I sentieri di Cimbricus / Questa lunga saga italiana
Giovedì 25 Maggio 2023
La leggerezza in volo di Mattia aggiunge un nuovo paragrafo al racconto del salto in lungo di casa nostra. Che parte da lontano, ma ha una insospettabile comunanza nell’origine dei suoi interpreti più produttivi.
Giorgio Cimbrico
Mattia Furlani è un ragazzo esile – sottili le bracca, sottili le gambe, nessuna definizione muscolare – e qui sta il segreto dei suoi voli, del suo veleggiare da airone, da aliante. Detto in parole semplici: Mattia ha poco peso da sollevare dopo quella che, più che una rincorsa, sembra una volata. Velocissima. Tutto ancora essenziale, adolescenziale.
Sì, ma è ventoso, ha detto qualcuno di fronte a quella meraviglia. Più o meno come osservare che una certa pennellata di Piero della Francesca non rientra nella solita perfezione. La risposta sta nelle cifre: 8.44 con +2,2, a 18 anni e tre mesi. A 18 anni Carl Lews saltò 8.13 e l’anno dopo 8.35 con vento di coda. E’ un paragone impegnativo, è chiaro. Ma suggestivo.
Mettere in fila i più lunghi volatori azzurri usando il canone americano delle “all conditions” significa trovarsi al cospetto di tre atleti che sono sintesi perfette di due etnie, come spesso è capitato ai massimi livelli, specie del decathlon: Marcell Jacobs, venuto alla luce a El Paso, figlio di un militare americano e di una gardesana, entrambi senza un passato sportivo; Andrew Howe, nato a Los Angeles dall’unione di un modesto calciatore americano di origine tedesca e di una vivace ostacolista californiana e ora Mattia dal ciuffo crestato: il padre è Marcello, 2.27 nel salto in alto, la mamma è Khaty Seck, velocista senegalese.
Il tris diventa un poker contando Larissa Iapichino, anglo-fiorentina, nata da Fiona May e Gianni Iapichino. Poco prima che Furlani atterrasse a 8.44, Larissa, nella greca Kallithea, prendeva sabia a 6.83, suo miglior esordio di sempre e soprattutto record personale all’aperto. Il 6.97 di Istanbul era arrivato al coperto.
Quando era ancora un crazy long jumper, un pazzo lunghista, nel 2016 Marcell Jacobs saltò 8.48 a Bressanone con un vento a favore di 2,8. Era ed è la misura più lunga toccata in assoluto da un azzurro. Il record italiano, un centimetro in meno, si sta avviando ai sedici anni di durata: Andrew Howe lo raggiunse nel finale di una gara palpitante, nel caldo umido di Osaka con brezze impercettibili. Andò in testa, gustò per qualche minuto il profumo della corona. Poi Irving Saladino saltò con una sicurezza impressionante, dando persino un’occhiata al piede di stacco: 8.57.
Inutile soffermarsi sugli strazi fisici che Andrew dovette subire: due ori olimpici erano alla sua portata. E ora l’8.44 savonese di Furlani, sino all’anno scorso una sorta di mister jump: alto e lungo non facevano differenza, come nei giorni del suo ingresso in scena, con il doppio successo agli Europei allievi di Gerusalemme. Fu soprattutto l’8.04 a lasciare positivamente sbalorditi. L’aria di Rieti, dove Mattia si allena, ha effetti benefici.
Se il mister jump più famoso, Ju’Vaugh Harrison, ha scelto l’alto, Mattia e i suoi genitori-tecnici, hanno optato per il lungo. E il primo atto è stato di una semplice e coinvolgente bellezza. Ora, il 4 giugno, Furlani andrà su una pedana che ha lasciato un profondo segno: a Hengelo 2008, nella giornata dedicata a Fanny Blankers Koen, Saladino –, gloria di Panama al pari di Roberto Duran detto Mani di Pietra –, atterrò a 8.73 e quella prestazione lo colloca ancora all’ottavo posto di sempre. Non c’è da aspettarsi il record del meeting, ma quello personale sì.
I salti italiani più “lunghi”
(sotto ogni condizione)
8.48w/2,8 Marcell JACOBS, Bressanone, 10 Giu 2016
8.47/-0,2 Andrew HOWE, Osaka, 30 Ago 2007
8.44w/2,2 Mattia FURLANI, Savona, 24 Mag 2023
8.43/1,8 Giovanni EVANGELISTI, San Giovani Vald., 16 Mag 1987
8.41/-0,1 A.Howe, Roma, 14 Lug 2006
8.40w/2,4 A.Howe, Padova, 27 Lug 2007
8.37w/5,1 G.Evaneglisti, San Giovanni Vald., 21 Mag 1988
8.36/1,6 A.Howe, Rieti, 27 Ago 2006
8.35w/4,4 G.Evaneglisti, Bologna, 7 Set 1991
8.35/0,7 A.Howe, Stoccarda, 23 Set 2007
8.33/0,0 A.Howe, Goteborg, 7 Ago 2006
8.32w/6,4 Nicola TRENTIN, Santiago Comp., 20 Lug 1996
8.31w/3,0 Milko CAMPUS, Sestrière, 31 Lug 1994
8.30/Ind. A.Howe, Birmingham, 4 Mar 2007
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