CIO / Nuovi sport ai Giochi 2020?
Lunedì 27 agosto 2012
Non si è ancora spenta l’eco dei Giochi di Londra che già rimbalzano voci su un possibile ampliamento del programma in vista dell’edizione 2020 (già a Rio entreranno a pieno titolo golf e rugby a sette). Non sono notizie confortanti. L’attiva commissione programmi del CIO, affidata all’italiano Franco Carraro, starebbe studiando nuovi ingressi per un futuro neanche troppo lontano. Sempre in ballo il rientro di baseball e softball – entrambi esclusi dopo Pechino –, o almeno di uno tra loro due, l’attenzione del CIO ora si starebbe spostando su nuove discipline che, definire bizzarre in chiave olimpica, sembra riduttivo. Stiamo parlando dell’arrampicata sportiva, del karate, del pattinaggio a rotelle (velocità o artistico non è dato sapere), dello squash, fino ai misteriosi wakeboard e wushu.
Difficile credere che l’idea olimpica possa ricevere un contributo dall’ingresso di uno solo di questi ... sport. L’esplosione dei programmi costituisce la più seria minaccia alla credibilità “sportiva” dei Giochi. Una tendenza che tuttavia ha subito una vera esplosione, almeno a partire dal 2000, con l’accettazione di discipline che hanno un solo tratto in comune: sono poco diffuse (vedi Trampolino), ma gradite alle televisioni che tengono in piedi tutto il circo olimpico. Ora si starebbe tentando di andare oltre. Per farlo e per potersi orientare al meglio, il CIO ha posto sotto osservazione una serie di manifestazioni internazionali delle discipline citate (tra queste, i mondiali di pattinaggio corsa in programma tra alcune settimane ad Ascoli Piceno). Staremo a vedere, con la speranza che poi alla fine non se ne faccia nulla. Come buon senso suggerirebbe.
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