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Cinque Cerchi / Giochi: un po' di conti sul passato (e sul futuro)

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Sabato 30 Settembre 2017

la-2028-come sar

di Gianfranco Colasante

Se c'è un motto che andrebbe ricamato a lettere d'oro sulla bandiera a cinque cerchi è il seguente: "non c'è segreto maggiormente tutelato dei costi di un'Olimpiade". Argomento, quello dei costi, che torna d'attualità ad ogni presunta candidatura, ma anche a conclusione dei Giochi, Estivi o Invernali che siano. Troppe le varianti in gioco e molto ampio il ventaglio dei finanziamenti, ai quali in tempi recenti si sono aggiunti anche i contributi del CIO. Contributi questi ultimi che, a differenza di quanto si è letto in occasione di Roma 2024, vanno per lo più sotto forma di cessioni di diritti e scaglionati in funzione dell'avanzare dei lavori preparatori. Quindi, niente miliardi a pioggia per poter rifare le strade, tanto per intenderci. Ma quello dei costi olimpici resta argomento che sollecita grande interesse e suggerisce analisi e riflessioni.

Tra gli ultimi se ne occupato l'americano Bill Mallon, tra i maggiori esperti dell'olimpismo. Nel suo studio, partendo dai dati noti, ha anche azzardato una proiezione almeno fino a Los Angeles 2028 (per Tokyo i costi previsti sono già raddoppiati, per Parigi e Los Angeles i dati sono tratti dai dossier delle candidature). Ragionevole poi prevedere che il numero delle gare - già fissate a 339 per il 2020 - possa avere un lieve ritocco con conseguente aumento degli atleti ammessi.

Venti anni che si possono riassumere nella tabella che segue, il cui dato più interessante appare il costo "pro-atleta" in dollari, considerando come variabili la crescita dei programmi e l'aumento del numero delle prove. Secondo questi calcoli il "costo-atleta" di Pechino 2008 è stato di 7440 $, costo che a Los Angeles 2028 dovrebbe scendere drasticamente a un migliaio. Credibile? Vediamo intanto i dati di partenza:

Anno    Città  CNO   Gare    Atleti mln $
 $ atleta 
2008  Pechino  203 302  10.901    30.486    7440
2012  Londra  203 302  10.519  10.778   2515
2016  Rio  206 306  11.182  13.100   2692
2020  Tokyo  206 339  12.150  19.395   3000
2024  Parigi  206 342  12.260  18.161   2500
2028  Los Angeles     206 345  12.360  8.155   1000

Come si ricorderà, dopo la grande corruzione del 1999, il CIO aveva fissato i massimi possibili a 300 prove e a 10.500 partecipanti. Limiti ampiamente superati. Alle previsioni sul numero degli atleti Mallon è giunto adottando una formula che, almeno per i Giochi del XXI Secolo, si può ritenere abbastanza collaudata. Eccola: No. Atleti = No. CNO x No. Gare x 0,174. Provare per credere. Lo stesso Mellon ha calcolato anche il valore indotto dall'inflazione sui costi, ovviamente in dollari, elemento che vi risparmio.

Qui siamo nel campo delle variabili, ma è certo che la politica del CIO tendente all'ampliamento delle gare comporta anche un aumento degli impianti e, quindi, una consistente lievitazione delle spese. Anche se la supervalutata (e poco letta) Agenda 2020 - per Roma 2024 interpretata come una specie di "liberi tutti" - raccomanda, ma non impone, il ricorso a impianti già esistenti o ad allestimenti provvisori. Non sempre possibili e con tutte le varianti del caso.

Guardando in avanti, da questo punto di vista si trova ben avvantaggiata Los Angeles che può contare su una dotazione di impianti e di alloggi, per lo più universitari, - nella città e nel distretto - che non ha eguali al mondo. E che per di più può fidare nell'intervento di grandi multinazionali. Come accaduto nell'edizione 1984, voluta e organizzata privatamente da Peter V. Ueberroth, quando firme internazionali costruirono a loro spese il Velodromo e lo stadio del Nuoto.

Tanto che alla chiusura dei conti (uno dei pochi casi nei quali i bilanci sono stati resi noti) il C.Org. si trovò addirittura con un discreto utile di esercizio con il quale finanziare la LA-84 Foundation, un centro permanente di cultura e studi sportivi - largamente consultabile sul Web - che neppure il CIO possiede. Miracolo che si ripeterà? Basta avere un po' di pazienza. (Nella foto d'apertura, una proiezione futuribile del Coliseum per il 2028).

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