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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Piste&Pedane / Consoliamoci con i vecchi e cari Europei

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Sabato 18 Giugno 2022


eugeneor 

Stagione strana, questa post-olimpica dai cinque-ori-cinque: pensate cosa ne avrebbe scritto Brera o, a tempi più vicini, Cannavò o, casomai, come li avrebbe valorizzati Nebiolo. Intanto arrivano i Mondiali e noi speriamo negli … Europei.

Daniele Perboni

Con l’avvicinarsi dei grandi appuntamenti internazionali, in prima pagina l’iridata Eugene (Oregon) e in seconda la continentale Monaco di Baviera, sede dell’annuale e conosciutissima Oktoberfest, sale la febbre di chi vorrebbe e dovrebbe essere protagonista in entrambi gli eventi. Per i meno talentuosi o fortunati, l’obiettivo resta sempre e solo uno: Europei. Si scaldano i motori, qualcuno sta già rullando in pista, altri sono ancora alla ricerca di “pneumatici” decenti che non li abbandonino troppo prematuramente.

Giornalmente assistiamo a buone prestazioni di ragazze e ragazzi in maglia azzurra, tempestivamente segnalati dal sito federale, sito premiato diversi mesi addietro come il miglior strumento “social” di informazione delle diverse Federazioni di questo stivale che fatica sempre più a connettersi con il mondo.

Con l’ottimo lavoro dei “federali”, dunque, è quasi impossibile perdersi primati personali, migliori prestazioni stagionali, record sfiorati di, bla bla bla, …

E l’attesa cresce, inculcando nell’animo di tifosi, vecchi e nuovi appassionati, la speranza (quella è sempre l’ultima a morire, ma perché poi deve essere solo quella a morire?) di ripetere o avvicinare i fasti di una estate fa, quando sulle rive del mare tutti ballavano la Samba a ritmo di Jacobs e Gimbo. Oltre all’attesa crescono, ci auguriamo, anche le chances di regalare nuovi entusiasmi.

Però. C’è sempre un però a rovinare la festa. L’atletica è uno sport esatto, al millimetro e millesimo, dove nulla si può inventare e, di conseguenza, nulla arriva per caso o per fortuna. Beh, quella a volte capita è innegabile. Il famoso fato di antica memoria che, se non vi annoia a morte, proviamo a spiegarvi brevemente e per uno uscito da una scuola tecnica oltre quarant’anni fa non è semplice, quindi lo scrivente è andato a cercarselo: “Nell'antica Grecia il Fato era un'entità soprannaturale, una forza cieca e misteriosa per un verso naturale alla quale niente può resistere e per altro verso divina poiché agisce liberamente ma che interveniva a modificare il corso della vita degli uomini senza alcuna precisa ragione”. Chiusa parentesi.

Però, si diceva. Andando a spulciare i sacri testi e le divine liste stagionali –, mai bugiarde e ingannevoli –, si scopre che la maggior parte dei nostri fuoriclasse non viaggiano nelle zone alte di codeste classifiche. Pur ottenendo ottimi risultati restano sempre lontani dall’eccellenza internazionale. E questo è un dato di fatto che più e più volte nei nostri interventi ci siamo premurati di sottolineare. Inutile quindi attendersi sfracelli in quel di Eugene. Le nostre punte di diamante corrispondono ai soliti noti: Tamberi, sempre altalenante nelle sue uscite; Jacobs, alle prese con un infortunio che molto probabilmente lo proietterà sulla pista dell’Hayward Field senza alcuna prova agonistica alle spalle, come una Formula 1 senza i giri di prova e test al motore; Massimo Stano alle prese con una 35 chilometri che non è propriamente suo terreno di caccia favorito. Altri?

Con Antonella Palmisano (20 km di marcia) ferma ai box sino a metà agosto, Eleonora Giorgi (35 km di marcia) out dall’agosto scorso e gli staffettisti veloci e quelli del miglio che ancora non si sono espressi al massimo, meglio stare calmi, freddini e sotto traccia. Tutto quel che verrà sarà, come si dice dalle nostre parti, grasso che cola. Poi, ricordiamo, può intervenire quel Fato sopra evocato. Ricordate l’oro della 4x100? Possiamo dire di tutto, che era stata preparata a meraviglia, niente lasciato al caso, tutto studiato e preparato nei minimi particolari. Però, … ecco l’onnipresente però.

Dunque? Dunque non ci resta che giocare i migliori numeri, carte, chances, speranze, chiamateli come volete, su una manifestazione che negli ultimi decenni ha perso un poco del suo fascino, ma che conserva pur sempre una notevole attrattiva e, soprattutto, fa ancora curriculum. Insomma i buoni e vecchi Campionati Europei. Teniamoceli stretti e coccoliamoli.

 

Nella foto: il nuovo stadio di Eugene, Hayward Field, nel 2022 capitale del mondo atletico.

 




 

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