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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Fatti&Misfatti / Quando lo Spot mortifica lo Sport

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Lunedì 11 Dicembre 2023

 

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“Zero scarabocchio per i responsabili della NOVE che dando la linea a Fazio, tagliando il finale di Armani-Virtus, potevano almeno chiedere scusa per l’invasione e almeno informare la gente di come era finita la partita più attesa della giornata.”

Oscar Eleni

Fermato da una badante immaginaria, più veneta che ucraina, mentre fracassa con il bastone la televisione dove sparisce il secondo tiro libero di Hackett a 3 secondi dalla fine nella sfida regale, ma non suntuosa, fra Armani e Segafredo Virtus. Milano avanti di due, ma chi governa la pubblicità alla NOVE, non sapendo, forse, che l’azienda ha pubblicizzato l’evento come del resto la Lega degli ingenui, ha deciso che la partita è finita anche se non è vero.

Linea agli spot e poi invece di sentire Messina appena uscito dalla sala torture ecco la linea a Fazio. Per carità, bella trasmissione, grandi ospiti, anche se con quelli dello sport l’uomo del cioccolato finge passione basta che gli portino medaglie e si accontentino di stare al tavolo sorridendo, anche se magari sono irritati dal miele esagerato.

Domenica dell’Avvento che era andata già male al mattino per le bufere che ci avevano negato la rivincita Goggia-Brignone e la santa Shiffrin. Per fortuna ai menomati furenti ha dato sapore l’argento per Nadia Battocletti in un cross europeo dove il resto della truppa atletica non ha fatto benissimo. Visto che non era giornata da godere in televisione ecco che nel giorno splendido e splendente del nuoto italiano all’europeo in vasca corta ospitato dai rumeni, 6 ori nell’ultima giornata, la scoperta di nuovi talenti come Jasmine Nocentini, padre veneto, madre cubana, vita raminga, prima a Panama poi in un college statunitense e ora, finalmente, nella famiglia di Butini e dell’Italnuoto sognando Parigi dove gli sport individuali stanno portando tanta gente mentre aspettiamo con ansia gli sport di squadra si prendano il biglietto non soltanto per bere a Montparnasse.

La pallavolo non preoccupa, visto come vanno le squadre di club, Perugia nuovamente campione del mondo, Conegliano sempre scatenata fra le donne dove presto Velasco dovrà inventarsi parole dolci per rispondere a chi già non lo sopportava quando vinceva coi fenomeni e, adesso, cerca peli nell’uovo della solita mamma struzzo per rendere più difficile la corsa verso i Giochi che al momento sono sotto inchiesta e a forte rischio perché la guerra sembra piacere più della pace, perché i virus sono sempre meno deboli e ridono in faccia a chi sperava che tutti fossero vaccinati.

Una squadra dove il recupero di Egonu renderà più difficile trovare spazio alla Antropova, anche se il sogno sarebbe davvero di averle tutte e due sul campo, anche se, tecnicamente, sembra quasi impossibile come vi spiegherà meglio il Rapuzzi che intanto ha prenotato un appartamento sotto la torre Eiffel perché lui i biglietti del volley li ha già in tasca. Per uomini e donne.

Peggio per chi trepida guardando la palla al cesto che dovrà cercare a Portorico il biglietto per la Ville Lumiere, sapendo che la Lituania potrebbe farci un altro scherzo come al mondiale asiatico dove speravamo di non essere gli ultimi nel gruppo delle deluse dietro alle cacciatrici di medaglie.

Basket senza angeli in sala regia, un po’ come l’Armani che sta vivendo nella brutta favola del famoso leone ferito preso a calci da asini e zanzare. Messina trova proprio nel confronto con la Virtus la medicina per respirare un po’ prima di andare a Barcellona dove troverà il fuoco dopo le cadute della banda Grimau in coppa e in campionato, preoccupato persino dal derby storico sul campo di una Varese dove c’è burrasca perché la squadra è stata costruita peggio che a Milano, certo spendendo molti milioni di meno perché quello aveva in cassa, poco o niente.

