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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
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Gianfranco Colasante
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I sentieri di Cimbricus / Il nonno e il nipote del martello

Mercoledì 25 Ottobre 2023

 

bondarchuk


Un vecchio nome riaffiora: Anatoli Bondarchiuk è vivo, ha 83 anni (nato poco prima dell’inizio dell’Operazione Barbarossa), si è stabilito a Kamloops, British Columbia, uno dei tanti ucraini a scegliere il Canada. E ancora allena e vince.

Giorgio Cimbrico

Vivo, vegeto e molto attivo: al fianco di un suo vecchio allievo, Dylan Armstrong, bronzo nel peso a Pechino 2008, allena Ethan Katzberg, il singolare tipo che ha dato il via al bang bang canadese nel lancio del martello: campione del mondo lui e campionessa del mondo, tre giorni dopo, Camryn Rogers, nome gallese e pelle ambrata, appena laureata a Berkeley in scienza dell’educazione.

Se Ethan impugnasse un’ascia sembrerebbe Erik il Rosso: quasi due metri senza ipertrofie muscolari, capelli che scendono oltre le spalle, baffoni, uscito da vecchie foto del festival di Woodstock, più batterista che martellista. Stupore di fronte ai documenti: 21 anni. A Budapest, 81.18 in qualificazione, 81.25 in finale. Chi ha puntato su di lui è diventato ricco. Più o meno come pescare il cavallo giusto, quello dato 100 a 1, al Grand National.

In realtà non c’è da stupirsi: Ethan (proprio come John Wayne in “Sentieri Selvaggi”) ha avuto una delle guide tecniche migliori si possano immaginare (autore di un’opera in due volumi, “Transfer to Training”, tradotta dal russo in inglese), uno dei grandi riformatori del lancio che già aveva avuto impronte importanti da Mikhail Krivonosov e da Romuald Klim.

Anatoli vinse il titolo europeo nel ’69, al Karaiskakis del Pireo, spedendo palla e filo a 74.68, record mondiale sottratto a Klim per sedici centimetri. Era il 20 settembre 1969, era in gran forma e così ventitré giorni a Rovno (oggi Rivne), in un piccolo meeting famigliare, lanciò a 75.48. Altri due lanci finirono oltre il record centrato nel sobborgo marino di Atene.

Tre anni dopo diventò campione olimpico a Monaco di Baviera sistemando la faccenda al primo lancio, 75.50. Il record del mondo era passato nel frattempo a Walter Schmidt con 76.40. Quel giorno Anatoli, che per via della pelata sembrava molto più vecchio, raccontò che negli ultimi tredici anni aveva accumulato il tesoro di 100.000 lanci.

Oggi Anatoli vive nell’entroterra della British Columbia, una tranquilla cittadina, circondata da colli, ai piedi delle Montagne Rocciose, e da aree concesse ai nativi; Ethan, nativo di Nanaimo, appartiene alla fascia costiera di quel magnifico Stato: foreste di sequoie, precipitazioni intense, oceano popolato da orche e altri cetacei. Il nonno e il nipote del lancio del martello.  

 

 

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