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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Fatti&Misfatti / Per fine anno, critica della ragion dura

Domenica 31 Dicembre 2017

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di Oscar Eleni

Dalla casa di campagna di Emanuele Kant divisa con il peccatore Dostojevski che faceva pena a Gide. Roba breve per non rovinarvi il fine anno. Dicono che breve è più bello e il bagno nella critica di una ragione più dura che pura ci tonifica come direbbe il professor Rovatti, ex cestita di qualità, filosofo e scrittore per l’Espresso. Domande prima del viaggio dolente per accompagnare Bruno Sala allenatore di anime libere, anarchiche, amici o quasi amici che si volevano bene perché volevano bene a lui. Un segreto che dovrebbe ispirare anche i lavagnari di oggi.

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I sentieri di Cimbricus / Ripensando De Coubertin, demiurgo e arbitro

Giovedì 28 Dicembre 2017

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di Giorgio Cimbrico

Una medaglia d’oro la conquistò anche il barone: capitò a Stoccolma 1912, per la sua Ode allo Sport. Giochi letterari, filosofici, idealistici, la culla di Pierre Fredy de Coubertin, nato il giorno di Capodanno del 1863: non risulta esser mai stato un atleta e tutti gli dobbiamo gratitudine. Perché se quel baffuto e piccolo aristocratico si fosse dedicato ad altro – esplorazioni, collezioni d’arte, mondanità, come fecero tanti altri appartenenti al suo ceto -, non avemmo vissuto, grazie alle narrazioni scritte e orali e all’esperienza diretta, la storia dei Giochi Olimpici che, nessuno lo può negar, è soprattutto un magnifico epos di atletica. Tanto per appoggiarsi alla solidità dei numeri, sufficiente pensare ai biglietti venduti nel 2012 a Londra: 1.600.000 per una ventina di sessioni attorno a una pista e a un insieme di pedane.

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Fatti&Misfatti / Tra i gatti di Hugo e i Barnum di oggi

Giovedì 28 Dicembre 2017

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di Oscar Eleni

Fra i gatti parigini del Quai d’Orsay che i francesi faranno diventare funzionari di stato come hanno fatto gli inglesi con il micione di Downing Street. Basta che prendano i toponi rosicanti. Visita guidata per la salvaguardia della pace di Westfalia e il trattato di Versailles, pasto ambito per la tribù che si è ispirata ad Hugo Cabret e a Barnum per mettere oro, come faceva il maestro Marchesi, nel risotto natalizio di un basket che, anche non meritandosi tanta folla e il premio, ha risposto bene. Giocare durante le feste ha un senso, piace al pubblico perché c’è tempo per fare tutto, stare insieme, divertirsi e poi, come dice Gregg Popovich grande allenatore di San Antonio, questi professionisti dello sport, certo i calciatori in testa, ma anche chi gioca a basket o a pallavolo, scia, pattina, sono spesso molto ricchi, certo ricchi sfondati non lo sono tutti, ma ricchi abbastanza per poter aiutare chi ha bisogno. Anche giocando.

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Piste&Pedane / E' Mutaz Barshim l'atleta dell'anno 2017

Sabato 23 Dicembre 2017

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di Gianfranco Colasante

In nottata è giunto sul nostro computer il Ranking di Track&Field News relativo alla stagione 2017. Con qualche giorno di ritardo sulle date abituali, ma non si può negare che quest'anno i compilatori hanno dovuto svolgere un lavoro enorme prima di consegnare l'annata "mondiale" agli archivi e alla memoria collettiva. I titoli di "atleti dell'anno" in base ai risultati e al merito sono andati (e come non essere d'accordo?) al saltatori in alto Mutaz Bashim e alla lanciatrice di martello Anita Wlodarczyk. Come è noto il Ranking, giunto alla 71.a edizione, attraverso tre parametri fondamentali (risultati nelle competizioni più importanti, confronti diretti, sequenza di performaces) definisce i migliori 10 atleti per ciascuna delle prove mondiali e olimpiche. Classifiche dettagliate di specialità precedute da una "Top Ten" complessiva.

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Saro' greve / Insoliti modi per trascorrere le Festivita'

Sabato 23 Dicembre 2017

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di Vanni Lòriga

Aderendo ai consigli di alcuni fraterni amici questa volta, in tempo ed in clima di Festività natalizie e di fine anno, anziché “greve” cercherò di essere, una volta tanto, "lieve", anzi buonista. Gli stessi amici mi suggeriscono di raccontare quali siano state le Sante Feste che ho trascorso nella maniera e nei posti più strani. Lo farò parlando dei giorni di Natale del 1956 e del 1983 e del Capodanno 1991. Sono tutti legati, per un verso o per l’altro, ad avvenimenti sportivi. Cominciamo dal 1956, ...

Nella foto d'apertura: 9 novembre 1989, il celebre violoncellista russo Mstilav Rostropovich suona Bach davanti a quel che resta del Muro di Berlino, abbattuto da poche ore.

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