Nuoto / La scomparsa di Anna Beneck: un grave lutto per lo sport italiano
Sabato 7 Settembre 2013
Martedì 3 settembre si è spenta a Formia, dove viveva da anni, Anna Beneck, esponente centrale di una delle più ampie dinastie dello sport italiano. Aveva lottato a lungo contro una malattia che non le ha dato scampo. Tra le migliori nuotatrici del dopoguerra, Anna aveva preso parte ai Giochi di Roma gareggiando nei 100 farfalla e nella 4x100 mista, ma senza raggiungere la finale. Aveva iniziato a nuotare nel 1957 restando in acqua fino al 1963: quando lasciò l’attività, aveva firmato ben 18 primati nazionali e conquistato 10 titoli assoluti, quattro dei quali individuali. Nata a Torino il 23 giugno 1942, era figlia di Bruno Beneck [1915-2003] il quale – dopo esperienze giovanili nel calcio ed essere stato protagonista della Resistenza romana e, in seguito, noto regista televisivo (sua “La Domenica Sportiva” – tra il 1969 e il 1984 ha presieduto la federazione Baseball (si deve anche ai suoi sforzi l’ingresso del “batti-e-corri” nell’arengo olimpico).
Lasciata l’attività, Anna aveva sposato Tito Morale, primatista mondiale (con il 49”2 ottenuto nel 1962) e medaglia di bronzo olimpica a Tokyo dei 400 ostacoli. Daniela è andata in sposa a Roberto Frinolli, completando una delle più note famiglie di sportivi italiani (anche il figlio di Daniela, Giorgio, ha gareggiato ai Giochi nell’edizione del 2000). Dopo aver avviato al nuoto migliaia di giovanissimi nella sua piscina sulla Cassia Vecchia, tra le più note della Capitale, Anna e il marito si erano trasferiti a Formia dove l’ha colta la morte. Lascia tre figli: Umberto, Sara e Massimo e nove nipoti. Nel rispetto della sua volontà, la notizia del decesso è stata data a tumulazione avvenuta.
< Prev | Next > |
---|