- reset +

Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Londra '17 / Mondiali di atletica e riflessioni di Ferragosto

Martedì 15 Agosto 2017

londra-2017

di Luciano Barra

Grazie al clima che ha rinfrescato ho navigato a lungo per trovare dati che mi dessero un giudizio sui Mondiali. Nonostante alcune contro performances ed alcuni svarioni, i giudizi sono tutti positivi ed i Campionati di Londra 2017 sono stati da tutti classificati come “the best ever”. Tutti i giudizi sono soggettivi, ma vi è un dato oggettivo che supera tutte le impressioni personali: sono i dati televisivi. La BBC ha comunicato che ha avuto un record di 27 milioni di viewers, con un aumento del 70% rispetto al record del 2013. Il record d’ascolto è stato segnato domenica per la 4x100 maschile (oro della Gran Bretagna) con una punta di 9,9 milioni a lo share al 50,6%.

In Germania ZDF ha segnato un peak di 5,360 milioni con una media del 19,4% ed una punta, nel giorno della finale del giavellotto maschile, di 6,7 milioni. La ARD ha segnato su tre ore di trasmissione del venerdì 11, 4,7 milioni con uno share del 17,1%. In Francia si è avuta una media generale di 2,3 milioni e 14% share. France-3, sabato 12, grazie all’oro nel decathlon ha toccato 3,8 milioni ed il 23,7 di share.

Ho già scritto sui buoni dati di RAI-2, con media al disopra di1,5 milioni di viewers ed uno share medio del 10% che per RAI-2 rappresenta il doppio del normale. Ma non dobbiamo dimenticare che nel 2002 (io non c’entravo) per la medaglia d’oro nella maratona femminile di Maria Guida, la RAI segnò un record di 5 milioni, ed era la maratona e non la finale dei 100 metri. Un grazie retroattivo alla FIDAL di allora guidata da Gianni Gola che poi ai Giochi Olimpici di Atene vinse due ori ed un bronzo per la gioia di Gianni Petrucci.

E gli italiani? A tavola.

Nel navigare mi sono imbattuto in altre informazioni. Quella che più mi ha toccato (ironicamente) è nostrana. Infatti il sito federale ha dedicato oltre 38 righe, quasi il triplo di quelle dedicate al commento sulle prestazioni in campo degli azzurri, ai 7.000 pasti serviti a Casa Italia!

Quasi quanto quelli serviti al Festival dell’Unità delle Chianacce, dalle parti di casa mia, ma dove però si paga. Sui siti di altre federazioni non viene indicato questo tipo di successo. Deve essere un’eccellenza tutta italiana, quasi che invece che ai Mondiali di atletica fossimo a un festival culinario. Grazie ad Attilio Monetti (ed all’insuperabile assistente Franca Merlini) il tutto era iniziato nel 1986 a Stoccarda e da allora ci si è sempre superati. Ma ora vi è stato un ribaltamento: allora e dopo, le medaglie erano di più e più importanti dei pasti serviti, ora avviene il contrario. Basta sapersi accontentare.

Io mi sarei aspettato, viste le critiche unanimi piovute sui risultati della spedizione azzurra, ora anche da parte del nostro ultimo campione del Mondo (Giuseppe Gibilistico) che il sito federale, al fine di cancellare le opinioni di alcuni “nostalgici”, ci avesse fornito i dati dei giorni spesi negli “hot spot” di allenamento dei nostri atleti. La mia sensazione che ormai gli “hot spot” siano la base del reclutamento federale (riconosco, è una battutaccia).

Ho trovato poi inascoltabili le dichiarazioni del mio amico Alfio Giomi alla fine dei Campionati ai microfoni di Luca Di Bella. Ho quasi la sensazione che dopo le elezioni di dicembre lui sia ormai un “lame duck” (ovvero un’anatra zoppa) e si è ben meritato le pesanti critiche di Franco Bragagna (“non abbiamo mai toccato palla”) e la battuta acida di Stefano Tilli (“Presidente, non si cura il tumore con l’aspirina”). Io non vedo neanche l’aspirina!

Aquari umilia gli esperti di T&FN

Infine una notizia nostrana che ha superato i confini nazionali: il tradizionale Quiz lanciato anche quest’anno dall’accoppiata Aquari & Frasca ha segnato un dato importantissimo. Ben tredici dei partecipanti hanno battuto i pronostici (primi tre di ogni gara) dei professionisti di Track&Field News. Del tutto secondaria la precisazione che a vincere sia stato proprio Aquari.

Le oltre 300 email scambiate durante il concorso tra i partecipanti e non, comunemente indicate come “cazzeggio”, potrebbero essere un ottimo “breviario” per una migliore atletica italiana. Ma chi avrà l’umiltà di leggerle e di capirle?



 

Cerca