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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





I sentieri di Cimbricus / Nuove storie di isole e di isolani

Mercoledì 23 Agosto 2023

 

tausaga 


Quattro metri di inatteso progresso per razzolare il titolo del disco. Laulauga Tausaga, tatuata e massiccia come un pilone, sapeva che ce l’avrebbe fatta: “So che qualcuno mi ha aiutato, penso siano stati i miei antenati”.

Giorgio Cimbrico

Ogni uomo è un’isola, diceva John Donne in uno di quei versi diventati imperituri per esser finiti nella pagina che precede l’inizio della vicenda di “Per chi suona la campana”. Anche l’atletica è molto isolana. In queste ore, al solito Caribe si sono aggiunte le Hawaii, dove è nata Laulauga Tausaga che per aspetto, nome e tatuaggi non è rischioso indicare di radice samoana. Lau ha realizzato il miracolo che tutti gli atleti sognano: mandare all’aria un pronostico, spingersi al di là delle proprie fantasie, più o meno come fece Billy Mills a Tokyo ‘64.

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Budapest 23 (4) / Un oro mondiale che vale due vite

Mercoledì 23 Agosto 2023

 

tamberi-giornalisti 


“Ho cercato di essere me stesso, e a 2.36 mi sono reso conto che c'era un possibile match point. Mi sento ripagato di tutti i sacrifici fatti. Questo non è uno sport individuale, c’è un lavoro di squadra che richiede tanta dedizione.”

Daniele Perboni

Inutile negarlo, quando è in pedana attrae inesorabilmente, come il formaggio per il topo, le cariche elettriche di segno opposto. È il principio della legge dell’attrazione: l'energia attrae energia simile. Insomma, quando “Gimbo” Tamberi è in pedana e se vince un oro mondiale, l’unico titolo internazionale che mancava alla sua personalissima collezione, tutto il resto è noia, noia, noia … Sfidiamo chiunque a sostenere il contrario. E quanto siamo stati felici con lui ieri sera, guardando quelle immagini di allegria, giubilo, gratificazione.

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Duribanchi / L'imbattibile nuotatrice della porta accanto

Martedì 22 Agosto 2023

 

ledecky 


La donna-pesce, anello di congiunzione tra il nuoto maschile e quello femminile. Come ha spiegato Simona Quadarella, tra le migliori fra le umane: “Con lei in vasca, al massimo puoi gareggiare per il secondo posto“.

Andrea Bosco

Kathleen Genevieve Ledecky (Washington, USA) è una nuotatrice. Ma meglio sarebbe chiamare Katie (26 anni, 1.83, peso 83 kg) “la“ nuotatrice. E non solo per una bacheca dove medaglie e records si sprecano. Ma per “come“ quelle medaglie e quei records sono stati ottenuti nelle differenti specialità nelle quali ha gareggiato. Katie è una donna-pesce: una sirena che conquista non con la melodia o l'avvenenza (Katie non è una bellezza), ma per la capacità di sbalordire. Katie, infatti, è una aliena delle piscine.

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I sentieri di Cimbricus / Mondiali: le belle storie non narrate

Martedì 22 Agosto 2023

 

katzberg 

La frenesia che scavalla la logica, la fregola di andare incontro al pensiero della gente che crede di sapere. La scelta di stare nel “gruppo”. Tutto questo annulla molto, se non il meglio, della narrazione (come usa dire oggi).

Giorgio Cimbrico

La glorificazione di Marcell Jacobs, la mimetizzata delusione per Larissa Iapichino, la commozione per Antonella Palmisano spazzano via il resto che è il Mondiale, pieno di storie, oggi rintracciabili facilmente, ricostruibili in fretta e con un minimo di impegno. Ma l’informazione matrioska ha sempre la meglio, sempre di più. Cosa significa? E’ semplice: bambola dopo bambola si arriva alla più piccola ed è quella che interessa, che “deve” interessare.

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Budapest 23 (3) / In vetrina le ragazze dello sprint

Martedì 22 Agosto 2023

 

100-budapest 


Molte emozioni, ma un passo indietro per le ambizioni italiane. Tra gli ostacoli, doppia recriminazione per Alessandro Sibilio, dentro/fuori dalla finale. Tanto che la palma di giornata va alla tostissima Molinarolo.

Daniele Perboni

Sveglia all’alba, nessuna gara in programma. Dice: perché mai scendi dal letto così presto? Per gustarmi un cicinin di aria fresca, farmi una doccia senza sudare, e dedicare alcune ore al privato. Leggi la grande anziana, madre che ha abbondantemente superato i 94 anni e ancora si chiede chi la curerà quando sarà “vegia vegia”, in perfetto dialetto. La lingua in cui sa esprimersi meglio. Pranzo quasi al sacco, recupero di un vecchio condizionatore finito nel paradiso delle cose dimenticate e mai buttate, lettura di qualche giornale raccattato nel tour delle edicole.

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