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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Italian Graffiti / Una deprimente storia italiana (e non solo)

Giovedì 15 Agosto 2024

 

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In un paese che ha scelto da tempo di essere cupo e rancoroso, la vicenda post-olimpica di Paola Egonu ha annullato ogni riflessione sull’eredità dei Giochi parigini e le sue belle 40 medaglie. Che pure molto avrebbero meritato.

Gianfranco Colasante

L’argomento occupa da giorni televisioni e prime pagine. Che è successo? Una giovane signora armata di bomboletta – (“una attacchina”, ipse dixit), una maschera a nasconderle il viso, nome di battaglia Laika, come la cagnetta che i sovietici spararono nello spazio (solo coincidenza o vorrà dire qualcosa?) –, disegna e colora un’immagine della pallavolista Paola Egonu sul muro di un condominio dirimpetto la sede delle Federazioni, in viale Tiziano: titolo “Italianità”.

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I sentieri di Cimbricus / Parigi '24, l'Olimpiade dei record

Martedì 13 Agosto 2024

 

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“Parigi ne è uscita bene ed è andata a segno la celebrazione dell’anniversario della Olimpiade del 1924. E, in parallelo, spenti i timori di un paese ospitante in difficoltà. Anche se il futuro pare affidato alla triade Cina-Giappone-Corea”.

Giorgio Cimbrico

La piscina era lenta, la pista era veloce, la Senna era sporca, la maratona era la più dura che si fosse mai vista, una specie di classica del Nord, più aspra ancora che la temuta Boston, il circuito a Montmartre nella prova del ciclismo su strada riportava a tante inchieste di Maigret.

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Duribanchi / Pagelle come autentici momenti di emozione

Martedì 13 Agosto 2024

 

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“Olimpiadi con fantastica cerimonia di chiusura, quanto era stata discutibile (e discussa) quella di apertura. Non è andato tutto bene, ma era inevitabile: cresciute a dismisura, soffrono di gigantismo e non sempre rispettano le regole.”

Andrea Bosco

Le pagelle non fanno per me. L'amico Orso ne compila di straordinarie quasi sempre “controcorrente”. Gianni Mura (chissà cosa avrebbe scritto di queste Olimpiadi) ne sfornava di meravigliose dentro alle quali trovavi la storia, la geografia, la letteratura, la filosofia, lo sport e la politica. Io le ho sempre scansate. Mi ricordano le mie pagelle scolastiche alla fine di ogni stagione che alla voce “matematica” sistematicamente avevano anche la dicitura “insufficiente”.

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Fatti&Misfatti / Parigi o cara (ma ci mancherai)

Lunedì 12 Agosto 2024


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“Febbre dell’Olimpiade che ci lascia e ci farà piangere e sospirare ogni volta che i soliti noti ci diranno che provano più brividi per un calcio d’angolo che davanti all’impresa di una nuotatrice straordinaria come la svedese Sjoström”.

Oscar Eleni

Dal deserto argentino del diavolo per piangere pensando che non ci sarà più l’Olimpiade nei risvegli e nelle notti di veglia. Il lama cocciuto che non vuole sentire parole vuote sul compagnero Velasco ci prega di essere brevi, tanto sui giochi ci hanno giocato tutti e sulla pallavolo dorata e multietnica litigheranno ancora per tanti mesi. Chi comanda per fingere di essere stato importante per questo raccolto di 40 medaglie.

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I sentieri di Cimbricus / Caccia al record, ultima frontiera

Lunedì 12 Ago 2024

 

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La generazione nata dopo lo scoccare del 2000 si sta dedicando a battere record che avevano l’aspetto e la consistenza di inattaccabili. E che in parte resistono, nel nome di oscure alchimie tecniche e farmacologiche.

Giorgio Cimbrico

Ha iniziato Mykolas Alekna, lituano, classe 2002, a Ramona, Oklahoma, riuscendo dove non era riuscito, per poco, il padre Virgilius: disco a 74.35 contro il 74.06 brandeburghese di Jürgen Schult, anno 1986. Ha proseguito Yaroslava Mahuchikh, ucraina di Dnipro, classe 2001, scavalcando 2.10 (un’affascinante cifra tonda che significa nuova frontiera) e ponendo fine al regno – prossimo ai 37 anni –, di Stefka Kostadinova. Per Yaroslava meglio la Parigi di Diamond League che quella olimpica: l’alto è stato molto veloce e abbastanza deludente.

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