Mentre la NOVE, cinica e più legata agli spot che allo sport, ci ha negato il drammatico trasferimento in barella verso l’infermeria dello spettatore travolto da Lundberg che con un tuffo disperato, su libero sbagliato apposta da Hackett, cercava di recuperare il pallone che forse lo avrebbe fatto perdonare per il canestro sbagliato poco prima, siamo andati a farci medicare la mano ferita cercando un telecomando capace di ridarci non tanto Bagatta quanto il finale che invece si sono goduti i 12.mila del Forum.

Non fate finta di aver letto male. Sì, nella Milano svuotata dal ponte, con gente alla ricerca di neve e divertimento, erano in 12.mila ad Assago. Insomma questo basket non va poi così male anche se ha palazzetti che fanno spesso soltanto schifo, anche più di certi giocatori pagati tanto, troppo, al punto che non si trovano gli euro per rispedirli a casa.

Avanti coi muli scalcianti per pagelle che faranno bere nero per il lutto a Basket City dove la Virtus ha perso il primo posto in A1 e la Fortitudo è stata raggiunta in testa al girone di A2 dalla Forlì dell’ex Antimo Martino vincente nel supplementare. Bologna che ride bene soltanto col calcio, cosa che non possono fare a Napoli, mentre sotto la Madonnina l’unico milanista felice è Messina perché a Pioli stanno facendo il solito contropelo, come del resto a Sarri e Mourinho nella Capitale dove l’unico allegro davvero sembra Petrucci felice di ricandidarsi e, magari, proporsi pure al posto del sindaco Gualtieri che promette una capitale pulita ogni Natale, salvo poi restare solo con la scopa in mano, cosa che a lui non succedeva quando guidava il borgo del Circeo. Viva Petrucci presidente a vita sia chiaro.

• 10 A MAGRO e alla Brescia capolista che massacrando Sassari ci ha fatto capire come sta davvero l’Armani che a Bucchi aveva ridato speranza non tanti giorni fa.

• 9 Al WILLIS dell’Arkansas che ha trovato un canestro a pochi decimi dalla fine per dare a Pistoia un’altra giornata speciale, a Brienza la gioia per queste imprese dove anche l’italiano Della Rosa sa essere protagonista.

• 8 A REGGIO EMILIA che sbanca il campo della Napoli rivelazione e adesso sogna pure le finali di Coppa Italia. Bel progetto, bel lavoro.

• 7 Al GALBIATI e a TRENTO che hanno quasi messo sul moscone l’ex Buscaglia e adeso sono pari alla VIRTUS meravigliosa di eurolega nel nostro campionato.

• 6 A BRINDISI e TREVISO che con il secondo successo stanno incendiando il fondo classifica allontanando chi le dava già al crematorio.

• 5 A BILIGHA se dopo tante belle partite con Trento facesse come tanti altri ex di Messina domandandosi che cosa ha in più di lui, a parte i centimetri, il POYTHRESS che non ne fa una giusta.

• 4 Al magnifico LeBron JAMES che a Las Vegas ha dato il primo trofeo dell’anno ai Lakers e poi, da vero superman, è corso a vedere l’esordio del figlio nella NCAA dopo lo stop per i capricci del cuore. Troppo forte, troppo bravo, troppo di tutto, così ci umilia, provi anche lui andare un po’ sotto le righe.

• 3 A Nic MELLI grande protagonista nella vittoria riscatto dell’Armani sulla VIRTUS se non dichiarerà subito che il suo rendimento non migliora quando peggiora la tendinite di MIROTIC.

• 2 A SASSARI che dopo l’impesa contro MILANO ha sbagliato in coppa e poi ha preso una legnata anche sul campo di Brescia. Sembravano guariti. Già, sembravano …

• 1 Alla NOVE per aver negato ai telespettatori gli ultimi secondi di una partita col risultato ancora da decidere. Inutile fare propaganda per la trasmissione in chiaro se poi la oscurano gli spot.

• 0 Ai responsabili della NOVE che dando la linea a Fazio, tagliando il finale di ARMANI- VIRTUS SEGAFREDFO, potevano almeno di chiedere scusa per l’invasione e, magari, informare la gente di come era finita davvero la partita più attesa della giornata, sfida per 12.mila in tribuna in una città svuotata.

 

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