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Atletica / Stagione 2014, … Top Ten finali e brevi considerazioni

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Mercoledì 26 Novembre 2014

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A fuochi spenti, difficile non apporre anche sulla stagione 2014 un segno negativo. Una annata importante, collocata al centro del quadriennio olimpico e incentrata sugli Europei, che non ha mostrato l'attesa inversione nella tendenza al ribasso. Una situazione dalla quale si potrebbe (forse) uscire con un cambio di rotta deciso, soprattutto tecnico, che riporti le “scelte” federali al centro del sistema. Come sembrerebbe suggerire la decisione della FIDAL di aprirsi a contribuiti “esteri”. Resi possibili anche dal recente aumento del 20% delle risorse disponibili. Un incremento che la federazione di atletica non aveva mai avuto in tempi recenti. Ma innanzi tutto bisognerà far di conto con la modestia generalizzata del parco atletico nazionale. Più accentuata nel settore maschile che in quello femminile. E soprattutto con quella pericolosa e “percezione” dell’atletica come disciplina secondaria, se non di nicchia.

Ranking dell'anno. Con tali premesse resta arduo definire un ranking di merito per gli atleti. Lo scorso anno – 2013, stagione “mondiale” – nel ranking di Track&Field News che prende in esame le 47 specialità olimpiche (pari a 470 atleti/e-gara) figurava solo … un italiano: Daniele Greco. Possibile che quest’anno possa andare meglio con qualche unità in più. Certamente troveremo Libania Grenot sui 400 (campionessa europea e titolare in Coppa del Mondo) e Valeria Straneo nella Maratona (vice-campionessa europea e ottava a New York). Potrebbe esserci Eleonora Giorgi nei 20 chilometri di marcia. Vedremo se qualcun altro figurerà tra i migliori 10 a livello mondiale (Marco Fassinotti? Antonella Palmisano?). In ogni caso se ci sarà più d’un nome, consideriamolo un piccolo passo in avanti. Confortante rispetto al 2013, ma non meno preoccupante in vista del 2015 e, soprattutto, del 2016.

Top Ten. Per chi volesse approfondire, è disponibile il quadro finale della stagione 2014 nella sezione Top Ten.
 

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