persico a Iten, uno dei santuari del mezzofondo kenyano.

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Saro' greve / Rai: il Giro n. 101 tra Cultura e Sport

Lunedì 4 Dicembre 2017

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di Vanni Lòriga

“Il Giro è Sport e Cultura, la Rai è orgogliosa di raccontarlo” afferma con una certa enfasi il direttore generale Mario Orfeo al termine della presentazione della centunesima edizione della massima manifestazione ciclistica nazionale. Come appassionato di sport, e nella mia qualità di utente del servizio pubblico, mi permetto di esporre cosa mi aspetterei da Rai Sport, partendo proprio dal Giro d’Italia. Cominciamo dalla Cultura. Tutti sappiamo che si tratta del complesso delle conoscenze intellettuali attraverso le quali una persona si forma e si affina intellettualmente e spiritualmente. Seguendo il Giro vorrei appunto incrementare ciò che già mi è noto sulle bellezze, sulla storia e sui segreti del più Bel Paese del mondo. E non solo qualche generica notizia tratta dalla Guida del TCI.

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Cinque cerchi / L'offensiva del CIO contro lo sport russo

Sabato 2 Dicembre 2017

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di Gianfranco Colasante

Con studiata lentezza e una certa suspence - si fa per dire - la commissione disciplinare del CIO presieduta da Denis Oswald (gli altri due membri sono Juan Antonio Samaranch Jr. e Patrick Baumann) sta rendendo noti i nomi degli atleti russi incappati nel riesame delle indagini doping per Sochi 2014 e menzionati nel rapporto McLaren. E' di ieri la comunicazione che riguarda altri tre atleti, proprio mentre a Mosca era in corso, presente come padrone di casa Vladimir Putin, il sorteggio della Coppa del Mondo di calcio. Una indagine attesa da tempo, dopo le sanzioni comminate per Pechino 2008 e Londra 2012, che ha portato alla sbarra (per ora) 26 atleti, 11 dei quali saliti almeno una volta sul podio. Una offensiva a senso unico dal momento che tutti gli atleti sanzionati sono russi (per tutti resta preclusa in futuro la partecipazione olimpica).

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Osservatorio / Finanziamenti: lo sport italiano tra miseria e nobilta'

Venerdì 1 Dicembre 2017

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di Luciano Barra
 
Come già sottolineato nel commento degli Stati Generali del CONI il problema più urgente per lo Sport Italiano resta il suo finanziamento. Il grido dall’allarme lo ha lanciato proprio il presidente del CONI quando, finalmente, ha indicato le attuali entrate pubbliche (poco più di 400 milioni di euro) pari ad un quarto (svalutazione inclusa) di quanto produceva il Totocalcio a metà degli anni Novanta. In questa penuria ogni movimento economico ha lo stesso effetto di una scossa tellurica. Tale è stata la decisione della Giunta Esecutiva del CONI di tagliare di 2,6 milioni di euro il contributo alla Federcalcio. Per poi ridistribuirlo a 23 Federazioni (fonte Il Fatto Quotidiano.it).

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