Londra 2012 / Pallavolo e pallanuoto volano in Semifinale
Mercoledì 8 Agosto 2012
Dodicesima giornata. Il programma – 17 i titoli in palio oggi – continua a non favorire i colori azzurri. Anche se nessuna medaglia s’è aggiunta al bilancio italiano, non sono mancati i risultati di rilievo. Soprattutto da parte delle due squadre maschili – pallavolo e pallanuoto –, entrambe impegnate nei Quarti in due difficili scontri senza appello, dopo che le analoghe formazioni femminili erano state eliminate dalla corsa ai primi posti. Attesi alla prova del fuoco, all’insegna del dentro o fuori dell’eliminazione diretta, gli azzurri non hanno deluso. Fornendo anzi una prestazione collettiva di grande valore tecnico, tanto più significativo in quanto gli sconfitti (rispettivamente Stati Uniti e Ungheria) si presentavano come i campioni olimpici in carica. Vediamo.
Più sofferta la vittoria riportata in piscina sull’Ungheria, la squadra che ha vinto gli ultimi tre tornei olimpici e che ora esce di scena. Anche il risultato di questo incontro appariva incerto alla vigilia, anche perché sia italiani che magiari non avevano fornito nel girone prove molto convincenti. Gli azzurri aveva pareggiato con i modesti greci e perso contro i croati. Invece, una volta in acqua, la squadra di Sandro Campagna – ricordandosi di essere campione del mondo in carica – si è letteralmente trasformata, prendendo il controllo del gioco dopo una iniziale fiammata ungherese, senza più lasciarlo. Sempre in testa nel punteggio (3 reti per uno le hanno messe a segno Felugo, Presciutti e Figlioli), gli azzurri hanno prevalso per 11-9 a chiusura di una bella partita con sprazzi di bella qualità nel gioco. Superato lo scoglio dei Quarti, ecco la Semifinale che si presenta come un vero derby dell’Adriatico, croati contro montenegrini da un lato e italiani contro serbi dall’altro.
In tarda serata arriva la notizia della vittoria di Vincenzo Mangiacapre nei Superleggeri. Anche per lui si schiudono le Semifinali, traguardo già raggiunto da Clemente Russo e, con qualche difficoltà in più, da Roberto Cammarelle. Il ché, tradotto in termini più semplici, equivale ad altre tre medaglie. Di che colore, vedremo venerdì prossimo.
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