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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Osservatorio / Grandi atleti e piccola federazione

Giovedì 29 Febbraio 2024

 

olimpico

Sono appena iniziati i Mondiali Indoor e ci aspettiamo buoni risultati dai nostri atleti. Sicuramente è un momento magico per l’atletica con vista ai Campionati Europei di Roma e i Giochi Olimpici di Parigi.

Luciano Barra

A questo indubbio fervore tecnico, di cui grande merito va al CT Antonio La Torre, a cui la dirigenza FIDAL ha il merito di aver messo a disposizione importanti risorse, fa contrasto la pochezza della gestione federale. L’ultima vicenda della candidatura di Roma ai mondiali del 2027 avrebbe permesso ad Emilio Fede di replicare il suo famoso motto “ma che figura di m ... ”.

Mancando le necessarie garanzie finanziarie Roma si è vista costretta a ritirare la candidatura. Il tutto ha permesso ora la saga dello scarica barile delle responsabilità. Governo o Federazione? Sparare sul Governo è sempre stato uno sport nazionale, ma in questo caso le colpe sono sicuramente più della Federazione.

Intanto cadere nel canto delle sirene del Presidente della World Athletics – Lord Sebastian Coe – ignorandone motivazioni ed indole è un errore. Coe ama l’Italia e Roma dove ha passato gli anni della gioventù con bei ricordi anche extra sportivi. Sicuramente alla WA interessava tornare in Europa per tanti motivi. Tuttavia basta percorrere le scorribande mondiali di Coe per vedere che dovunque egli vada pungola il Paese ospitante ad organizzare l’evento gioiello del suo portafoglio.

Mi ricorda quanto faceva Nebiolo pur di promuovere candidature sia per l’atletica che per la FISU. Per le Universiadi inventò perfino il pagamento del “ticket” di 5 milioni di dollari da versare alla FISU, per ogni candidatura, in cambio della cessione di tutti diritti di marketing. Ciò iniziò alla fine degli anni novanta quando, onde evitare lo scontro, l’Universiade venne assegnata contemporaneamente, alla Sicilia e per l’edizione successiva a Palma di Majorca. Da allora il “ticket” credo sia salito di molto facendo la fortuna della FISU. Ma come spesso accade di ciò si sono dimenticati i meriti. Così come per l’ASOIF dove in una recente pubblicazione sui “40 anni dell’ASOIF” si dimenticato di evidenziare l’importante battaglia fatta da Nebiolo per garantire alle Federazioni Internazionali i dividendi sui diritti televisivi e di marketing. Oggi tali dividendi sono arrivati a oltre 500 milioni di dollari!

Tornando a noi: come si fa a pensare, in Italia, che bastino tre mesi per ottenere un finanziamento pubblico per una manifestazione pur molto importante? Non c’è bisogno di aver studiato per sapere che un intervento del genere ha bisogno di una legge e quindi di un passaggio parlamentare. Per tutto ciò possono bastare tre mesi? Non credo proprio. Sarebbe bastato analizzare quanto fatto da Chimenti e Binaghi per ottenere le garanzie governative per la Ryder Cup e per le ATP Finals. La loro rincorsa a conseguire contributi a fondo perduto, interventi strutturali e garanzie varie è partita non tre mesi prima come in questo caso ma anni prima. Non si ha mai l’umiltà di guardare cosa hanno fatto gli altri. Stupisce ora sentire che Federgolf porta a bilancio un deficit di circa 60 milioni per la Ryder Cup. Ma come è possibile?

Io capisco la necessità di sfruttare il momento magico della nostra squadra d’atletica. Ma credo che in questo caso abbia negativamente influenzato, e fortemente preoccupato, le vicende organizzative dei Campionati Europei del prossimo Giugno. Dove al di là dei 13 punti di criticità sottolineati dalla Federazione Europea, c’è ora chi si domanda: chi pagherà il deficit.

Nonostante queste logiche osservazioni ora dovremo leggere da più parti sull’occasione mancata. Dimenticando che la Cina oltre a presentare garanzie economiche blindate vanta nel suo portafoglio il principale sponsor della WA: Wanda. Sarà come la storia della Candidatura Olimpica di Roma ai Giochi del 2024 per cui ancora si da la colpa alla Sindaca Raggi non aver formalizzato il suo supporto? Quasi che fosse stato sufficiente quel support formale per battere Parigi che si presentava per celebrare i 100 anni dia Giochi del 1924 o Lo Angeles.

Come spesso accade in Italia ora i nodi verranno al pettine. Pare che il Consiglio della FIDAL mai abbia discusso formalmente della Candidatura dei Mondiali 2027 e tanto altro. Speriamo che queste baruffe chiozzotte non influiscano negativamente su quanto deve avvenire in campo da oggi ai prossimi mesi.

 

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