Piste&Pedane / C'e' solo Mennea davanti a Faustino
Giovedì 11 Maggio 2023
Rapportando i “personali” sulle tre distanze veloci alle tabelle WA, Eseosa scavalca diversi nomi eccellenti piazzandosi subito dopo la “freccia del Sud”. Quanto allo scenario mondiale della “combinata sprint”, Fred Kerley è sulle tracce di un certo Bolt.
Sandro Aquari
Il 7 maggio scorso a Firenze, nella giornata dedicata allo sprint, ma soprattutto alle staffette, con un inserimento, per ora temporaneo, della squadra nazionale tra le otto nazioni da recuperare per staccare il passi mondiale, c’è stata anche una gara di 400 metri. L’ha vinta, senza entusiasmare più di tanto, Eseosa “Faustino” Desalu in 46”17.
Un tempo che però, per come è stato ottenuto e per il periodo, lascia intravedere per il componente della staffetta veloce oro olimpico risultati, anche a breve, sensibilmente migliori. Comunque il 46”17 ha abbassato abbastanza nettamente il precedente limite del ragazzo che nel 2016 aveva già corso in 46”87.
Come curiosità va notato che il risultato ha permesso a Desalu di fare un bel passo avanti in quella “combinata” che identifica, in base alla somma dei personali nei 100, 200 e 400, l’identikit del “velocista più completo”. Una classifica che viene stilata in base ai punti che la tabella internazionale assegna alle varie prestazioni.
In Italia questa “combinata” è dominata, manco a dirlo, da Pietro Mennea con 3587 punti. Desalu era al quinto posto, ma il risultato di Firenze gli ha permesso in un sol colpo di porsi alle spalle di Mennea, superando Pierfrancesco Pavoni, Andrew Howe e Matteo Galvan.
In chiave mondiale la classifica è dominata da Usain Bolt che, accanto ai tempi-record sui 100 e 200, può vantare un discreto 45”28 sul giro di pista. Ma mentre la leadership nazionale di Mennea appare inattaccabile, quella di Bolt è invece più fragile vista l’ascesa sulle tre distanze di Fred Kerley (nella foto d'apertura), ora secondo a soli 42 punti dal fenomenale giamaicano. Tra gli atleti in attività anche Michael Norman (ora quarto) appare in grado di minacciare il capolista, mentre si guarda con giusta attenzione anche a Noah Lyles che accanto al 9”86 sui 100 e al 19”31 sui 200 per adesso può sommare sul giro di pista solo un mediocre 47”04, ma che in frazioni di staffetta ha già fatto segnare tempi intorno ai 45”.
Per ora il campione del mondo dei 200 metri ha un totale di 3628 punti ed è pronto ad entrare nella “top ten”. È questo anche l’obiettivo del giovanissimo Erriyon Knighton. Il primatista mondiale juniores dei 200 (ha un altro anno nella categoria essendo del 2004) è arrivato con i suoi personali (10”04, 19”49 e 46”15) già a 3596 punti.
In chiave europea il “primato” spetta allo spagnolo Bruno Hortelano che ha totalizzato 3601 punti grazie al 10”06 sui 100, al 20”04 sui 200 e al 44”69 sui 400. Pietro Mennea con i suoi 3587 punti è terzo, preceduto di soli quattro punti anche dall’olandese Churandy Martina (ex Antille olandesi fino al 2010) grazie al 9”91 sui 100, al 19”81 sui 200 e al 46”13 sul giro di pista.
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