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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





I sentieri di Cimbricus / Cosi' tutto diventa piu' chiaro

Giovedì 1° Settembre 2023

 

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A sentirlo parlare, del gallese non si capisce niente. Ma è bellissimo perché la lingua ha il fascino avvinghiato alle radici del tempo profondo, quello messo per iscritto in centinaia e centinaia di pagine da Tolkien.

Giorgio Cimbrico

Alla vigilia dei Mondiali di Rugby – e 200 anni dalla nascita del gioco –, ci si può aspettare un pronostico o una serie di previsioni sulle più interessanti partite della prima fase, a cominciare dal match inaugurale dell’8 settembre a St Denis tra Francia e Nuova Zelanda, due ossa molto dure da rodere per l’Italia che dovrà incontrarle. Amo molto questo gioco e la sua storia, ma tecnicamente sono un disastro. E così preferisco tenere una lezione di gallese, la lingua dei bardi e del piccolo popolo che in Francia, in un gruppo ispido, giocherà contro Australia, Fiji, Georgia e Portogallo.

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Duribanchi / Storie di Reyer, dalla A (Albonico) alla Z (Zorzi)

Mercoledì 30 Agosto 2023

 

misericordia

 

Il giornalismo sportivo italiano è quasi sempre distratto rispetto al passato. Rammenta i grandissimi, cancella quelli che sono stati solo “grandi“. E' un giornalismo dove il calcio ha cannibalizzato ogni altro sport. 


Andrea Bosco

Un tardo pomeriggio di tanti anni fa alla Misericordia di Venezia, la basilica sconsacrata dove la Reyer giocava davanti ad un migliaio di assatanati tifosi, circondati dagli affreschi del Sansovino (nella foto, com'è oggi). Ho appena finito il liceo. Sono stato lontano da Venezia (capita ai ragazzi presuntuosi e viziati) per alcuni anni. Un compagno dei tempi delle medie al Marco Foscarini mi convince a tesserarmi per la Dienai, piccola società dai nobili lombi gestita dai Gesuiti, dove lui gioca.

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I sentieri di Cimbricus / Quando andammo a vedere i dingo

Martedì 29 Agosto 2023

 

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Era l’anno 1994. Dino mi disse che sarebbe andato in ferie per una quindicina di giorni e dopo ci saremmo risentiti. Quelle ferie sono durate ventinove anni, non l’ho più visto. Solo lunghi silenzi e lo sprofondare lento nelle tenebre.

Giorgio Cimbrico

“Senti, ti andrebbe di andare a vedere i dingo?”. Dino beve il caffè e risponde con uno sguardo, da sotto gli occhiali. “Però ci portiamo dietro le macchine per scrivere”. E così saliamo su un taxi, usciamo da quel poco di città che è Canberra e arriviamo in una via di mezzo tra una fattoria e uno zoo famigliare. “Aspettaci” diciamo al tassista. I dingo sono un maschio, una femmina e tre cuccioli: hanno le orecchie appuntite e l’occhio vigile.
“Che ora è?”. “Le dieci e mezza”. “E se andassimo allo stadio?”.

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Italian Graffiti / In memoria di Dino Pistamiglio

Martedì 29 Agosto 2023


pistamiglio


Nel silenzio delle sue solitudini, se n'è andato un altro cantore. Tra i tanti che l'avevano conosciuto, in pochi lo ricordavano ancora. Eppure Dino ha avuto un ruolo molto importante: un lascito prezioso e il rimpianto per quanto non ha potuto dare.


Gianfranco Colasante


Quasi un destino nel nome, quello di Dino: con un cognome così come non poteva occuparsi di atletica? O meglio, innamorarsene, il più duraturo amore della sua tribolata esistenza. Non posso dire di essergli stato amico, ma sicuramente ha fatto parte della cerchia rassicurante delle mie frequentazioni. Quella che si attivava in occasione delle grandi manifestazioni, Europei, Mondiali e sopratutto Olimpiadi.

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Fatti&Misfatti / Torna il Wetapunga (che si pensava estinto)

Lunedì 28 Agosto 2023


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Scenari diversi, dall’atletica splendida splendente di Budapest al basket che al mondiale d’un colpo solo perde la faccia e l’allenatore. Per chiudere con le ipocrisie del calcio, con l’Arabia Saudita che batte Gravina per 17 a 3,5 (milioni).

Oscar Eleni

E il suo fuoco si Sant’Antonio –, sarà davvero un santo, mannaggia a lui? – torna in scena come il wetapunga, l’insetto più grande del mondo che hanno ritrovato nelle foreste neozelandesi quando sembrava estinto. Con nel cuore l’amarezza, ahimè prevista, per la sconfitta dell’italbasket al mondiale di basket, sul campo piccolo di Manila, dopo l’espulsione, ahimè anche questa prevedibile, di Pozzecco, tenendoci la speranza della qualificazione se batteremo le Filippine, fragili anche in casa loro.

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