Calcio / Il "lato oscuro" del pianeta calcio
Giovedì 11 Ottobre 2012
Scandalo dopo scandalo (ma chi se li ricorda tutti?) il mondo del calcio si avvia al rinnovo dei suoi quadri direttivi. Con un’assemblea, sui cui contorni e regole ancora si discute, ma che dovrebbe vedere la luce nel prossimo febbraio. A differenze di tutte le altre federazioni che la loro assise elettiva – per disposizione del CONI – devono tenere entro la fine dell’anno. Ma si sa, l’Italia è fatta di regole ferree, ma soprattutto di opportune deroghe. L’ultima notizia, tanto per non annoiarsi, riguarda le (presunte) false cittadinanze rilasciate a giocatori sudamericani (i “sudacos”, come li chiamano spregiativamente in Spagna) per un’indagine aperta dalla Procura di Fermo (pm Andrea Vardaro), sulla cui scia si è subito inserito il procuratore federale Stefano Palazzi che ha richiesto gli atti.
Molta carne al fuoco che rischia di andare in fumo: uno spaccato impietoso dei rapporti malati tra il pianeta calcio, nel suo insieme, e i clan malavitosi. Con l’avvertenza, come scrivono gli autori, che “una riforma migliorativa della governance del sistema calcio potrebbe avere effetti benefici anche per la prevenzione delle infiltrazioni criminali”. Tra i possibili rimedi (alcuni, peraltro, solo di immagine e di facciata), oltre la necessità di uniformare le norme sulle frodi sportive sul piano europeo, si indica proprio l’obbligo di riscrivere il rapporto tra giustizia sportiva e giustizia ordinaria. Una normativa, che a nostro parere, non può essere lasciata alla sola interpretazione del CONI, Ente di Stato che ha un ruolo ben individuato, e soprattutto di parte, quale garante della sola componente sportiva.
< Prev | Next > |
---|