- reset +

Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Piste&Pedane (3) / Staffette: poca gloria per gli azzurri (e per Bolt)

PDFPrintE-mail

Giovedì 7 Maggio 2016

staffette


Seconda edizione dei Mondiali di Staffette a Nassau, 2 e 3 maggio. I finalisti delle 4x100 e 4x400 staccavano il biglietto per Rio 2016, e qualcuno ne ha approfittato oltre i meriti. Considerate le date proposte, in largo anticipo sulla stagione, la IAAF avrebbe fatto meglio a limitare la qualificazione alle prime tre squadre, lasciando alle gare mondiali di Pechino il compito di designare altri “passi”. Prevalenza quasi assoluta degli USA (7 titoli su 10) sulla Giamaica che mancava di alcuni tra i migliori. Usain Bolt, dopo la prima uscita sulla sabbia di Copacabana (gli sponsor contano più dei programmi, …), giocando in casa non ha potuto sottrarsi, costretto ad accodarsi agli americani che, per tre/quarti, schieravano il quartetto di Londra 2012. Una piccola rivincita. Per di più ha dovuto inchinarsi a fronte di Tyson Gay contro il quale aveva lanciato un vero anatema: “se nello sport bari, ti devono buttare fuori senza appello.” Non è stato così.

Poca gloria per gli azzurri, da settimane in stage tra Florida e Caraibi. Il quartetto veloce può accampare qualche scusante: terzo in batteria (38”84, decimo crono complessivo) ha mancato la qualificazione di poco. Una occasione persa, pur con qualche recriminazione. Peggio le ragazze della 4x400, con la Chigbolu che ha perso il testimone disperdendo quanto accumulato dalla altre tre, mentre la 4x100 – un po’ improvvisata e addirittura con una esordiente – si è fermata al secondo cambio. Senza una velocista da meno 11”40, sembra difficile poter fare meglio in futuro. Opportuno ricordare che il presidente Giomi, al momento della sua elezione, aveva indicato al primo posto del suo programma l’invio delle quattro staffette a Rio. C’è ancora tempo, ma dopo Nassau il numero di posti s’è ora dimezzato.


Le staffette qualificate per Rio 2016


● Uomini
4x100 – 1. USA 37”38 (Rodgers, Gatlin, Gay, Bailey); 2. Giamaica 37”68 (Carter, Bailey-Cole, Ashmeade, Bolt); 3. Giappone 38”20 (Oseto, Fujimitsu, Kiryu, Taniguchi); 4. Brasile 38”63; 5. Francia 38”81; 6. St.Kitts&Nevis 38”85; 7. Trinidad 38”92; 8. Germania 39”40.
(b3) 3. Italia 38”84 (Cerutti, Desalu, Marani, Obou); (fin-B) 5. Italia 39”23 (Cerutti, Desalu, Galvan, Obou).

4x400 – 1. USA 2’58”43 (Verburg, McQuay, Wariner, Merritt); 2. Bahamas 2’58”91 (Miller, Mathieu, Gardiner, C.Brown); 3. Belgio 2’59”33 [RN] (D.Borlée, Watrin, J.Borlée, K,Borlée); 4. Giamaica 3’00”23; 5. Brasile 3’00”96; 6. Gran Bretagna 3’01”50; 7. Trinidad 3’03”10; 8. Botswana 3’03”73.

● Donne
4x100 – 1. Giamaica 42”14 (Facey, Stewart, Calvert, Campbell-Brown); 2. USA 42”32 (Bartoletta, Felix, Duncan, Jeter); 3. Gran Betagna 42”84 (Philip, Nelson, B.Williams, Adeoye); 4. Canada 42”85; 5. Trinidad 42”88; 6. Brasile 42”92; 7. Nigeria 42”99; 8. Svizzera 43”74.
(b-rit.) Italia (Riva, Hooper, Siragusa, Alloh).

4x400 m – 1. USA 3’19”39 (Francis, Hastings, Richards-Ross, McCorory); 2. Giamaica 3’22”49 (Le-Roy, Williams-Mills, Day, McPherson); 3. Gran Bretagna 3’26”38 (Child, Onuora, Massey, Bundy-Davies); 4. Francia 3’26”68; 5. Polonia 3’29”30; 6. Canada 3’29”65; 7. Australia 3’30”03; 8. Brasile 3’31”30.
(b-squal.) [5.] Italia [3’31”11] (Bazzoni, Grenot, Bonfanti, Chigbolu).

 

Cerca