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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
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Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
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(le oltre 400 testate dimenticate)





I sentieri di Cimbricus / E' in arrivo una slitta piena di doni

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Sabato 23 Dicembre 2023

 

slitta 


Ce n’è per tutti per l'anno 2024: per chi sogna davvero e per chi prova a farlo credere. Il vecchio barbuto sa che sono in tanti ad aspettarli: ingenui e semplici verranno accontentati. Quanto ai potenti, da tempo ha smesso di farsi illusioni.

Giorgio Cimbrico

Gip-dap! Gip-dap! Il vecchio barbuto fa schioccare la frusta evitando di sfiorare le groppe dei quadrupedi pelosi e cornuti che sono stati attaccati alle tirelle. Lampo e Baleno, come capita da tempo immemorabile, guideranno, daranno il ritmo quando, dopo il decollo, verranno solcati gli azzurri spazi.Il vecchio sa di avere un terribile concorrente: il simbolo di questa corporazione è un segno che può sembrare un sorriso.

A lui appare come lo sfregio che deturpa il volto dell’uomo che ride. Ha deciso: ancora una volta prenderà il volo da Rovaniemi con il suo carico di doni: sono in tanti ad attenderlo. Ingenui e semplici verranno accontentati. E chissà cosa potrà accadere con i potenti. Anche loro attendono.

Sulla slitta ha un dono per Giovanni Malagò: una pista perfetta, sostenibile, totalmente green, non deturpante, con un magnifico impianto refrigerante che non prevede l’uso di ammoniaca. L’ha realizzata la giapponese Hasegawa, consta di quasi 1000 pezzi, compresi i bob, gli slittini, gli skeleton. Con una certa applicazione, possibile nei giorni di festa, può essere montata in tre giorni. La scala è 1:100. E’ consigliabile non destinare la scatola di montaggio al contenitore “cartone” della raccolta differenziata: è molto bella, un peccato buttarla.  Curve vertiginose e caschi cromati.

Per Sebastian Coe è stato necessario recarsi in uno di quei vecchi negozi, sempre più rari, che si ostinano a raccogliere e a conservare piccoli relitti di un tempo perduto, di una storia spazzata dalle onde del destino o del caso: un pacchetto di cartoline dai colori slavati (erano così anche quando le stamparono…) di vedute moscovite. Forse faranno ricordare al Lord che proprio in quella città la sua fortuna iniziò, in un’Olimpiade minacciata e boicottata. Potrebbero renderlo meno intransigente.

Il regalo per Thomas Bach è una raccolta di opere del suo omonimo Johan Sebastian. Danno ordine alla costruzione del pensiero e, in caso di addio al trono, diventano la più perfette compagne per giorni della riflessione.

Il pacco che provoca un certo ingombro è il vestito, sul modello di sceriffo dei Beni Ueisch indossato da T.E. Lawrence: è per Gianni bin Infantino, sempre più d’Arabia.

Grazie a amici, soci di un antico e nobile yacht club, il vecchio barbuto ha recuperato la silhouette, in mogano ben lucidato, di un antico barco da corsa (mezze barche le chiamano gli esperti e sono piccole opere d’arte). Andrà agli argonauti della nuova Coppa America, la dimensione della vela che non prevede si tocchi l’acqua, sennò uno è fregato.

Il vecchio ha anche messo le mani su un vero basco, grande come una pizza: è per Jon Rahm, originario di quella Spagna nordica e singolare. Diciotto buche giornaliere sotto il sole d’Arabia richiedono una certa protezione.

Un paio di scarpe magiche – non è detto siano quelle da 138 grammi – sono nel pacchetto per Angelo Binaghi: con quelle andrà sempre più lontano.

L’opera omnia di Tolkien, in lingua originale norrena, occuperà il periodo feriale del ministro Gennaro Sangiuliano.

E una esaustiva compilation con qualche inevitabile fruscio, di Carlos Gardel verrà sfasciata e ascoltata da Marzio Innocenti che, con il bairense Gonzalo Quesada, ha appena tracciato una nuova direzione argentina per il rugby italiano.

Parigi 2024, a cent’anni da Parigi 1924, non è più lontana e in una di quelle rivendite di libri di Charing Cross il vecchio ha scovato la biografia di Harold Abrahams. Farà una lunga deviazione e la farà scivolare sotto l’uscio della residenza di Marcell Jacobs, a Jacksonville, Florida.

Una piccola fiala di elisir di lunga – non infinita – giovinezza: Bocca Dorata, la maga che l’ha venduta al vecchio, sostiene sia infallibile. Sarà per Eliud Kipchoge che vent’anni fa a Parigi ha iniziato a disegnare la sua parabola e a Parigi la chiuderà nella sfida delle generazioni con Kelvin Kiptum che ha pregato il vecchio che viene dal Nord di far avere al padre il buono per un trattore – quello non in scala, ma vero – che aiuterà a coltivare il loro piccolo campo.

Il vecchio è ancora indeciso quali saranno i destinatari degli scritti di Confucio, di Spinoza, di Montaigne. Sarebbero molti ma il vecchio non sa se sarebbero ben accetti o soprattutto compresi. E’ giunto alla decisione che li terrà per sé per sfogliarli ancora nell’attesa del prossimo viaggio. O forse per sempre.

 

 

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