Block Notes / Calcio ed atletica: la grande confusione
(gfc) La "marcia indietro" eletta a sistema. Stiamo ai fatti. Il presidente del CONI Giovanni Malagò, secondo quanto annunciato in campagna elettorale (non avrebbe voluto in Giunta il rappresentante del calcio, lui supertifoso della Roma), propone ed opera dei "tagli" consistenti alla FIGC, quantificabili in un buon 40%. Così, per il 2015, Carlo Tavecchio ha dovuto far viso a cattivo gioco e disporre risparmi per 25 milioni di euro, visto che il contributo pubblico scendeva da 62 a 37 milioni. Esultanza generale, dal momento che quei soldi andranno (andrebbero?) per lo più alle federazioni olimpiche. Tutto vero? Neanche per idea. Bastano poche ore e tutto (o quasi) torna nella norma. Si viene così a sapere che i due si sono trovati faccia a faccio (con testimoni, non si sa mai) e hanno trovato modo di "temperare" i tagli con nuove risorse e molta fantasia.
Evviva la mutualità - Non è ben chiaro di che cifre stiamo parlando, ma i bene informati riferiscono che alla fine - rinunciando il CONI ai soldi della cosiddetta "mutualità" della legge Melandri sui diritti TV - al calcio andrebbero circa 15 milioni. Diciamo circa, per la confusa legge Melandri è piuttosto vaga sul tema, ... Staremo a vedere gli sviluppi. Ma allora, da ingenui quali siamo, ci chiediamo: non si poteva imboccare prima del grande annuncio questa strada. E ancora: può Malagò proporre, e rendere operativa, questa soluzione senza farsela approvare dagli organi preposti? O basta, come sostiene qualche maligno, qualche telefonata giunta da ... Palazzo Chigi? Speriamo di no.
Girard si e no - Altro argomento, sia pure minore, ma sempre in tema di grande confusione ai vertici del nostro sport. Ci trasferiamo nell'atletica e all'annuncio dato dal presidente Alfio Giomi sulla nuova struttura tecnica. Giomi - tra i maggiori beneficiati dai "tagli" sul calcio - aveva detto d'aver ingaggiato la francese Patricia Girard, 46.enne allenatrice degli ostacolisti d'oltralpe. Ma, appena qualcuno gli ha sussurrato d'una lontana squalifica per doping della Girard (due volte campionessa europea sui 60 ost.), ecco la rapida marcia indietro. Ma anche qui: ci voleva proprio tanto a valutare prima i curricula dei presunti "advisor"?
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