Il TAS reintegra Gibilisco

Atletica
10 maggio 2008

    Giuseppe Gibilisco, il saltatore con l’asta campione mondiale 2003, squalificato dal CONI per due anni con l’accusa di doping, potrà tornare subito alle gare. Il TAS, il massimo tribunale dello sport, sconfessando i giudici italiani, ha infatti azzerato le precedenti sentenze reintegrando in pieno l’atleta nei suoi diritti. Riepiloghiamo brevemente la vicenda. Gibilisco era entrato nell’indagine “Oil for Drugs” condotta per far luce su un traffico di sostanze proibite. Per lui l’accusa era di “aver avuto contatti” con il medico Carlo Santuccione, che la Procura di Roma riteneva al centro dell’inchiesta. Sull’ipotesi di questo “tentativo di doping”, il 6 luglio 2007 la Procura Antidoping del CONI chiedeva alla FIDAL il suo deferimento.

   Il 13 luglio la Commissione Giudicante della Federazione, accogliendo in toto la richiesta proveniente dal Foro Italico, gli comminava 2 anni di squalifica.E siamo alla sentenza definitiva pronunciata il 9 maggio dal TAS (Tribunal Arbitral du Sport che ha sede a Losanna e che, dallo scorso 3 aprile, è presieduto dall’avvocato italiano Mino Auletta) che nel suo dispositivo accoglieva le tesi difensive sentenziando che non può ritenersi azione di doping la semplice intenzione. Gibilisco torna quindi a buon ragione a gareggiare, anche se dovrà riannodare molti fili della sua esistenza: dal rapporto sfilacciato con il Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle cui apparteneva a quello, più articolato, di trovare un allenatore che possa seguirlo sul campo. Riparte da Formia (che proprio lo scorso 28 aprile la IAAF ha eletto a centro mondiale dell’asta) con l’obiettivo di andare ai Giochi e difendere la medaglia di bronzo conquistata ad Atene. In questo mare di coincidenze, restano alcuni interrogativi (destinati a restare tali) sulle procedure seguite nei confronti del campione siciliano. Anche alla luce degli esiti di una vicenda svoltasi quasi in parallelo alla sua, quella di Danilo Di Luca, il vincitore del Giro d’Italia 2007, vicino di casa Santuccione, prosciolto dal GUI proprio alla vigilia della nuova corsa rosa (ma i francesi, già nel 2004, non lo vollero al Tour).