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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

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I sentieri di Cimbricus / Giovanni Malago' nuovo presidente del CIO!

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Sabato 1° Aprile 2023

 

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Una grande notizia giunta nella notte: per la prima volta un italiano va a sedere sulla più importante poltrona dello sport mondiale. Riconoscimento per tutto il Paese, sempre più impegnato nell’organizzare i maggiori eventi planetari.

Giorgio Cimbrico

L’improvvisa rinuncia di Thomas Bach alla presidenza del CIO (problemi di salute, secondo la versione ufficiale; più probabile, un senso di sempre maggiore impotenza di fronte alla vicenda della partecipazione o meno di russi e bielorussi ai Giochi di Parigi ‘24) ha fatto precipitare la situazione sino a una violenta accelerazione degli eventi.

Con grande riservatezza, l’assemblea elettiva straordinaria del Comitato Olimpico Internazionale è stata convocata d’urgenza a Losanna e le operazioni di voto sono state accelerate.

Ma andiamo per ordine. Una prima tornata non ha portato a un risultato definitivo: l’ipotesi della storica elezione di una donna (Kirsty Coventry, ex-nuotatrice dello Zimbabwe) non è stata accolta con entusiasmo e anche Sebastian Coe, presidente di World Athletics, ha raccolto soltanto un pugno di preferenze. 


Agli aventi diritti al voto è stato concesso un breve periodo di riflessione, utile per allacciare contatti, saldare alleanze e trovare una soluzione in tempi necessariamente rapidi, alla luce di una problematica situazione “in tempore belli”. 

La rete di accordi, più o meno estemporanei, ha portato, alla seconda votazione, a individuare e a eleggere, con i due terzi dei voti, un candidato che in poche ore ha convinto la maggioranza dell’assemblea: Giovanni Malagò, membro di ancor fresca nomina ma distintosi per il suo attivismo. 

“In tempi così perigliosi, mi aspetta un alto e impegnativo compito: confido di esserne all’altezza. Sarò guidato dall’ideale olimpico, dai suoi valori e, non lo nascondo, dall’orgoglio di essere il primo italiano ad esser chiamato a governare lo sport mondiale”. “Non posso che essere felice di un’elezione che consegna il vertice del CIO a un italiano e a un romano”, è il messaggio diffuso in rete dal premier Giorgia Meloni, conterranea e concittadina del nuovo presidente.  

Malagò lascia così la presidenza del CONI (in attesa di un’assemblea elettiva, sulla poltrona del Palazzo H siederà ad interim la vicepresidente vicaria Silvia Salis) e quella al vertice della Fondazione Milano-Cortina 2026, che potrebbe essere occupata da Vito Cozzoli, presidente e amministratore delegato di Sport e Salute, per confermare l’unità di intenti tra il Comitato Olimpico Nazionale e la struttura governativa. 

L’agenda dei prossimi impegni di Malagò non è né nota né ufficiale, ma le indiscrezioni suggeriscono come prossimo un suo viaggio a Mosca, accompagnato da Silvio Berlusconi appena dimesso dal San Raffaele. L’amicizia tra il leader di Forza Italia con il presidente Vladimir Putin può rivelarsi una buona chiave per aprire la serratura del Kremlino. 

Successivamente Malagò dovrebbe spostarsi per una breve visita a Minsk e poi volare a Kiev dove, senza essere affiancato da Berlusconi (diretto a Londra per assistere al musical che celebra la sua ascesa), incontrerà Zelensky portando come omaggio al presidente ucraino alcuni completi grigio ferro di Caraceni e dodici cravatte Marinella. Se distensione ci dev’essere, il look del presidente ucraino, tra il trasandato e il militaresco, ha fatto il suo tempo.


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