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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
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Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
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Piste&Pedane (7) / In evidenza il mezzofondo delle ragazze

Giovedì 12 Giugno 2014

Dal Golden Gala del 5 giugno ai tricolori Junior e U-23 di fine settimana, per qualche buon riscontro tecnico su un immobilismo generale che preoccupa in vista di Zurigo. Dalla tappa romana della DL non ci si attendeva molto, almeno in chiave italiana, ma il raccolto è stato di certo inferiore al preventivato. Per di più, l'assenza di Usain Bolt ha tolto molto appeal all'appuntamento dell'Olimpico, soprattutto in termine di spettatori. Si confermano così i timori diffusi per una atletica internazionale che, puntando solo sul richiamo dei (pochi) fenomeni, paga un prezzo pesante alla sua popolarità e, di riflesso, alla sua diffusione. C'è da augurarsi che il previsto (e auspicabile) cambio alla presidenza della IAAF tra Lamine Diack e Seb Coe serva a introdurre una gestione più lungimirante e innovativa. E soprattutto rispettosa dell'intero movimento. (...)

GRADUATORIE E DETTAGLI NELLA SEZIONE TOP TEN

(...) Velocità - Poche note di rilievo. Sul giro di pista Libania Grenot, che vive stabilmente all'estero, ha corso in 51"79 alla DL del Bislett, miglior tempo stagionale, approfittando anche del ritmo della più veloce gara dell'anno (50"10 della giamaicana Williams-Mills). Sempre sul giro, progredisce Davide Re sceso a 46"34 (aveva 46"94). A Roma si è visto di nuovo Andrew Howe tentare la carta dei 200 con un risultato finale (20"81) lontanissimo dai suoi massimi risalenti a un decennio fa. Resta difficile prevedere per lui miglioramenti consistenti.

Mezzofondo - Le cose migliori le hanno fatto le ragazze dei 1500. A Bellinzona (3 giugno) Giulia Viola ha regolato per la prima volta Margherita Magnani: 4'10"50 a 4'11"03. Cinque giorni più tardi, Margherita è scesa in Olanda a 4'08"81, ma lontanissima dalle prime. Il vero squillo è però della ventenne figlia d'arte Federica Del Buono che ha approfittato degli assoluti U-23 per progredire fino a 4'12"65. Sugli 800, al Golden Gala hanno corso nelle retrovie Giordano Benedetti (1'45"99) e Marta Milani (2'02"82). Sulla stessa distanza si è rivisto in Germania Lukas Rifesser, ultima gara nel luglio 2011, ripartito da 1'48"16 che comunque fa notizia. Sulle siepi Yuri Floriani ha corso a Roma in 8'26"34. Poco anche nella Coppa Europa dei 10.000 (sia pure con un terzo posto con la squadra maschile). Miglior tempo di Chatbi, quarto in 28'18"03.

Ostacoli - Bel progresso di Lorenzo Perini che, d'un colpo solo, ai tricolori U-23 scende per la prima volta sotto i 14" e porta il personale a 13"77, un solo centesimo in meno di Hassane Fofane. Il primo ha 20 anni, il secondo 22: lecito attendersi di più. Il giro di pista, che pure mostra un buon fermento giovanile, resta ancorato a tempi superiori ai 50". In versione femminile, il duello tra Marzia Caravelli e Veronica Borsi al GG si è interrotto per una caduta della prima. La Borsi (13"34 a Roma), tre giorni dopo si è ripetuta quasi in fotocopia al Kusocinski con 13"37, ma siamo lontani dalle prime.

Salti - Secondo scontro dell'anno a Roma tra gli alfieri del triplo: ha prevalso Fabrizio Donato, quarto in 16.89, su un prudente Daniele Greco in cerca di condizione, comunque nei pressi con un discreto 16.84. In versione femminile si è rivista Simona La Mantia, 13.44 a Roma e 13.31 tre giorni più tardi ad Hengelo. In verticale, esordio di Giuseppe Gibilisco che a Praga riparte da 5.52, appena un centimetro in più di Marco Boni che con 5.51 a Innsbruck ha fatto il suo PB all'aperto. Poca gloria per Marco Fassinotti al GG, persosi nelle retrovie (2.24) di una gara siderale.

Lanci - Da una certa stagnazione si elevano i discoboli. Per la terza volta oltre i 63 quest'anno è atterrato il disco di Hannes Kirchler (63.21 a Bolzano), mentre per la prima volta oltre i 60 è approdato Federico Apolloni: 60.64 sulla favorevole pedana di Tarquinia. Diciattesimo italiano ad iscriversi al club dei +60, aveva 59.75 dal 2011. Si fa notare anche Valentina Aniballi che sale a 57.32, 41 cm dal suo massimo personale. Per Silvia Salis un 68.05 di sola routine.   

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