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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

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Monaco 1972 / Morto l'ultimo terrorista di “Settembre nero”

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Lunedì, 5 Luglio 2010


Con la sua scomparsa si chiude (almeno per quanti ne furono protagonisti) la tragedia causata da “Settembre nero” ai Giochi di Monaco ’72. È infatti morto il 3 luglio a Damasco, in Siria, Mohammed Daoud Oudeh – meglio noto come Abu Daoud – ritenuto il capo e l’ispiratore dei terroristi che dapprima sequestrarono undici atleti israeliani e quindi, nel tentativo di fuga, ne causarono la morte. Scampato alla caccia degli agenti israeliani, Abu Daoud aveva 73 anni ed era membro del Consiglio Nazionale palestinese. Anche se non prese parte materialmente al sequestro, in un libro di memorie pubblicato nel 1999 (“Palestina: da Gerusalemme a Monaco”) aveva rivendicato il proprio ruolo di ideologo e pianificatore del sequestro.

L’episodio più drammatico della storia olimpica si consumò nel pomeriggio del 5 settembre 1972 quando un commando di otto arabi, malgrado le imponenti misure di sicurezza, riuscì a penetrare nel Villaggio, precisamente all’interno della palazzina numero 31, prendendo in ostaggio alcuni atleti e tecnici della rappresentativa israeliana. In cambio della loro libertà i terroristi pretendevano la liberazione di un numero imprecisato di loro compagni detenuti in Israele, ricevendo il netto rifiuto del governo ebraico a qualsivoglia trattativa. Qualche ora più tardi, mentre nella base aerea di Fürstenfeldbruck i terroristi e gli ostaggi si apprestavano a salire su un elicottero, le forze speciali tedesche tentarono una azione per catturare il commando i cui membri, come reazione, fecero saltare in aria il velivolo. Morirono tutti. Questi i nomi degli atleti israeliani rimasti uccisi: David M. Berger, Zeev Friedman, Yossef Gutfreund, Eliezer Halfin, Yossef Romano, Amitzur Shapira, Kehat Shorr, Mark Slavin, Andrei Spitzer, Yacov Springer Moshe Weinberg.Chi chiedeva la sospensione della manifestazione, dovette contentarsi di un solo giorno di lutto. Lo spettacolo doveva continuare e i contratti pubblicitari andavano onorati. Le drammatiche ore di Monaco sono state in seguito esaminate da ogni angolazione, dall’improvvisazione delle teste di cuoio tedesche alla caccia che per anni il “Mossad” – il servizio segreto israeliano, su preciso ordine del premier Golda Meier – dette ai sopravvissuti del commando terrorista, eliminandoli con discrezione (un recente film ha riproposto nei dettagli i retroscena di quella coda avvelenata).


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