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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

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Giochi 2024 / Ora Parigi, e Hollande, fanno sul serio

Sabato 18 Aprile 2015

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La notizia è stata trascurata dai media italiani, ma sembra destinata ad aprire un fronte nuovo sulla candidatura francese ai Giochi del 2024. Con buona pace di Roma e del suo comitato promotore, non ancora ufficialmente annunciato, tanto più che non risulta chiaro neppure il ruolo che vi giocherà il sindaco Ignazio Marino. Stiamo parlando della visita che François Hollande ha reso a Losanna al presidente del CIO Thomas Bach: sul tavolo l’annunciata volontà di Parigi ad ospitare l’edizione del centenario dei Giochi del 1924. Un’occasione che pare stia molto a cuore sia all’apparato pubblico e politico che alla cittadinanza, se è vero che il 61% dei parigini si è detto favorevole all’organizzazione. L’incontro, tenutosi nella sede del Museo Olimpico giovedì 16 aprile, ha un significato che va oltre la semplice visita di cortesia. Anzi, riafferma al massimo livello l’intenzione da parte francese di prendere le cose sul serio e per tempo.

Al di là delle parole di circostanza, Hollande ha tenuto a dire che intendeva rendersi conto di persona, nell’incontro con Bach, dei vantaggi e dei limiti offerti dall’Agenda Olimpica 2020 approvata sul finire dello scorso anno. Con l’occasione ha anche invitato Bach a prendere parte alla conferenza ONU sui cambiamenti climatici che si terrà a Parigi sul finire dell’anno. Una conferma di quanto era stato recentemente deciso, a larga maggioranza, dalla municipalità di Parigi sotto l’impulso del sindaco socialista Anne Hidalgo (l’assemblea capitolina si dovrebbe invece pronunciare entro l’estate).

Sulla decisione finale di Parigi peseranno molte considerazioni ancora da definire: i costi, valutati informalmente attorno a 6/7 miliardi; la dotazione di impianti, tutti di grande qualità e rinomanza, che si possono ritenere più che sufficienti anche in chiave olimpica; soprattutto la sete di rivincita dopo tre consecutive sconfitte. Soprattutto dopo la sconfitta patita contro Londra 2012, particolarmente bruciante perché persa per 54 a 50 e solo alla quarta votazione.

C’è chi ha ricordato che le due capitali (che non saranno sole nella corsa, ma accompagnate da Boston e Amburgo, in attesa di altre invitate al gran ballo, come potrebbero essere Baku o la temuta Doha) si sono incrociate altre volte nel passato. Non per nulla i Giochi del ’60 vennero assegnati a Roma proprio durante una sessione CIO tenuta a Parigi 70 anni fa. Vedremo se le candidature, per ora solo annunciate, verranno suffragate da atti ufficiali. Certo, di fronte al fascino del centenario dei mitici Giochi del 1924, celebrati dallo straordinario “Chariots of Fire” di Hugh Hudson, musicato da Vangelis, sarà difficile opporre argomenti vincenti. Non per nulla, a fronte, il cinema italiano non seppe celebrare Roma ’60 meglio che con … “L’olimpiade dei mariti” con i compianti Tognazzi e Vianello.
 

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