Londra 2012 / Le otto Olimpiadi di Josefa Idem
Martedì 7 Agosto 2012
Undicesima giornata. Si interrompe la conta delle medaglie (si assegnavano 21 titoli), dopo che un possibile bronzo di Vanessa Ferrari nel Corpo libero resta impigliato nelle pieghe del regolamento. Dopo il bel risultato nella prova a squadre (settime, come non era mai successo in precedenza), Vanessa era scesa sul tappeto tra le favorite. Certo, non all’altezza dell’americana Alexandra Raisman – che vincerà la gara con 15,600 punti –, ma pur sempre in grado di scalare il podio (come non le era riuscito a Pechino, quando concluse decima sia nella competizione a squadre che in quella individuale). Alla fine i giudici le hanno assegnato un totale di 14,900 punti alla pari con Aliya Mustafina, punteggio valido per aspirare alla medaglia di bronzo.
Con la Medal race Alessandra Sensini conclude al nono posto la gara sulla RS:X. Il titolo va alla spagnola Marina Alabao Neira, apparsa la più regolare. Per la Sensini era l’ultima esibizione olimpica sulla tavola (che esce ora dal programma a cinque cerchi), ma non è detto che sia anche l’ultima ai Giochi. Non è affatto da escludre che a Rio potremmo rivedere la più titolata velista italiana (solo ai Giochi due ori, un argento e un bronzo) al timone di qualche altro scafo.
In tarda serata arriva la notizia peggiore della giornata con la sconfitta della squadra di volley femminile ad opera delle coreane, capaci di ribaltare il pronostico grazie soprattutto a una prestazione maiuscola della Kim Yeon-Koung, una 24.enne dalle cento risorse. La sconfitta (1-3) estromette le azzurre dalle semifinali, condannandole, per la terza volta consecutiva, a un quinto posto olimpico che non fotografa il vero valore della squadra di Barbolini. Che, comunque, è stata incapace di interpretare il gioco avversario o di proporre contromisure alla varietà di schemi delle asiatiche. Finisce così la corsa delle due squadre femminili, dopo che anche il Setterosa aveva alzato bandiera bianca.
< Prev | Next > |
---|